mercoledì 2 novembre 2011

UN CLICK PER LA RIVOLUZIONE ......Gianni Tirelli




UN CLICK PER LA RIVOLUZIONE

“Le nostre moderne battaglie virtuali tramite la rete, rimangono lettera morta, se non le traduciamo in fatti concreti e in rinuncia verso il Sistema cornuto”

Oggi, é tutto così maledettamente e irrimediabilmente perverso, intricato, contorto e machiavellico che, qualsiasi oculata indagine e profonda analisi, relativa a ricercare le cause scatenanti e responsabili dell’attuale condizione globale, sarebbe a dir poco impraticabile. Un tale disastro - umano, sociale, di valori e ambientale - dai contorni apocalittici, ci impedisce per definizione, una qualsiasi soluzione e intrinseco approccio al problema, ma non solo; renderebbe ancor più labirintico e intricato, il già complesso e ingarbugliato stato delle cose. Per tanto, il Sistema andrebbe totalmente resettato, intervenendo in seguito, con un’opera di bonifica e di ricostruzione globale, caratterizzata e progettata sulla base dei reali bisogni e necessità dell’uomo. Fattori che concorrono ad elevare e assicurare quel buon livello di autentica felicità, conditio sine qua non, nessuna esistenza terrena avrebbe un senso e un suo intrinseco significato.   

La prima forma, in assoluto, di vera rivoluzione (evoluzione karmica!) comincia dentro di noi, ed è quella capacità intrinseca in ogni individuo di sapersi dissociare e ribellare dall’eredità genetica, dalle imposizioni e dipendenze psicologiche. Ma questo accadeva quando la terra era piatta e gli uomini erano autonomi, liberi e consapevoli. Una libertà che prescinde da ogni schiavitù fisica e psicologica, appartenenza religiosa e razza, per attestarsi come carattere di unicità irripetibile e irrinunciabile.

In quest’epoca insensata, per brevità definita “moderna”, questa capacità si è spenta ed estinta per sempre, sostituita da un’omologazione massiccia dei comportamenti e del pensiero. Oggi, ogni ribellione, personalismo e atto rivoluzionario ci sono negati, per attenerci scrupolosamente alle regole di un libretto di istruzioni che il Sistema ci da in dote al momento della nostra venuta al mondo.
L’immagine che l’attuale società liberista ci vuole spacciare del passato, è vergognosamente falsata e inattendibile sotto ogni punto di vista.
Il suo scopo ultimo risiede in quell’opera di mistificazione tesa a giustificare le abnormità e le nefandezze di un presente assente e di una realtà, unica nella storia del mondo, per aberrazione, violazione e cazzonaggine.

Credere o solo presupporre di potere contrastare il Sistema, è un’ingenuità grossa come una casa, che denota inconsapevolezza e nessun senso della realtà.
La vera tragedia sta nel fatto che gli individui “moderni”, non possono, nemmeno lontanamente, immaginare una realtà diversa da quella che solitamente conducono, essendo stato loro precluso ogni oggettivo punto di riferimento e parametro di comparazione, soffocando, così, anche il più elementare, motivato e latente anelito di ribellione.
Una quotidianità che non includa il cellulare, il computer e il televisore (diavolerie inimmaginabili solo mezzo secolo prima dalla stessa se pur fervida fantasia), è vissuta come una circostanza e una condizione surreale. E’ quindi impraticabile qualsiasi salutare riconversione!
Nel frattempo, eccoci qua; seduti di fronte allo schermo di un computer, che abbiamo anteposto a una buona lettura, a una salutare passeggiata nel bosco, e al sorriso dei nostri figli.

Le stesse nuove generazioni (solitamente forza propulsiva del cambiamento), sono private della necessaria volontà, consapevolezza e capacità di discernimento, in virtù delle quali rinunciare alle abitudini e alle dipendenze di un modus vivendi omologato e appiattito sugli interessi del Sistema Padrone.
La presa di coscienza che i giovani hanno della realtà, è di natura didattica, tecnica e approssimativa (arido apprendimento) ma non in grado, nei fatti, di stimolare un’azione congiunta di vera contrapposizione e rivoluzionaria. Le nostre moderne battaglie virtuali tramite la rete, rimangono lettera morta, se non le traduciamo in fatti concreti e in rinuncia verso il Sistema cornuto.
Il Sistema, può contare sul potere politico, economico e sulla piaggeria di una Chiesa apostata, da sempre, in affari con il Potere. Il Sistema può avvalersi, inoltre, delle forze dell’ordine, delle forze armate e della sudditanza di una perversa rete di faccendieri, di servi, di ruffiani e di mercenari che, a fronte di privilegi e denaro sporco, hanno mercanteggiato la loro dignità e ogni speranza di un futuro.

Per tanto, la sola arma di cui le popolazioni occidentali dispongono e, la più conforme alla loro, oramai conclamata inettitudine, consiste nel rinunciare alle lusinghe e alle seduzioni del Sistema. E’ la sola ed unica opzione, in grado di isolarlo e, in seguito, di spegnerlo.
Non servono le buone intenzioni, le parole gridate, l’indignazione e il disprezzo se poi, tutto ciò a cui aspiriamo, non si traduce in fatti concreti e in rinuncia, verso ogni più subdola forma di schiavitù e cementificata assuefazione!

E’ l’azione individuale, l’idea vincente! Questo mondo insensato si può cambiare rinunciando a un tale mondo - a tutto quel baraccone (luna park delle follie), di cose inutili, effimere e dagli inquietanti effetti collaterali, che sommergono la nostra quotidianità e devastano la nostra esistenza, materiale e spirituale.
La dipendenza dal Sistema Bestia, che specula sui bisogni e le debolezze degli individui (facendo leva sui loro lati peggiori), è totale. Solo rinunciando a tutto questo, potremo intravedere un futuro!
I nostri figli non devono (ed è un imperativo) ereditare fabbriche fumanti, territori inquinati, mari radioattivi e deforestazione. Potremo mai dire loro, che questo mondo è l’opera di Dio e che, l’orrore morale e ambientale che avvolgerà la loro vita, è frutto del progresso e della civiltà? Con quale faccia e coraggio, potremo affermare ciò? Non sarebbe meglio per loro che non fossero mai nati?
Dobbiamo consegnare loro la bellezza, la giustizia e la verità; strumenti oramai consunti ma i soli, in grado di scalzare i parametri relativistici e consumistici, che hanno caratterizzato le moderne società occidentali, per sostituirli con criteri di giudizio reali, e inossidabili, irriducibili punti fermi. Dobbiamo condurli per mano verso la consapevolezza, perché sappiano distinguere la libertà dalla licenza, la verità dalla contraffazione e il progresso dalla catastrofe ambientale.

Così, dovremmo smetterla (una volta, per tutte), di produrre e di consumare tutta questa montagna di beni effimeri, voluttuari non che dannosi (futuri rifiuti di discarica) e di inseguire i subdoli e seducenti canti delle sirene liberiste! Il Sistema si sconfigge rinunciando al Sistema; e basta un click.

Questo, e solo questo, è ciò che tutti dovremmo fare – ecco la vera rivoluzione - adesso, oggi stesso, perché domani non ci sarà più il tempo. Io lo avevo detto!!
      
Gianni Tirelli

Nessun commento: