UNA SOCIETA’ IN SECCA
“La quantità di soldi in circolazione è
direttamente proporzionale alla loro capacità distruttiva”.
Cercare di combattere l’attuale crisi
planetaria, immettendo liquidità sul mercato, è come volere riempire il letto
di un fiume in secca, con secchi d’acqua. La sorgente, si è prosciugata per
sempre, e la poca acqua rimasta, è appena sufficiente per dissetare i nostri
figli. Se tutti noi, non riconvertiremo al più presto, lavoro in fatica,
sottomettendoci alle leggi ineluttabili della natura, e cessando ogni tipo di
violazione e profanazione, tutte le sorgenti si spegneranno, e allora, solo
nella follia e nel sangue, placheremo l’arsura dei nostri perversi crimini
contro Dio, e perpetrati in suo nome.
Che i soldi non siano fonte di felicità, ma
l’esatto contrario, è un dato di fatto e, oggi, ancora più di ieri.
L’origine di ogni male è lo sponsor e chi
lo rappresenta! La propaganda (o pubblicità, come oggi preferiscono definirla,
pur non essendo corrispondente alla sua origine etimologica, poiché, pubblicità
deriva da pubblico – relativo ad un ambito cui appartengono o si riferiscono i
diritti o gli interessi di una collettività civilmente ordinata” mentre, per
propaganda, s’intende un’azione intesa a conquistare il favore o l’adesione di
un pubblico sempre più vasto mediante ogni mezzo idoneo ad influire sulla
psicologia collettiva e sul comportamento delle masse – sottoporre a
bombardamento (o lavaggio del cervello propagandistico) – la propaganda,
dicevo, e tutto il suo indotto, alimentano il PIL in ragione di un buon 90%.
Possiamo tranquillamente dichiarare che, il
prodotto interno lordo delle nazioni liberiste, poggia le sue fondamenta sulla
sabbia o per essere metaforicamente più illuminanti, sull’aria fritta. Il
Sistema si ingrassa attraverso la propaganda e quindi, attraverso il consumo di
prodotti effimeri, di nessuna qualità e durata (cose del tutto superflue che
esulano dai reali bisogno della gente), e sulla base di tutto questo, edifica
il suo impero di carta straccia.
Com’è possibile scorgere un prossimo
futuro, quando i ricorrenti e sempre più frequenti scricchiolii ci avvertono
del suo imminente crollo?
Lo sponsor è menzogna e quindi, illegalità.
Può, questo mondo non deflagrare se, menzogna e illegalità, sono le ragioni, della
sua stessa esistenza?
Con tutti questi soldi in circolazione,
potremmo acquistare l’intero sistema solare. Ma alla fine, che senso avrebbe?
Cosa ce ne faremmo e quali vantaggi ne avremmo in cambio? Nessuno, oltre lo
stupido piacere di ostentare una proprietà virtuale. “ Vedi quel mucchietto di
stelle lassù, sono tutte mie!”
Per tanto, quella montagna di denaro in
circolazione della quale non si scorge la vetta, non ha alcun reale potere
d’acquisto, non essendoci, oggi, nulla che valga la pena acquistare. E’ solo
l’ostentazione di un potere effimero, improduttivo, sia dal punto di vista
etico morale che di vero benessere.
E’ assolutamente necessario comprendere
che, i ricavi più sostanziosi dell’Impero Industriale che ci governa e che ci
opprime, non provengono dalla costruzione, ma dalla distruzione, dalla
violazione e profanazione dell’ambiente, dell’etica, della morale e del buon
senso.
Per questo, oggi, il loro valore è pari a zero.
Tutti quei milioni di euro, incassati da
calciatori, piloti, attori, cantanti, presentatori, commercianti inquinatori ed
affini, in realtà non sono che carta straccia.
In genere, i depositari di tutta
questa ricchezza (farina del diavolo) appartengono alla categoria
del’intrattenimento; una sottocultura improduttiva e deviante, che fa leva
sugli istinti più bassi degli individui, relegandoli dentro un’ignoranza
abissale e una subdola schiavitù.
Questi personaggi (con la retorica delle
solite eccezioni), investiti di un tale potere mediatico (senza il quale,
schiatterebbero per crisi di astinenza, in breve tempo), si avvalgono di un
tale privilegio, per soddisfare vizi, manie, perversioni sessuali e mitigare,
ansie, paranoie e depressione.
L’origine di tutto questo denaro è relativa
e risultato ultimo della deforestazione, della sottrazione energetica del
sottosuolo, del degrado ambientale, dell’estinzione delle specie animali e
vegetali, dell’inquinamento delle acque e del territorio. E’ il risultato della
violazione e profanazione che ha prodotto guerre, violenza, prostituzione,
pedofilia e stupri di massa-
È il denaro sporco di una società necrofila,
lavato con il sangue dei suoi cittadini.
Tutto ciò, non è ricchezza, ma la peggiore
delle povertà, della miseria più nera.
Stiamo precipitando come un’enorme
pietra, lungo il ripido crinale di una montagna, ad una velocità incontrollata
e, presto, ci schianteremo contro la granitica ottusità del nostro cuore
malato.
Su proposta della facoltà di
sociologia
dell’Università di Urbino, Valentino Rossi ha ricevuto una laurea honoris
causa in “Comunicazione e pubblicità”. Deprimente e sconcertante!! Ha poi
dell’incredibile che, con tutti i soldi che guadagna, fra gare e pubblicità
(lui come mille e mille altri) si senta in dovere di evadere le tasse.
Questi comportamenti, non sono
semplicemente relativi a un’ingordigia di fondo, ma sconfinano nel campo della
psicopatica del primato ad ogni costo, e nella narcisistica ostentazione di una
ricchezza assunta a mero parametro di potere personale, indotta da una crisi di
astinenza e dipendenza mediatica.
E’ automatico domandarsi, cosa poi se ne
facciano mai di tutto questo denaro che, oltre all’intrinseca capacità di
soddisfare i normali bisogni quotidiani, le ambizioni, vizio e perversione,
deve comunque fare i conti con la brevità della vita e la precarietà della
salute.
L’uomo fu posto sulla terra, dice la
Genesi, perché “la coltivasse e la custodisse”; ma il giardino c’è già, le
materie prime ci sono già. - Ecco, allora, un altro tema importante per la
giustizia e per la solidarietà: la destinazione universale dei beni - Il
primato non è quello della proprietà privata.
Essa è al massimo una delle vie, come la
democrazia per la politica, che sono state scelte nell’interno della storia per
cercare di raggiungere quella verità primaria che è la destinazione universale
dei beni.
S. Ambrogio, vescovo di Milano, in una sua opera scrive queste
parole: “La terra è stata creata come un bene comune per tutti, per i ricchi e
per i poveri. Perché allora, voi ricchi, vi arrogate un diritto esclusivo sul
suolo? Quando tu aiuti il povero, tu o ricco, non gli dai del tuo, ma gli rendi
il suo. Infatti, la proprietà comune, che è stata data in uso a tutti, tu solo
la usi; la terra è di tutti, non solo dei ricchi. Dunque, quando tu aiuti il
povero, restituisci il dovuto, non elargisci il non dovuto”.
Ecco un tema che dal punto di vista
concreto, è di attualità. Pensiamo al problema del debito delle nazioni povere
o a quello della fame. Noi siamo assisi nel mondo a una tavola nella quale
abbiamo tutto, anzi, siamo con problemi di linea e di dieta.
Dall’altra parte
della tavola ci sono tantissime persone, molte più di noi, che ricevono
soltanto le briciole.
C’è, allora, bisogno di ricordare a questo
punto anche un’altra componente, quella della giustizia, che deve reggere non
soltanto le scelte politiche, ma anche le scelte sociali.
Una poetessa ebrea fuggita dal nazismo e
rifugiata in Svezia, Nelly Sachs, scrisse una ballata sui profeti che ha
un’antifona veramente necessaria ai nostri giorni distratti ed egoisti che non
ascoltano le voci che inquietano. Diceva: “Se i profeti irrompessero per le
porte della notte, incidendo ferite nei campi della consuetudine, se i profeti
irrompessero per le porte della notte, cercando un orecchio come patria,
orecchio degli uomini, ostruito d’ortiche, sapresti ascoltare?”.
Il dramma del nostro tempo è questo: la
nostra superficialità, la nostra banalità fa sì che, si vedono tutti quelli che
muoiono di fame, si vedono le ingiustizie, si sentono ma, esse, vengono poi
omologate in una immensa chiacchiera televisiva. Le nostre orecchie sono
ostruite di ortiche e non ascoltano più la voce del principio della solidarietà
e della giustizia che vuol dire impegno e riconoscimento di un dono, ma anche
amore per gli altri”.
Gianni Tirelli
*Dioniso*777* ha detto...
Non c'è un tuo articolo in cui mi trovi d'accordo al mille per mille con quello che dici. Indice che ti sei accorto che ci stanno mettendo una trave nel culo!!!
Ciao, alla prossima
Ciao, alla prossima
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