IL PARLAMENTO ITALIANO – UN NUOVO EL DORADO
“La crisi che attanaglia l’Europa e il
mondo occidentale più in generale, non è esclusivamente di natura meramente
economica e finanziaria, ma bensì funzionale alle logiche di un Sistema che ha
mercificato regole, valori e principi etici, a fronte di speculazione,
privilegi, potere e perversione. E’ questo il nocciolo della questione”
In Italia, se parli di patrimoniale, di
tassare rendite e transazioni finanziarie, non che di restituire dignità e
decoro ai cittadini da oltre un ventennio, ingannati, tartassati, abbandonati e
rassegnati al loro destino da una gang di politici corrotti, mafiosi e
incompetenti, vieni tacciato di essere un nemico pubblico.
Un quanto squallido
giochino che tutti hanno sgamato (anche se a tempo scaduto – un po’ ritardati
lo sono!), in modo da sottrarsi a priori da ogni oggettiva responsabilità,
dissociandosi da ogni giusta colpa e relativa espiazione.
Se diversamente, sei inquisito o condannato
in via definitiva, colluso o concusso, ladro e cialtrone, hai tutti i numeri
(da liberale, liberista e libertario che sei), per potere accedere ai più alti
vertici del potere. Insomma, hai tutte le carte in regola!
Del resto, nelle
moderne democrazie, il potere si raggiunge per demeriti!
Se poi, oltre a tutto,
sei incompetente, ignorante e ricattabile (e non vedi l’ora di esserlo!) hai
una marcia in più rispetto agli altri competitors e avrai la strada spianata a
qualsivoglia ambizione e malsano desiderio di sorta.
La cosa che mi sconcerta (per la sua
facilità di applicazione) di questa marmaglia di politici, è la serenità con la
quale delinquono, si vendono, mentono all’evidenza, con il candore di chi si
appresta a ottemperare ad un diritto. Una moderna e speciale prerogativa (segno
dei nostri tempi) che, nell’atteggiamento arrogante e sprezzante, intende
scopiazzare la figura intimidatoria del mafioso tutto d’un pezzo, assunta in
seguito a normale pratica e regola relazionale.
Mi domando spesso con inquietudine, in
quale singolari famiglie, questi signori vivano. Avranno pure dei figli, dei
nipoti e una moglie, ai cui rendere conto dei loro comportamenti – un amico, un
parente, un ipotetico padre confessore che guardandoli dritto negli occhi, si
prenda la briga e la responsabilità di dire: “Ma che cazzo stai facendo!!
Questo va contro ogni più elementare principio e morale! Tu sei un politico, e
verso il paese hai delle responsabilità oggettive e insindacabili – ti devi
attenere ai dettami della legge all’interno dei parametri di equità e imparzialità
che una tale carica ti impone! Tu, devi essere l’esempio per tutti i cittadini
e ogni altro tornaconto particolare e privilegio, sono un insulto alla povertà,
alla dignità e alle aspettative della gente – il tuo é un crimine a tutti gli
effetti!” Ma potremo mai noi risolvere un tale enigma!
E si, sono proprio loro – quest’orda di
figuri – i vandali della nostra esistenza, i carnefici delle nostre speranze,
loro con quel sorrisetto maligno e sarcastico, stampato in volto, buono per
tutte le occasioni e per ogni stagione – con il mento proteso in avanti ad
ostentare sicurezza e gli occhietti puntati e fissi sulla preda immaginando di
potere incutere timore e autorevolezza.
Possiamo vivere in una società,
costretti a difenderci da chi ci dovrebbe proteggere?
Per il momento
(ringraziando il cielo) le nuove generazioni non sono, ancora, il frutto di una
selezione eugenetica o della clonazione, e possiamo dunque sperare che da un
politico ottuso nascano dei figli consapevoli e da un criminale, degli
individui sani e rispettosi della legge.
Le leggi, gli ordinamenti e le
costituzioni, sono stati pensati e scritti, per contrastare l’eccezionalità dei
comportamenti umani, antitetici ai principi e ai valori, precostituiti e
antisociali.
Quando l’eccezione diventa la regola, tutto
l’impianto perde la sua forza originaria mortificandone i presupposti e le
finalità. In questa condizione, tutto viene relativizzato e pertanto, la verità
e la giustizia, cessano di essere parametri di comparazione e obiettivo da
perseguire, ma subalterne al mero interesse particolare.
Per tanto, le nuove
leggi e decreti, promulgate/i e formulate ad hoc, da un potere legislativo
colpevole del reato di collusione (Estorsione contro la pubblica
amministrazione) e di collusione (consistente nel servirsi della propria
posizione di pubblico ufficiale per ottenere estorcere denaro o altri vantaggi
per sé o per terzi) – le leggi, dicevo, hanno oggi lo scopo (adeguandosi), di
affermare l’inedito Sistema delle cose e di ribaltare l’ordine precostituito, e
di eludere ogni buon senso e ragionevolezza.
Così, l’ignorante al potere, emanerà leggi
contro la cultura, l’imprenditore legifererà contro l’ambiente, lo xenofobo
contro il diverso, il corruttore accuserà i giudici di uso politico della
giustizia, l’erotomane candiderà puttane al parlamento, il pervertito condonerà
le pene ai pedofili e, l’assassino al potere, reintegrerà il delitto d’onore
del codice Rocco, per motivi passionali.
Una realtà come quella italiana è
inimmaginabile per chiunque sia in possesso, di un minimo di ragionevolezza, di
giudizio critico e senso del limite. Non è più sostenibile una tale condizione
di degrado, per nessun motivo al mondo, previa il fallimento della nazione, con
tutti gli effetti disastrosi sulla società e il suo inevitabile
commissariamento.
L’idea malsana di delegare le sorti del
paese a potenti “commercianti” legati a doppio nodo con gli interessi economici
di una fitta rete di faccendieri senza scrupoli e alla criminalità organizzata,
è indicativo del livello di approssimazione, capacità a discernere e di
consapevolezza in cui versa la società italiana e i cittadini tutti.
Qui non si
tratta più di destra, di sinistra o di cos’altro (e sarebbe veramente il caso
di mettere fine ad una diatriba inconcludente e sterile che ci vede schierati
in opposte fazioni dentro una guerra fra poveri e poveracci), ma di liberare il
nostro parlamento da quei soggetti che, al bene comune e allo stato di diritto,
antepongono privilegi, interessi particolari e impunità. Il nostro perseverare
in questo atteggiamento non fa altro che compattare il nemico e rafforzare le
sue oscure ragioni.
Per questo, dobbiamo concordare – tutti
quanti insieme – nel fatto, che se non ci liberiamo per sempre da questa
feccia, scrollandoci di dosso ogni supposta ideologia o simpatia di sorta, non
faremo che peggiorare la nostra condizione sociale ed economica – da una parte
e dall’altra. Ergo, deve essere chiaro, che per questi banditi (presenti e
futuri) al governo del nostro paese, non é sufficiente rubare, truffare,
colludere, raggirare, ricattare e inquinare ma vorrebbero che tutto ciò fosse
sancito da un diritto costituzionale. In tal modo, intendono sdoganare
l’ignoranza e legalizzare l’illegalità, per relegare gli uomini intelligenti,
sensibili e sinceri, in un angolo buio della società, al pari di pericolosi
criminali e rivoluzionari sanguinari. E questo noi non vogliamo che accada!
Ci vuole per tanto –priorità assoluta- una
legge che vieti tassativamente agli imprenditori, di qualsiasi razza e specie,
di entrare in politica.
Ci toglieremmo così per sempre dalle palle,
tutta quella corte di servi e ruffiani scodinzolanti che delegittimano il
nostro parlamento e screditano la sacralità della nostra costituzione.
Basta
dunque con gli squallidi personaggi del sottobosco culturale, oggi assurti al
rango di “grandi diseducatori! Basta con i commercianti della comunicazione,
che dispensano alle società, ignoranza, volgarità, qualunquismo e miseria
morale!
Dobbiamo scoraggiare dunque questi soggetti
ad avventurarsi nel cuore del nostro parlamento, come cercatori d’oro sulle
tracce dell’El Dorado – ma promuovere la passione per il bene comune,
l’orgoglio per uno stato di diritto reale e dare ristoro agli assetati di
verità e di giustizia.
Tutta questa brutta faccenda, va risolta con pragmatismo
e lucidità mentale senza permettere a chicchessia di intralciare il cammino
verso una vera democrazia partecipata liberando il percorso da ogni
condizionamento, paletto ideologico e interesse particolare.
Vorrei poi rammentare e sottoporre a
giudizio di tutti alcune realtà di fatto, inopinabili e incontrovertibili, che
divergono in maniera sostanziale da ogni logica, fantasiosa realtà e buon
senso.
1°) Tutti i cittadini che delinquono,
diversamente dai politici, vanno in galera, pagando così il prezzo della loro
colpa.
2°) La media dei salari, dei lavoratori italiani, diversamente dagli
stipendi astronomici dei politici, raggiunge a mala pena i 1200 euro
mensili.
3°) Gli italiani hanno diritto (ancora per poco) ad una miserabile
pensione dopo 35 anni di contributi, diversamente dai politici, ai quali
bastano 35 mesi per assicurarsi un vitalizio “di tutto “rispetto”.
4°)
L’infinita e vergognosa lista relativa ai privilegi dei parlamentari (rimborsi
spese, viaggi, telefono cellulare, tribuna d’onore negli stadi, tessera del
cinema, del teatro, autobus, metropolitana, francobolli, viaggi aerei, treni,
autostrade, ristorazione, corsi di lingua straniere, piscine, palestre,
barbiere, e chi più ne ha più ne metta), è un insulto alla miseria e al dolore
della gente comune.
Se poi fosse vero, come afferma Profumo,
che la società civile non è meglio della classe politica, non ci sarebbe da
meravigliarsi, visto l’esempio che viene dall’alto!
Chi si è potuto onorare del
consenso popolare, ha l’obbligo e il dovere, di tener fede al suo giuramento di
fedeltà allo Stato e verso principi fondanti della nostra Costituzione.
E’ giunto il tempo di chiudere i rubinetti
del privilegio e della sopraffazione che alimentano gli stomaci senza fondo di
questi singolari esemplari umani, senza principi e morale!.
Una patrimoniale sui redditi più alti e una
tassa congrua sulle rendite e transazioni finanziarie è la conditio sine qua
non, niente (di una qualsiasi ipotetica riforma e manovra) avrebbe più senso e
significato di un rantolo nel buio.
Per tanto, se intendiamo davvero sostenere
questo povero e sgangherato paese alla deriva, e riportarlo alla normalità,
dobbiamo prima bonificarlo dai politici corrotti, servi, banchieri,
imprenditori senza scrupoli e mafie, responsabili a tutti gli effetti
dell’attuale drammatica situazione socio/politica. Diversamente
significherebbe, ancora una volta, concedere una ulteriore amnistia a questa
gang di parassiti della società che persisterebbero nel loro progetto di
delegittimazione e di degrado etico, culturale, sociale e ambientale.
Ogni
altra opzione diversa da questa, non sarà che un ennesimo atto di masochismo
che ci trascinerà dentro un baratro senza fine!!
Ma non illudiamoci che per cambiare una
tale circostanza, basti cacciare questa cricca di politici e impedire ad
un’altra di entrare in parlamento, azzerando i loro stipendi o centuplicarli
perché, il marcio, il cancro, è nel Sistema stesso e nella società tutta.
Siamo noi, in primis, con un onesto esame
di coscienza, a dovere rivedere tutti quegli errori, egoismi e attenuanti che
hanno determinato e prodotto un tale stato di cose.
E’ giunto il tempo per ogni
cittadino di assumersi le proprie responsabilità, fino in fondo e senza
scusanti di sorta.
La libertà vera – quella alla quale troppo
spesso ci appelliamo nel nome di supposti diritti elusi ma più ancora al fine
di conservare il nostro status – è in verità la risultante di un’operazione di
bonifica da tutti quei pregiudizi, egoismi, personalismi, interessi particolari
e ideologie, che ci impediscono di avere un quadro oggettivo della realtà delle
cose.
La misura della politica, non è forse
quella che esce fuori dalle mura delle segreterie e del palazzo, che si fa
gente, che si fa bisogno, quotidianità, idea, esperienza, lavoro, famiglia,
scuola, territorio natura e felicità?”
Se non ci diamo subito da fare, lasceremo
ai nostri figli e nipoti un paese di merda nella merda dove le nuove
generazioni non potranno cogliere più alcuna opportunità ne speranza di un
futuro. Abbiamo sperperato ogni risorsa ed eluso ogni più loro rosea
aspettativa. Corrono il serio rischio di ereditare il peso di un debito che non
sapranno onorare ma, ancor di più, quel bagaglio di valori morali, umani,
principi etici e dose di buon senso, che abbiamo svenduto a fronte di subdole
lusinghe, effimere promesse, dipendenze e mera vanità.
Ti leggo spesso Gianni, e penso sempre che uno come te l'ha vista sino in fondo la realtà che vogliono nascondere alle masse illudendole. Credo che una volta arrivati a vedere la realtà dei fatti non puoi far altro che sdegnarti, infastidirti e incazzarti per il puzzo che questi maiali emanano . . . invece per gli atti criminali che perpetrano non ho aggettivi!





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