martedì 22 novembre 2011

IL PARLAMENTO ITALIANO – UN NUOVO EL DORADO









IL PARLAMENTO ITALIANO – UN NUOVO EL DORADO

“La crisi che attanaglia l’Europa e il mondo occidentale più in generale, non è esclusivamente di natura meramente economica e finanziaria, ma bensì funzionale alle logiche di un Sistema che ha mercificato regole, valori e principi etici, a fronte di speculazione, privilegi, potere e perversione. E’ questo il nocciolo della questione”

In Italia, se parli di patrimoniale, di tassare rendite e transazioni finanziarie, non che di restituire dignità e decoro ai cittadini da oltre un ventennio, ingannati, tartassati, abbandonati e rassegnati al loro destino da una gang di politici corrotti, mafiosi e incompetenti, vieni tacciato di essere un nemico pubblico.
Un quanto squallido giochino che tutti hanno sgamato (anche se a tempo scaduto – un po’ ritardati lo sono!), in modo da sottrarsi a priori da ogni oggettiva responsabilità, dissociandosi da ogni giusta colpa e relativa espiazione.
Se diversamente, sei inquisito o condannato in via definitiva, colluso o concusso, ladro e cialtrone, hai tutti i numeri (da liberale, liberista e libertario che sei), per potere accedere ai più alti vertici del potere. Insomma, hai tutte le carte in regola!
Del resto, nelle moderne democrazie, il potere si raggiunge per demeriti!
Se poi, oltre a tutto, sei incompetente, ignorante e ricattabile (e non vedi l’ora di esserlo!) hai una marcia in più rispetto agli altri competitors e avrai la strada spianata a qualsivoglia ambizione e malsano desiderio di sorta.
La cosa che mi sconcerta (per la sua facilità di applicazione) di questa marmaglia di politici, è la serenità con la quale delinquono, si vendono, mentono all’evidenza, con il candore di chi si appresta a ottemperare ad un diritto. Una moderna e speciale prerogativa (segno dei nostri tempi) che, nell’atteggiamento arrogante e sprezzante, intende scopiazzare la figura intimidatoria del mafioso tutto d’un pezzo, assunta in seguito a normale pratica e regola relazionale.
Mi domando spesso con inquietudine, in quale singolari famiglie, questi signori vivano. Avranno pure dei figli, dei nipoti e una moglie, ai cui rendere conto dei loro comportamenti – un amico, un parente, un ipotetico padre confessore che guardandoli dritto negli occhi, si prenda la briga e la responsabilità di dire: “Ma che cazzo stai facendo!! Questo va contro ogni più elementare principio e morale! Tu sei un politico, e verso il paese hai delle responsabilità oggettive e insindacabili – ti devi attenere ai dettami della legge all’interno dei parametri di equità e imparzialità che una tale carica ti impone! Tu, devi essere l’esempio per tutti i cittadini e ogni altro tornaconto particolare e privilegio, sono un insulto alla povertà, alla dignità e alle aspettative della gente – il tuo é un crimine a tutti gli effetti!” Ma potremo mai noi risolvere un tale enigma!

E si, sono proprio loro – quest’orda di figuri – i vandali della nostra esistenza, i carnefici delle nostre speranze, loro con quel sorrisetto maligno e sarcastico, stampato in volto, buono per tutte le occasioni e per ogni stagione – con il mento proteso in avanti ad ostentare sicurezza e gli occhietti puntati e fissi sulla preda immaginando di potere incutere timore e autorevolezza.
Possiamo vivere in una società, costretti a difenderci da chi ci dovrebbe proteggere?
Per il momento (ringraziando il cielo) le nuove generazioni non sono, ancora, il frutto di una selezione eugenetica o della clonazione, e possiamo dunque sperare che da un politico ottuso nascano dei figli consapevoli e da un criminale, degli individui sani e rispettosi della legge.

Le leggi, gli ordinamenti e le costituzioni, sono stati pensati e scritti, per contrastare l’eccezionalità dei comportamenti umani, antitetici ai principi e ai valori, precostituiti e antisociali.
Quando l’eccezione diventa la regola, tutto l’impianto perde la sua forza originaria mortificandone i presupposti e le finalità. In questa condizione, tutto viene relativizzato e pertanto, la verità e la giustizia, cessano di essere parametri di comparazione e obiettivo da perseguire, ma subalterne al mero interesse particolare.
Per tanto, le nuove leggi e decreti, promulgate/i e formulate ad hoc, da un potere legislativo colpevole del reato di collusione (Estorsione contro la pubblica amministrazione) e di collusione (consistente nel servirsi della propria posizione di pubblico ufficiale per ottenere estorcere denaro o altri vantaggi per sé o per terzi) – le leggi, dicevo, hanno oggi lo scopo (adeguandosi), di affermare l’inedito Sistema delle cose e di ribaltare l’ordine precostituito, e di eludere ogni buon senso e ragionevolezza.


Così, l’ignorante al potere, emanerà leggi contro la cultura, l’imprenditore legifererà contro l’ambiente, lo xenofobo contro il diverso, il corruttore accuserà i giudici di uso politico della giustizia, l’erotomane candiderà puttane al parlamento, il pervertito condonerà le pene ai pedofili e, l’assassino al potere, reintegrerà il delitto d’onore del codice Rocco, per motivi passionali.
Una realtà come quella italiana è inimmaginabile per chiunque sia in possesso, di un minimo di ragionevolezza, di giudizio critico e senso del limite. Non è più sostenibile una tale condizione di degrado, per nessun motivo al mondo, previa il fallimento della nazione, con tutti gli effetti disastrosi sulla società e il suo inevitabile commissariamento.

L’idea malsana di delegare le sorti del paese a potenti “commercianti” legati a doppio nodo con gli interessi economici di una fitta rete di faccendieri senza scrupoli e alla criminalità organizzata, è indicativo del livello di approssimazione, capacità a discernere e di consapevolezza in cui versa la società italiana e i cittadini tutti.
Qui non si tratta più di destra, di sinistra o di cos’altro (e sarebbe veramente il caso di mettere fine ad una diatriba inconcludente e sterile che ci vede schierati in opposte fazioni dentro una guerra fra poveri e poveracci), ma di liberare il nostro parlamento da quei soggetti che, al bene comune e allo stato di diritto, antepongono privilegi, interessi particolari e impunità. Il nostro perseverare in questo atteggiamento non fa altro che compattare il nemico e rafforzare le sue oscure ragioni.
Per questo, dobbiamo concordare – tutti quanti insieme – nel fatto, che se non ci liberiamo per sempre da questa feccia, scrollandoci di dosso ogni supposta ideologia o simpatia di sorta, non faremo che peggiorare la nostra condizione sociale ed economica – da una parte e dall’altra. Ergo, deve essere chiaro, che per questi banditi (presenti e futuri) al governo del nostro paese, non é sufficiente rubare, truffare, colludere, raggirare, ricattare e inquinare ma vorrebbero che tutto ciò fosse sancito da un diritto costituzionale. In tal modo, intendono sdoganare l’ignoranza e legalizzare l’illegalità, per relegare gli uomini intelligenti, sensibili e sinceri, in un angolo buio della società, al pari di pericolosi criminali e rivoluzionari sanguinari. E questo noi non vogliamo che accada!

Ci vuole per tanto –priorità assoluta- una legge che vieti tassativamente agli imprenditori, di qualsiasi razza e specie, di entrare in politica.
Ci toglieremmo così per sempre dalle palle, tutta quella corte di servi e ruffiani scodinzolanti che delegittimano il nostro parlamento e screditano la sacralità della nostra costituzione.
Basta dunque con gli squallidi personaggi del sottobosco culturale, oggi assurti al rango di “grandi diseducatori! Basta con i commercianti della comunicazione, che dispensano alle società, ignoranza, volgarità, qualunquismo e miseria morale!

Dobbiamo scoraggiare dunque questi soggetti ad avventurarsi nel cuore del nostro parlamento, come cercatori d’oro sulle tracce dell’El Dorado – ma promuovere la passione per il bene comune, l’orgoglio per uno stato di diritto reale e dare ristoro agli assetati di verità e di giustizia.
Tutta questa brutta faccenda, va risolta con pragmatismo e lucidità mentale senza permettere a chicchessia di intralciare il cammino verso una vera democrazia partecipata liberando il percorso da ogni condizionamento, paletto ideologico e interesse particolare.

Vorrei poi rammentare e sottoporre a giudizio di tutti alcune realtà di fatto, inopinabili e incontrovertibili, che divergono in maniera sostanziale da ogni logica, fantasiosa realtà e buon senso.
1°) Tutti i cittadini che delinquono, diversamente dai politici, vanno in galera, pagando così il prezzo della loro colpa.
2°) La media dei salari, dei lavoratori italiani, diversamente dagli stipendi astronomici dei politici, raggiunge a mala pena i 1200 euro mensili.
3°) Gli italiani hanno diritto (ancora per poco) ad una miserabile pensione dopo 35 anni di contributi, diversamente dai politici, ai quali bastano 35 mesi per assicurarsi un vitalizio “di tutto “rispetto”.
4°) L’infinita e vergognosa lista relativa ai privilegi dei parlamentari (rimborsi spese, viaggi, telefono cellulare, tribuna d’onore negli stadi, tessera del cinema, del teatro, autobus, metropolitana, francobolli, viaggi aerei, treni, autostrade, ristorazione, corsi di lingua straniere, piscine, palestre, barbiere, e chi più ne ha più ne metta), è un insulto alla miseria e al dolore della gente comune.
Se poi fosse vero, come afferma Profumo, che la società civile non è meglio della classe politica, non ci sarebbe da meravigliarsi, visto l’esempio che viene dall’alto!
Chi si è potuto onorare del consenso popolare, ha l’obbligo e il dovere, di tener fede al suo giuramento di fedeltà allo Stato e verso principi fondanti della nostra Costituzione.

E’ giunto il tempo di chiudere i rubinetti del privilegio e della sopraffazione che alimentano gli stomaci senza fondo di questi singolari esemplari umani, senza principi e morale!.
Una patrimoniale sui redditi più alti e una tassa congrua sulle rendite e transazioni finanziarie è la conditio sine qua non, niente (di una qualsiasi ipotetica riforma e manovra) avrebbe più senso e significato di un rantolo nel buio.

Per tanto, se intendiamo davvero sostenere questo povero e sgangherato paese alla deriva, e riportarlo alla normalità, dobbiamo prima bonificarlo dai politici corrotti, servi, banchieri, imprenditori senza scrupoli e mafie, responsabili a tutti gli effetti dell’attuale drammatica situazione socio/politica. Diversamente significherebbe, ancora una volta, concedere una ulteriore amnistia a questa gang di parassiti della società che persisterebbero nel loro progetto di delegittimazione e di degrado etico, culturale, sociale e ambientale.
Ogni altra opzione diversa da questa, non sarà che un ennesimo atto di masochismo che ci trascinerà dentro un baratro senza fine!!

Ma non illudiamoci che per cambiare una tale circostanza, basti cacciare questa cricca di politici e impedire ad un’altra di entrare in parlamento, azzerando i loro stipendi o centuplicarli perché, il marcio, il cancro, è nel Sistema stesso e nella società tutta.

Siamo noi, in primis, con un onesto esame di coscienza, a dovere rivedere tutti quegli errori, egoismi e attenuanti che hanno determinato e prodotto un tale stato di cose.
E’ giunto il tempo per ogni cittadino di assumersi le proprie responsabilità, fino in fondo e senza scusanti di sorta.

La libertà vera – quella alla quale troppo spesso ci appelliamo nel nome di supposti diritti elusi ma più ancora al fine di conservare il nostro status – è in verità la risultante di un’operazione di bonifica da tutti quei pregiudizi, egoismi, personalismi, interessi particolari e ideologie, che ci impediscono di avere un quadro oggettivo della realtà delle cose.

La misura della politica, non è forse quella che esce fuori dalle mura delle segreterie e del palazzo, che si fa gente, che si fa bisogno, quotidianità, idea, esperienza, lavoro, famiglia, scuola, territorio natura e felicità?”

Se non ci diamo subito da fare, lasceremo ai nostri figli e nipoti un paese di merda nella merda dove le nuove generazioni non potranno cogliere più alcuna opportunità ne speranza di un futuro. Abbiamo sperperato ogni risorsa ed eluso ogni più loro rosea aspettativa. Corrono il serio rischio di ereditare il peso di un debito che non sapranno onorare ma, ancor di più, quel bagaglio di valori morali, umani, principi etici e dose di buon senso, che abbiamo svenduto a fronte di subdole lusinghe, effimere promesse, dipendenze e mera vanità.

Gianni Tirelli




Anonimo ha detto...
tirelli complimenti e una analisi lucida della classe politica, pero in quanti la leggeranno?il potere non e cosi ignorante perche si e appropriatio del mezzo piu efficace per nascondere la verita che ha a disposizione questa societa (la televisione).in piu tu dici bisogna rinunciare alle supposte ideologie(se potessi usare presunte o immaginarie invece di supposte te ne sarei grato perche tutte le volte mi viene da stringere le chiappe). sono d'accordo di mettere da parte le ideologie perche rendereste consapevoli del vostro pensiero piu persone che si avvicinerebbero anche solo per il piacere di confrontarsi o di fare due chiacchiere in compagnia(se ci fosse un blog aperto a tutti)poi da cosa nasce cosa e un giorno forse ci sara anche una televisione. non importa lo pubblicate e solo un consiglio e se mancano i soldi mettete un conto corrente il nemico si batte con armi piu grosse o uguali poi il nome canelibero non e da tutti sarebbe piu simpatico newsfreedog
*Dioniso*777* ha detto...
"Chi non nasce in sintonia con la propria epoca, gli toccheranno, di quell'epoca, tutti i mali"
Ti leggo spesso Gianni, e penso sempre che uno come te l'ha vista sino in fondo la realtà che vogliono nascondere alle masse illudendole. Credo che una volta arrivati a vedere la realtà dei fatti non puoi far altro che sdegnarti, infastidirti e incazzarti per il puzzo che questi maiali emanano . . . invece per gli atti criminali che perpetrano non ho aggettivi!


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