domenica 29 gennaio 2012

IL CORPO PROFANATO di G.Tirelli


fare la fila prego !



IL CORPO PROFANATO  di G.Tirelli

Anche il corpo dell’uomo, un tempo, definito “Il Tempio dell’Anima”, oggi viene profanato dalla scienza attraverso un’opera di violazione, contraffazione e mutilazione, nel silenzio più totale di una Chiesa apostata, collusa e in affari con il Sistema Liberista Relativista.

La stessa pratica, dell’espianto e trapianto degli organi (traffico compreso), che io considero un’aberrazione e un moderno esercizio pagano di necrofilia, non ha minimamente turbato le supposte coscienze di natura etico/morale del Clero secolare.
Lo stesso discorso vale per gli infernali marchingegni tecnologici di alimentazione forzata e di tortura legalizzata, che umiliano e mortificano il valore della vita e la necessità della morte, e si accaniscono con crudeltà inusitata sullo spirito dell’uomo, intrappolato all’interno di un corpo in stand by.

Ma crediamo davvero che il trapianto di organi (ed effetti collaterali), rientri nei parametri dell’etica, o che piuttosto non sia un altro degli infiniti crimini diabolici, legalizzati che, con estrema disinvoltura, l’uomo del ventesimo secolo, attua in nome del profitto, del potere, e del servilismo a Satana?
Che posizione ha la Santa Sede rispetto a questi temi e, che relazione esiste con il Cantico delle creature di San Francesco d’Assisi? Queste sono le domande!

Si è già nell'inganno quando vengono chiamati “morti” dei corpi che sono molto vivi. La scelta non è fra seppellire o cremare (quando i corpi sono morti nel senso comune) o donare organi. Organi vivi devono essere tolti da corpi vivi che sono stati dichiarati morti su base strumentale.
Nessuno seppellirebbe o cremerebbe un corpo ancora caldo e reattivo, con circolazione e battito cardiaco spontaneo e una possibile funzione cerebrale residua. Allo stesso modo non è giusto espiantare organi da una persona che ancora richiede qualche forma di anestesia per l'operazione di espianto e che diventa indubitabilmente morta alla fine della procedura.

Gli organi per trapianto devono essere presi da corpi ancora vivi, corpi ancora perfusi dai loro cuori che pulsano spontaneamente, corpi tiepidi e così reattivi che possono essere richiesti farmaci muscolo-paralizzanti per facilitare l'intervento di espianto.
I proprietari di quei corpi sono stati dichiarati “morti” su basi controverse di test cerebrali praticati al letto del paziente, una procedura non sufficientemente sicura da escludere qualsiasi persistente funzione cerebrale e che non include quei test che potrebbero documentare molta vita in qualche parte del cervello.

Molti o perfino la più parte di coloro che hanno messo il loro nome nel Registro dei Donatori di Organi del Servizio Nazionale possono aver offerto i loro organi per trapianto sull'equivoco generato dalle parole “dopo la mia morte” scritte sui moduli, intendendo che sarebbero stati morti nel senso comune del termine prima che la loro offerta fosse messa in atto.
Se è così, essi hanno donato su una premessa falsa e queste offerte/donazioni non possono essere considerate valide. Se fosse loro stato spiegato che sono considerati morti sulla base di protocolli di legge (morte cerebrale), per lo meno avrebbero potuto richiedere un'anestesia generale durante le procedure di espianto.
Fra i vari diritti dell’uomo poi, uno in particolare è sempre più disatteso: é il diritto alla morte, e chi impedisce questo diritto, è un assassino.

Il caso di Eluana Englaro, è emblematico e indicativo di un’ipocrisia e mala fede coltivata e conclamata.
Cosa c’è di altamente cristiano nel volere tenere in vita (a oltranza e contro ogni umana logica), con macchinari assemblati da satana, una persona, che solo qualche decennio fa sarebbe deceduta naturalmente fra le braccia misericordiose del Creatore?

Non ho mai ascoltato dalla voce del Papa e alti prelati, parole di ferma condanna sulle pratiche di chirurgia estetica e trapianto di organi.
Quell’etica, connaturata nell’uomo dal principio e alla quale il vero senso religioso si ispira, deplora e aborra ogni violazione e profanazione del corpo, definito un tempo, “Il Tempio dell’Anima”.

Non basta annunciare il Vangelo in forma di proseliti, ma è assolutamente doveroso applicarlo nei suoi contenuti, e attraverso fatti concreti, attenendosi in forma radicale ai suoi principi fondamentali!

Migliaia di individui del terzo mondo vengono espiantati vivi, e poi buttati in qualche discarica, per assicurare organi freschi all’occidente; la Chiesa sa, ma tace e al massimo borbotta.
Cosa direbbe il Cristo, oggi, di questa terra, della qualità dell’aria che respiriamo, dell’acqua dei fiumi, dei mari, e degli oceani, e di tutte le sue creature, animali e vegetali, estinte per sempre? Come ha contrastato, la Chiesa, questo sterminio annunciato?

Gianni Tirelli

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