mercoledì 15 febbraio 2012

DELL’ALBA E DEL TRAMONTO di G.Tirelli


DELL’ALBA E DEL TRAMONTO di G.Tirelli

Senza l’aldilà, non saremmo di qua: come il giorno e la notte, il bene e il male, il tutto e il niente. Un uomo muore, perché qualcosa lo ha abbandonato, e per nessun altro motivo al mondo.
Potremmo pugnalare il suo cuore con una lama intinta nel curaro, per mille, e mille volte ancora; ma se qualcosa non abbandona il suo corpo per fare ritorno alla sorgente della vita, sarebbe condannato all’immortalità. E qui, entriamo nel campo dell’assurdo!!! Nessuna terribile malattia potrebbe minare la sua esistenza, ne la ruota di uno schiaccia sassi, dilaniare i suoi organi; basterebbe ricomporlo - come con un robot.

Se qualcosa, non lo abbandona, gli sarebbe negata la morte, ma anche la vita.
Questo uomo, dunque, non esiste.
Il Nulla, sommo architetto e creatore, nella sua infinita razionalità e logica, si perderebbe, dentro l’enigma.  Tutto questo, è così vero, che nessuno al mondo, di questi emeriti scienziati, sarà mai in grado di resuscitare un uomo morto.  Potrà mai un uomo in carne ed ossa, vivere in eterno? Ma l’eterno, è ciò che non è mai stato e che mai sarà; è il cadenzare armonioso della vita e della morte, dell’andata e del ritorno, dell’alba e del tramonto: la domanda elusa da una risposta vana. Ogni uomo ha una sua coscienza: cosciente o incosciente che sia; ma questo, è irrilevante. Non l’ho è però il fatto, che sia Lei, la sola entità immortale - Lei che vaga fra la vita e la morte, fra sogni e realtà, fra l’aldilà e la speranza – Lei, la sola a porci la domanda di che cosa siamo e dove andiamo, e a indicarci il cammino salvifico della fede. Per tanto, l’esistenza dell’aldilà è un’ovvietà!

Se Dio non esistesse, come potremmo distinguere il bene dal male, la notte dal giorno, la verità dalla menzogna e la vita dalla morte? Dio è il parametro delle nostre azioni, senza il quale, nulla potrebbe essere.
Il caos morale, spirituale e ambientale, che regna nelle nostre moderne società, é il paradigma dell’immenso vuoto che si frappone vertiginosamente fra gli uomini e Dio.
Ciò che la Chiesa definisce metaforicamente “il diavolo” in realtà, non è il disegno malefico e perverso di un’entità astratta e soprannaturale, che si contrappone ideologicamente alla bontà infinita e misericordiosa di un Dio creatore ma, ciò che definiamo “il diavolo”, non è altro che l’assenza del divino.
Il bene e il male, non sono le facce di una stessa moneta. Assolutamente no! Il bene è, mentre il male, diviene in sua assenza. 

Con la rimozione dei valori e dei principi etici e morali, si scardina il progetto originario che, da parametro assoluto, si degrada in caos e relativismo.

La verità, dunque, non è il risultato di un’equazione di prove, parole e numeri ma, il desiderio, bisogno e passione, così forti, “come sa, chi per lei vita rifiuta”.
Il parametro che ci consente di ottenere questo processo, è Dio o come volete chiamarlo.

Per questo motivo, l’ateismo è un “vulnus” all’interno di quel sofisticato meccanismo che regola le logiche del pensiero puro. In questo modo, le parole diventano dei numeri che si vanno a sostituire alle percezioni cognitive, regolatori della realtà spirituale.
Privi di questo parametro che, metaforicamente ho definito “di Dio”, sarebbe impossibile discernere il bene dal male e più semplicemente, non avrebbe alcun senso esistere.
Ciò che affermo - e cioè, la mancanza di questo Assoluto Parametro - è riscontrabile nella nostra realtà quotidiana, dove paure, insicurezza, frustrazione e vuotezza di valori e principi, stanno facendo precipitare le nostre società occidentali dentro un relativismo imperante.

Gianni Tirelli





commenti:

  1. Ogniuno la pensi come vuole, ma l'uomo che crede in Dio e' solo una minuscola percentuale della vita sulla terra. Il cane e la zanzara dubito che la pensino come te. L'uomo che ha abitato il nostro pianeta nella preistoria (x milioni di anni)dubito che la pensasse come te. Dio e' nella nostra recente cultura inculcata nelle nostre menti dai nostri genitori e avi. Non ho bisogno che sia in nome di Dio la mia capacita' di distingure il bene dal male, soprattutto perche' troppi errori sono stati commessi e li si commettono tuttora pensando di far quello che Dio comanda. IMHO Ciao e spero di incontrarvi al summit MMT. Davide /Torino

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