mercoledì 15 febbraio 2012

DAL FRONTE SARDO


Gettiamo le basi: “Veleni da guerra? Deve essere risarcito tutto il popolo sardo”

(IlMinuto) – Cagliari, 14 febbraio – “Chiedere verità e giustizia per gli ammazzati da veleni di guerra e di poligono”. Con questa richiesta dallo scorso luglio il Comitato Gettiamo le basi e la Associazione famiglie dei militari uccisi scendono in piazza ogni 15 del mese a Cagliari. L’appuntamento di domani è fissato alle 10.00 in piazza del Carmine. I manifestanti chiederanno un incontro col rappresentante del Governo in Sardegna. “Dal Governo – si legge in una nota – esigiamo la sospensione delle attività dei poligoni dove si sono registrare le patologie di guerra”. I promotori dell’iniziativa contro i “veleni da guerra” chiedono anche la evacuazione dei militari sottoposti alla contaminazione, la bonifica ambientale e il risarcimento ai malati, alle famiglie degli uccisi e a tutti il popolo sardo.

Legge 44 del 1988: a Uta presidio per impedire lo sfratto di Salvatore e Maria

(IlMinuto) – Cagliari, 14 febbraio – Impedire che la legge regionale 44 del 1988 continui a mietere “vittime” tra gli agricoltori sardi. Con questo obiettivo oggi a Uta è in programma un presidio per evitare lo sfratto di Maria e Salvatore dalla casa venduta all’asta per ripagare i debiti contratti con le banche: un caso simile a quello della famiglia Sairu a “Terra Segada”. “Quando la Giunta Regionale ha ‘risolto’ la vertenza della 44 – si legge in una nota – la tenuta di Uta era già stata svenduta all’asta: 60mila euro a fronte dei 250mila di debito accumulato”. La mobilitazione contro lo sfratto causato dalla legge 44 del 1988 è promossa dal “Presidio di Piazzale Trento”.

Processo Portovesme srl: sentenza rinviata al 28. La rabbia di Sni

(IlMinuto) – Cagliari, 15 febbraio – E’ fissata per il 28 febbraio la lettura della sentenza del processo al responsabile del sistema gestione ambientale della Portovesme srl e alla responsabile della gestione rifiuti dello stesso stabilimento. Persone accusate di aver disposto il sotterramento abusivo di diecimila metri cubi di scarti industriali dell’azienda – 15.000 tonnellate di rifiuti tossici e nocivi – nelle zone di Settimo San Pietro, Serramanna e sotto il manto stradale dell’ospedale Businco, a Cagliari. Sul tema interviene con un volantino Sardigna Natzione Indipendentzia. “Con la Portovesme srl – si legge nel documento – continuano ad arrivare in Sardegna tonnellate di scorie altamente inquinanti e pericolose, sospette anche di radioattività”.


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