sabato 4 febbraio 2012

LA SOLITUDINE DEGLI STUPIDI


LA SOLITUDINE DEGLI STUPIDI

“Non é con la bilancia che peserete l’ignoto e non sondate con l’asta o lo scandaglio le vostre sapienti profondità”. Gibran

Sapere se c’é vita nell’universo, non é dell’uomo. L’imponderabile mistero così ha deciso, frapponendo fra noi e l’ipotesi, distanze incommensurabili tali, che neppure il pensiero umano può percorrere. E’ l’uomo stupido, che cerca la verità fra le sabbie del deserto!
All’uomo é concesso solo di sognare, immaginare e fantasticare, perché il sogno resti un sogno e, nulla, possa contaminare le sue ragioni.
L’uomo monco di questo secolo nefasto, cerca risposte fra le nebbie della sua anima miserabile, e pagherà il prezzo della profanazione.
Ciò che troverà in quell’infinitesima parte dell’universo ad un palmo dal suo naso, non sarà che vuoto e dentro il vuoto, la paura.

Fa sorridere l’uomo moderno, per quanto sia infantile, egocentrico e credulone, sempre teso alla soddisfazione dei suoi istinti peggiori, dipendenze psicologiche, vizi e perversioni – un individuo snaturato, che antepone le sue manie e frustrazioni, alle oggettive responsabilità e ai doveri morali ed etici, da sempre connaturati nell’essere umano. Un idiota che lancia costosissimi giocattoli nello spazio circostante facendoli ruotare intorno alla terra come trottole impazzite, e si inventa basi spaziali credendo di colonizzare l’universo, come noi da bambini che montavamo la tenda in giardino, immaginando di essere alla foce del Rio delle Amazzoni.
Un irresponsabile che sperpera vagonate di denaro pubblico per inseguire le elucubrazioni della sua mente malata e trasforma il suo habitat in una discarica a cielo aperto. Un cialtrone che si inventa di essere sbarcato sulla luna per non ammettere il fallimento del suo progetto babelico.

Com’è stupido l’uomo che costruisce la sua vita sulle proprie frustrazioni, e attende conferma delle sue azioni, da un ipotetico alieno, in un ipotetico spazio!

Il nostro, un pianeta, abitato da nove miliardi di individui, una gran parte dei quali muore per denutrizione e a causa di condizioni igieniche inimmaginabili – una seconda parte che si alimenta di guerre e distruzione – una terza che immaginando di vivere nel “paese dei balocchi”, da sfogo alla sua ingordigia compulsiva consumando tutto ciò che di più becero il Sistema produce, e tutti insieme che si domandano se “siamo soli nell’universo”!!!

Si, siamo soli nell’universo; come solo è l’universo fra gli infiniti universi – ma non saremmo così soli se non fossimo così stupidi. A tal punto, che se per una remota ipotesi, si scoprisse una diversa forma di vita nello spazio, c’è da giurare che cercheremmo in tutti i modi di annientarli.

Per tanto, la risposta a questo interrogativo è l’ultimo dei problemi. Preoccupiamoci piuttosto di smussare le asperità e ridurre le frizioni, che compromettono i rapporti con gli altri, liberandoci dai pregiudizi e ideologie, per sviluppare quella solidarietà salvifica e dopante che, non solo, ci farà sentire meno soli, ma tutti quanti insieme, l’opera di uno speciale progetto creativo dentro il quale, ogni domanda trova la sua risposta nel profondo del cuore degli uomini di buona volontà.

“E se volete sapere degli alieni, non siate solvitori di enigmi – piuttosto, guardatevi intorno, e li vedrete giocare con i vostri bambini”.

Gianni Tirelli

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