LA SOLITUDINE DEGLI STUPIDI
“Non é con la bilancia che peserete
l’ignoto e non sondate con l’asta o lo scandaglio le vostre sapienti
profondità”. Gibran
Sapere se c’é vita nell’universo, non é
dell’uomo. L’imponderabile mistero così ha deciso, frapponendo fra noi e
l’ipotesi, distanze incommensurabili tali, che neppure il pensiero umano può
percorrere. E’ l’uomo stupido, che cerca la verità fra le sabbie del deserto!
All’uomo
é concesso solo di sognare, immaginare e fantasticare, perché il sogno resti un
sogno e, nulla, possa contaminare le sue ragioni.
L’uomo monco di questo secolo
nefasto, cerca risposte fra le nebbie della sua anima miserabile, e pagherà il
prezzo della profanazione.
Ciò che troverà in quell’infinitesima parte
dell’universo ad un palmo dal suo naso, non sarà che vuoto e dentro il vuoto,
la paura.
Fa sorridere l’uomo moderno, per quanto sia
infantile, egocentrico e credulone, sempre teso alla soddisfazione dei suoi
istinti peggiori, dipendenze psicologiche, vizi e perversioni – un individuo
snaturato, che antepone le sue manie e frustrazioni, alle oggettive
responsabilità e ai doveri morali ed etici, da sempre connaturati nell’essere
umano. Un idiota che lancia costosissimi giocattoli nello spazio circostante
facendoli ruotare intorno alla terra come trottole impazzite, e si inventa basi
spaziali credendo di colonizzare l’universo, come noi da bambini che montavamo
la tenda in giardino, immaginando di essere alla foce del Rio delle
Amazzoni.
Un irresponsabile che sperpera vagonate di denaro pubblico per
inseguire le elucubrazioni della sua mente malata e trasforma il suo habitat in
una discarica a cielo aperto. Un cialtrone che si inventa di essere sbarcato
sulla luna per non ammettere il fallimento del suo progetto babelico.
Com’è stupido l’uomo che costruisce la sua
vita sulle proprie frustrazioni, e attende conferma delle sue azioni, da un
ipotetico alieno, in un ipotetico spazio!
Il nostro, un pianeta, abitato da nove
miliardi di individui, una gran parte dei quali muore per denutrizione e a
causa di condizioni igieniche inimmaginabili – una seconda parte che si
alimenta di guerre e distruzione – una terza che immaginando di vivere nel
“paese dei balocchi”, da sfogo alla sua ingordigia compulsiva consumando tutto
ciò che di più becero il Sistema produce, e tutti insieme che si domandano se
“siamo soli nell’universo”!!!
Si, siamo soli nell’universo; come solo è
l’universo fra gli infiniti universi – ma non saremmo così soli se non fossimo
così stupidi. A tal punto, che se per una remota ipotesi, si scoprisse una
diversa forma di vita nello spazio, c’è da giurare che cercheremmo in tutti i
modi di annientarli.
Per tanto, la risposta a questo
interrogativo è l’ultimo dei problemi. Preoccupiamoci piuttosto di smussare le
asperità e ridurre le frizioni, che compromettono i rapporti con gli altri,
liberandoci dai pregiudizi e ideologie, per sviluppare quella solidarietà
salvifica e dopante che, non solo, ci farà sentire meno soli, ma tutti quanti
insieme, l’opera di uno speciale progetto creativo dentro il quale, ogni
domanda trova la sua risposta nel profondo del cuore degli uomini di buona
volontà.
“E se volete sapere degli alieni, non siate
solvitori di enigmi – piuttosto, guardatevi intorno, e li vedrete giocare con i
vostri bambini”.
Gianni Tirelli
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