martedì 14 febbraio 2012

FULVIO GRIMALDI


martedì 14 febbraio 2012


Cari amici,
avrei preferito dedicare un inno di gioia e di invidia ai combattenti greci contro la cupola criminale che sta divorando anche noi, avrei voluto parlare dell'incredibile capacità di tenere la piazza che da due anni dimostrano i greci (altro che quattro facinorosi e black block !), avrei voluto confrontare la successione di scioperi generali proclamati dai sindacati greci con le quattro misere ore del nostro unico sciopero generale, con gli abboccamenti tra Camusso e Monti, con la CGIL che si associa, con i soliti Tavola della Pace e vivandiere varie, alla kermesse antisiriana proclamata a Roma per il 19 febbraio, Piazza dei Partigiani, ore 12.00, dai ratti terroristi del foruncolo Nato, Consiglio Nazionale Siriano. Invece ai greci, memori delle Termopili e di Maratona, posso dedicare solo una foto esemplare.
  


Quella che urge, invece, è una questione personale. Ricordate che in un mio post (Aquile, bisce e ratti) ho parlato dei giornalisti Ricucci e Cristiano Tinazzi che, da Tripoli spargevano velenose ambiguità cerchiobottiste, utili a ratti e Nato, e poi qualificarono me e altri non omologhi di falsari al soldo di Gheddafi?
Ci fu una polemica cui prese parte anche qualcuno dei miei interlocutori. Dopo di noi, il Tinazzi s'è avventato contro altri giornalisti veri e, a volte, eroici, come Thierry Meyssan e Lizzie Phelan, che a Tripoli hanno resistito fino all'ultimo giorno, demolendo il menzognificio e rischiando il linciaggio dei ratti.


Ebbene, questo Cristiano Tinazzi (guardatevi il suo blog), dal passato fascista, anche elettorale (1999), mi ha querelato per avergli io risposto per le rime. Quello che chiedo a tutti coloro che abbiano qualche conoscenza del soggetto, è di farmi avere quante più notizie utili alla battaglia a venire.
Vi ringrazio. E' per la causa.
Fulvio


Intanto mi è arrivata questa comunicazione da una persona fidata. E' un buon inizio.

a)    Tinazzi per mesi ha attaccato chiunque avesse fatto controinformazione sulla Guerra in Libia  accusando che si trattasse di tour guidati dal Governo. Mentre lui si è sempre pagato tutto da solo rischiando la vita... Bene, qualche anno fa, Tinazzi partecipò ad un tour della Libia interamente pagato dalle autorità locali. Si trattava d'una gita propagandistica per mostrare ai giornalisti stranieri le "conquiste della rivoluzione". Già questo sarebbe interessante, visto che oggi Tinazzi biasima voi per veri o presunti rapporti con le autorità libiche. Ma c'è di più. Fonti credibili mi dicono che quei tour erano sfruttati dalle autorità libiche per crearsi agganci e cercare poi d'arruolare giornalisti stranieri come propri megafoni all'estero;

Ecco, trovato un documento in rete:
http://www.giovanniarmillotta.it/africana/AFR2007.pdf

Dal discorso di Giovanni Armillotta alla VI Conferenza Internazionale sul pensiero di Muhammar Gheddafi: "innanzitutto desidero esprimere la più profonda gratitudine della Delegazione italiana
– guidata dal noto giornalista e corrispondente di guerra Cristiano Tinazzi – a Sua Eccellenza
Mu’ammar al-Qaddafi e alla squisita ospitalità e generosità del Popolo Libico."

b)   E’ stato infatti rappresentante italiano dei Comitati Libici pro-Gheddafi.

c)    Tinazzi in gioventù era una testa rasata, finì anche sotto processo per rissa assieme ad uno dei leader degli "skinhead". Sto cercando di rintracciare qualche documento scritto su questo.

In seguito è stato attivo nel movimento neofascista "Fronte Nazionale", capeggiato da Adriano Tilgher

d)   negli anni 2004-2005 Tinazzi collabora con "Rinascita"magari un buon quotidiano ma all’epoca di chiara connotazione neofascista. Proprio in quel periodo il giornale usava, come immagine nella campagna abbonamenti, una prima pagina di "Rinascita rassegna mensile fascista", con tanto di foto di Mussolini a braccio teso.
e)    Per non farci mancare nulla Tinazzi ha pubblica una richiesta di lavoro in cui falsifica le proprie esperienze gonfiando il cv con collaborazioni in riviste varie in cui non ha mai lavorato (il Direttore lo può provare).


E un altro contributo, da Scintilla Rossa:

ho scoperto solo adesso che uno dei signori citati, Tinazzi, autodichiarato embedded del CNT, fino a qualche mese fa era embedded di Gheddafi, come si può leggere chiaramente qui:
www.giovanniarmillotta.it/africana/AFR2007.pdf
cito a pag.9:
IL PENSIERO DI MU’AMMAR AL-QADDAFI ED IL SUPERAMENTO DELLA DICOTOMIA
DOGMATICA ‘DESTRA’-‘SINISTRA’ (nota mia: un titolo molo rossobruno, non trovate?)
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso, la pace sia su tutti.
Signor Presidente,
innanzitutto desidero esprimere la più profonda gratitudine della Delegazione italiana
– guidata dal noto giornalista e corrispondente di guerra Cristiano Tinazzi – a Sua Eccellenza Mu’ammar al-Qaddafi e alla squisita ospitalità e generosità del Popolo Libico

e non solo. Prima di essere filoCNT, e ancor prima filogheddafiano da posizioni rossobrune, era un fascio duro e puro senza maschera:
http://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_ammi...del_1999#Milano
guardate chi è il candidato del Fronte Nazionale...

Ma a Mazzetta i bruni duri e puri non dispiacciono affatto, se sono svelti a cambiare cavallo in corsa e si adeguano alla diffamazione delle fonti libere sulla Libia e all'esaltazione dei "liberatori del CNT.

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Abu Mazen, Al Thani, Mashaal


Questa foto mi sollecita ad aggiungere qualcosa. Nei giorni scorsi il rinnegato e corrottissimo presidente dell'ANP sionizzato, Abu Mazen, ha negoziato con il capo di Hamas, Mashaal, un accordo per la solita nefandezza del governo di unità nazionale, che prevederebbe addirittura l'aberrazione costituzionale di un Abu Mazen sia presidente, sia premier. Dove si sono incontrati e alla presenza e sotto la tutela di chi? A Doha, nel Qatar e all'ombra dell'emiro Hamad Al Thani, il satrapo, fiduciario arabo di Israele, dell'uccisione della Libia e della forsennata guerra alla Siria, due paesi che hanno sostenuto la lotta dei palestinesi. Si apprende che Mashaal ha anche incontrato il re travicello Nato-Sion Abdallah di Giordania, in vista di uno spostamento della direzione di Hamas da Damasco ad Amman. Tutto questo ha suscitato comprensibili turbolenze a Gaza, dove il capo del governo, Haniyeh, di Hamas, ha rifiutato ogni accordo del genere e si è precipitato a Tehran.


Stanno messi bene i palestinesi. Tanti dollari qatarioti e sauditi, la benevolenza di Usa e UE per aver sputacchiato su Gheddafi e Assad, le colonie che si mangiano gli ultimi brandelli della Palestina e Luisa Morgantini con i caravanserraglio finto-filopalestinese che, sbavando contro Assad in coro con i ratti terroristi, intimano la nonviolenza urbi et orbi. Il papa è della partita. Come faceva il Nazinger a non mettere la sua pantofola dorata in faccia ad Assad. Che gli frega che la vasta minoranza cristiana in Siria, felice e rispettata sotto quel governo laico, ora si sente a rischio di olocausto islamista come in Iraq. Quando mai a un papa glie ne è fregato qualcosa del "cristiano comune"?




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