martedì 7 febbraio 2012

IL VANGELO LIBERISTA di G.Tirell


IL VANGELO LIBERISTA di G.Tirelli

“Per ignoranza, intendo quella condizione degenerativa di analfabetismo esistenziale (oggi al suo culmine) dentro la quale, l’individuo si è calato arbitrariamente, rinunciando per sempre all’azione, e ostacolando, in questo modo, lo sviluppo evolutivo della sua maturità e ascesa spirituale”

La conoscenza, relativa ai beni di consumo di prima necessità (pensiamo ad esempio agli ortaggi), che gli individui acquistano al Mercato del Grande Malfattore, parte dagli scaffali della distribuzione per arrivare poi allo stomaco del fruitore. Tutto ciò che ci sta dietro, come la preparazione del terreno, la semina, la cura, i tempi di raccolta e tutti gli infiniti processi indispensabili per un buon risultato, sono per loro, buio totale.
L’immenso baraccone di concetti mutilati, figli di un arido apprendimento, risultato finale di studi universitari, specializzazioni, master, stages e affini (al costo di tempo, sacrifici e denaro ), non sarà di nessun aiuto al fine di assicurare ai giovani di domani, un dignitoso futuro. Al contrario, il “Vangelo liberista”, al pari di un libretto di istruzioni, ha codificato l’esistenza delle nuove generazioni e programmato la loro schiavitù, oggi, omologate e appiattite sull’ideologia relativista.

Siamo talmente dipendenti dal Sistema e da ciò che definiamo, benessere, comodità e diritti, che abbiamo perso per sempre la capacità di amare. Le attenuanti hanno sostituito le scelte e, alle oggettive responsabilità, abbiamo anteposto il chiacchiericcio. L’interesse particolare, ha scalzato l’impianto etico mortificando valori, principi e ragionevolezza.
Coraggio, volontà e spirito di sacrificio, si sono estinti per sempre.
L’illusione ha spodestato la realtà e così brancoliamo dentro il buio di un disagio gelatinoso, pronti al tradimento.
Non amiamo più, e siamo sempre più soli. Vaghiamo senza una meta dentro un labirinto di dubbi e paure e, al primo soffio di vento, tremiamo come foglie, e ci accasciamo piagnucolando fra le spoglia della nostra fottuta coscienza. Tragica illusione di un’immortalità defunta.

Se non facciamo ritorno alla terra, sarà guerra!

Gianni Tirelli

Nessun commento: