IL
VANGELO LIBERISTA di G.Tirelli
“Per
ignoranza, intendo quella condizione degenerativa di analfabetismo esistenziale
(oggi al suo culmine) dentro la quale, l’individuo si è calato arbitrariamente,
rinunciando per sempre all’azione, e ostacolando, in questo modo, lo sviluppo
evolutivo della sua maturità e ascesa spirituale”
La
conoscenza, relativa ai beni di consumo di prima necessità (pensiamo ad esempio
agli ortaggi), che gli individui acquistano al Mercato del Grande Malfattore,
parte dagli scaffali della distribuzione per arrivare poi allo stomaco del
fruitore. Tutto ciò che ci sta dietro, come la preparazione del terreno, la
semina, la cura, i tempi di raccolta e tutti gli infiniti processi
indispensabili per un buon risultato, sono per loro, buio totale.
L’immenso
baraccone di concetti mutilati, figli di un arido apprendimento, risultato
finale di studi universitari, specializzazioni, master, stages e affini (al
costo di tempo, sacrifici e denaro ), non sarà di nessun aiuto al fine di
assicurare ai giovani di domani, un dignitoso futuro. Al contrario, il “Vangelo
liberista”, al pari di un libretto di istruzioni, ha codificato l’esistenza
delle nuove generazioni e programmato la loro schiavitù, oggi, omologate e
appiattite sull’ideologia relativista.
Siamo
talmente dipendenti dal Sistema e da ciò che definiamo, benessere, comodità e
diritti, che abbiamo perso per sempre la capacità di amare. Le attenuanti hanno
sostituito le scelte e, alle oggettive responsabilità, abbiamo anteposto il
chiacchiericcio. L’interesse particolare, ha scalzato l’impianto etico
mortificando valori, principi e ragionevolezza.
Coraggio,
volontà e spirito di sacrificio, si sono estinti per sempre.
L’illusione
ha spodestato la realtà e così brancoliamo dentro il buio di un disagio
gelatinoso, pronti al tradimento.
Non
amiamo più, e siamo sempre più soli. Vaghiamo senza una meta dentro un
labirinto di dubbi e paure e, al primo soffio di vento, tremiamo come foglie, e
ci accasciamo piagnucolando fra le spoglia della nostra fottuta coscienza. Tragica
illusione di un’immortalità defunta.
Se
non facciamo ritorno alla terra, sarà guerra!
Gianni
Tirelli
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