COMPLOTTI
di G.Tirelli
Se qualcuno ti racconta “palle” per tutta
una vita, quella rara volta che è sincero, non viene creduto. E’ la classica
storiella di “al lupo al lupo”.
Viviamo in un Sistema che ha basato la sua
sopravvivenza sulla propaganda della menzogna, assunta a pratica relazionale e
sulla contraffazione della realtà; che sia sociale, politica o mediatica.
Il cosi detto e definito “complottismo”,
non è che la logica reazione e conseguenza a un tale stato di cose dove, la
verità, la somma eresia, è evitata come un virus mortale per dare credito alla
mistificazione; epicentro di profitto e di impunità.
Nel mondo tecnologico e globale, dove tutto
può essere contraffatto, manipolato e alterato, e dove tutto, del resto, è
contraffatto, manipolato e sistematicamente alterato, il dubbio e la negazione
dei fatti, rappresentano un atto dovuto, civile e giuridico e di necessaria
trasparenza.
La scienza mente, la chiesa mente, la politica
mente, la pubblicità mente! Più la menzogna è spudorata e più esorbitanti sono
i guadagni.
L’inquinamento dell’acqua, dell’aria e del
territorio, sono alcune delle infinite conseguenze prodotte dalla menzogna
globale.
Perché mai dovremmo credere allo sbarco
sulla luna, quando, da quel giorno in poi (dopo oltre 40 anni), tutto è rimasto
lettera morta?
Per questi millantatori senza scrupoli,
avulsi da ogni concetto di timor di Dio, la pratica della menzogna è solo un
affare; l’affare degli affari!
Che fiducia possiamo riporre in questi
soggetti e quali vantaggi pratici ne avremmo in cambio? La fiducia è una cosa
seria ma di questi tempi, “fidarsi è bene ma non fidarsi è molto meglio”.
Il dubbio o la fiducia che abbiamo nel
prossimo, sono strettamente connessi con i dubbi e la fiducia che abbiamo in
noi stessi.
La totale mancanza di consapevolezza,
l’assenza di parametri e di una capacità critica, sono le parti scoperte
dell’uomo “monco” di questo secolo – un individuo immobile e senza radici che alla mancanza di certezze ha
sostituito la Paura. Una vera pacchia per il Sistema che, sulla Paura ha
investito ogni sua risorsa, in seguito brandita come la sua arma più potente e
micidiale per sottometterci al suo volere.
Ma la prova del nove che sbaraglia il campo
da ogni supposto o presunto dubbio sull’autenticità di certe affermazioni, la
possiamo ricavare, dalla mancanza di reali vantaggi per la comunità che, una
presunta fiducia, precedentemente accordata, produrrebbe.
In un processo, civile o penale che sia,
gli avvocati delle due parti, si opporranno l’uno all’altro per dimostrare
l’attendibilità e la veridicità delle loro prove e dei testimoni, in un
confronto civile e regolato da leggi dello stato. Entrambi non possono, in
alcun caso, essere definiti dei complottisti, ma strumenti di giustizia
relativa, volti al restauro della verità.
Se questo nostro mondo, la cui immagine
raccapricciante è sotto gli occhi di noi tutti, nutre ancora la speranza, di
risvegliarsi da un coma che agli occhi di molti sembra oramai irreversibile, lo
dobbiamo, in primis, ai famigerati complottisti e al loro caparbio desiderio di
giustizia e di verità.
I grandi complottisti di un tempo, come i
fratelli John e Bob Kennedy, Luter King, e alcuni del nostro più recente
passato, come Pasolini, Falcone e Borsellino (per fare nomi altisonanti in
aiuto agli ignoranti) sono stati assassinati.
Questi simboli e miti eterni, ai quali, i
nostri figli devono fare riferimento, hanno pagato di persona, con la vita, per
avere complottato contro l’ingiustizia, la menzogna e la collusione fra il potere
politico ed economico.
Essere contro le guerre, la fame nel mondo,
l’inquinamento del territorio e dei mari, prendere consapevolezza dei danni
causati dall’effetto serra, dalla scie/chimiche, dalla privatizzazione
dell’acqua; l’indignarsi per la degenerazione della politica, in affari con
imprenditori e criminalità organizzata, tutto questo ed altro, non è un
complotto. E’ l’impegno responsabile di cittadini pensanti e con gli occhi bene
aperti - individui liberi che, con la forza delle loro idee e la perseveranza
dei loro atti, tengono viva la speranza per un mondo migliore e più giusto.
Oggi siamo in tanti ad essere complottisti.
Basta girare in rete, su facee book e
dentro gli infiniti siti e Blog impegnati in un’opera di sensibilizzazione
unica nel suo genere.
Dobbiamo risvegliare le coscienze, dalla
letargia indotta dal Sistema Liberista Relativista che, in virtù di una
propaganda mediatica a “tambur battente”, attua il suo perverso piano di
omologazione degli individui.
E oggi, la storia si ripete! La nostra, è
una moderna resistenza ma priva di connotazioni politiche che, come allora,
lotta per la libertà, la verità, il diritto ad esistere e l’autodeterminazione.
“E adesso uccideteci tutti”, recitava il
commovente striscione dei ragazzi di Locri contro la mafia.
Gianni Tirelli
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