Sciopero in Sardegna, in ventimila per le vie di Cagliari
Momenti di tensione durante la sfilata del corteo. Operai della Alcoa armati dei loro caschi da lavoro, si sono lanciati sotto i portici di via Roma contro le vetrate del palazzo dell'assemblea regionale
(IlMinuto) – Cagliari, 13 marzo – Era iniziata con una campagna muraria e un dossier, la denuncia di a Manca pro s’Indipendentzia contro la grande distribuzione che “bochit s’economia sarda”. Sabato 10 Marzo la sinistra indipendentista è scesa in piazza, o meglio al mercato civico di Sassari, luogo simbolo del piccolo commercio locale, ma anche degli effetti devastanti dei centri commerciali sulle piccole attività. La grande distribuzione, infatti, ha progressivamente tolto terreno alle botteghe del centro cittadino e ai mercati rionali mettendo in crisi la filiera corta della produzione e del consumo. “Una competizione non solo economica” spiegano i militanti di a Manca “ma anche tra due modelli sociali e di sviluppo diversi e contrapposti: da un lato quello del mercato o del piccolo negozietto quali luoghi di incontro e coesione sociale, dall’altro il modello del centro commerciale in cui le relazioni sociali si annientano tra i banconi del frigo e il consumismo esasperato ”. Una campagna che dopo gli articoli sui giornali, arriva nelle piazze in vista di “un’assemblea pubblica in cui coinvolgere tutta la comunità, perché mettere in ginocchio la piccola distribuzione significa distruggere l’intero tessuto sociale sardo”.
L.G.
(IlMinuto) – Cagliari, 13 marzo – Le decine di milioni di euro che la Finanziaria regionale stanzia per la continuità territoriale sono l’ennesimo sperpero “in regalie alle compagnie aeree”. E’ quanto afferma in una nota stampa ProgRes. “Con i soldi che la Regione Autonoma della Sardegna mette in questa operazione (47 milioni di euro per tre anni) – si legge nel comunicato diffuso dall’organizzazione indipendentista ProgRes – sarebbe possibile, senza aggiungere mezzo centesimo (dati del Cab, Civil Aeronautic Board), dotarsi di una compagnia aerea sarda, sulle tratte che interessano a noi e che servono davvero alle nostre necessità economiche e culturali”. I fondi della continuità territoriale saranno utilizzati per finanziare i viaggi aerei da e per la Sardegna, a prescindere dalla residenza e dal luogo di nascita del passeggero. “I soldi dei sardi – scrive ProgRes – vanno usati in funzione dei nostri bisogni e dei nostri diritti. Su questo sollecitiamo una presa di posizione di tutte le forze politiche sane, votate al bene comune, e di tutti i cittadini che non si siano ancora rassegnati ad essere sudditi senza voce in capitolo”.
Ore 11,15 La sosta davanti al consiglio regionale del corteo Cgil, Cisl e Uil che da stamane sfila nel centro di Cagliari in occasione del sciopero dei settori produttivi della Sardegna è stata l'occasione di un blitz degli operai dell'Alcoa di Portovesme (Sulcis-Iglesiente). Armati dei loro caschi da lavoro, i lavoratori si sono lanciati sotto i portici di via Roma contro le vetrate del palazzo dell'assemblea regionale, animando una rumorosa protesta. Dopo aver picchiato sui vetri, gli operai sono tornati nel corteo, per poi fermarsi a sbattere i caschi sul selciato di via Roma. "Lotta dura senza paura" e "Lavoro, sviluppo e occupazione" sono i loro slogan. Sfilano anche gli altri lavoratori delle industrie in crisi del Sulcis, dall'Eurallumina all'ex Rockwool, e quelli degli appalti dell settore dell'alluminio.
Ore 11 Il tempo delle discussioni è finito, ora la palla passa al Governo che d
eve decidere di trovare le risorse per gli ammortizzatori sociali e fare l'accordo con i sindacati. E' in sintesi il pensiero di Luigi Angeletti, segretario nazionale della Uil, che stamani a Cagliari ha risposto ai giornalisti sull'incontro di ieri a Roma con il ministro del Lavoro Elsa Fornero. "Sono convinto che non c'è più nulla da discutere e non c'è bisogno di perdere ulteriore tempo - ha detto Angeletti - perché le posizioni sono sufficientemente chiarite e credo si possa arrivare ad una conclusione. Il problema sta tutto nella volontà del Governo di mettere a disposizione risorse finanziarie necessarie per gli ammortizzatori sociali, così come accade negli altri Paesi europei".
Oltre a questo Angeletti chiede al Governo di fare una proposta per "eliminare quelle storture che tuttora esistono per l'ingresso nel mercato del lavoro, che lo rendono non flessibile ma un vero e proprio fattore di sfruttamento delle persone". Su come recuperare le risorse per gli ammortizzatori sociali, il leader della Uil conclude: "Intanto iniziamo con il combattere l'evasione fiscale e con l'eliminare gli sprechi nelle pubbliche amministrazioni".
Ore 10.30 Un grande striscione tenuto solo da donne con la scritta "Rossella libera" ha aperto stamane a Cagliari il corteo di lavoratori mobilitato da Cgil, Cisl e Uil per lo sciopero generale dei settori produttivi e dei servizi a rete della Sardegna, il quarto in tre anni. I manifestanti hanno voluto così esprimere la loro solidarietà a Rossella Urru, la giovane cooperante sarda rapita nel sud dell'Algeria alla fine dell'ottobre scorso. Poco dopo la partenza della manifestazione, dalla centrale piazza Garibaldi, per la quale erano attese tra le 15 e le 20 mila persone, si sono vissuti momenti di tensione quando un gruppo di operai delle industrie in crisi del polo di Portovesme (Sulcis Iglesiente), con i caschi da lavoro in testa, ha tentato spingendo altri manifestanti di passare davanti al corteo.
La giornata di sciopero non riguarda i lavoratori della scuola, del pubblico impiego, dell'igiene pubblica, dei trasporti aereo e pubblico locale e della sanità. Partecipano invece quelli del credito, delle telecomunicazioni, dei trasporti dell'energia e dell'artigianato. Partecipano alla manifestazione i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Sardegna, Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca che hanno chiesto l'apertura di un tavolo di confronto col governo affinché l'emergenza lavoro nell'isola sia considerata di rilevanza nazionale. Il corteo, dopo aver percorso le vie del centro di Cagliari, si concluderà in piazza del Carmine dove il comizio conclusivo sarà tenuto dal leader nazionale della Uil, Luigi Angeletti.
Ore 11,30 "Siamo oltre 20mila". Così esultano sotto il sole che stamane illumina Cagliari gli organizzatori della manifestazione-sciopero generale della Sardegna. Con i lavoratori mobilitati da Cgil, Cisl e Uil, sfilano per le vie del centro i sindaci, in striscia tricolore, del Sulcis-Iglesiente, il territorio più colpito dalla crisi, il primo cittadino di Cagliari, Massimo Zedda e consiglieri regionali del centrosinistra. Mentre la testa del corteo ha già raggiunto piazza del Carmine per i comizi finali, la coda non è ancora all'inizio di via Roma. Sul numero di manifestanti manca ancora la stima della questura.
Sciopero in Sardegna, in ventimila per le vie di Cagliari
Momenti di tensione durante la sfilata del corteo. Operai della Alcoa armati dei loro caschi da lavoro, si sono lanciati sotto i portici di via Roma contro le vetrate del palazzo dell'assemblea regionale
Ore 11,15 La sosta davanti al consiglio regionale del corteo Cgil, Cisl e Uil che da stamane sfila nel centro di Cagliari in occasione del sciopero dei settori produttivi della Sardegna è stata l'occasione di un blitz degli operai dell'Alcoa di Portovesme (Sulcis-Iglesiente). Armati dei loro caschi da lavoro, i lavoratori si sono lanciati sotto i portici di via Roma contro le vetrate del palazzo dell'assemblea regionale, animando una rumorosa protesta. Dopo aver picchiato sui vetri, gli operai sono tornati nel corteo, per poi fermarsi a sbattere i caschi sul selciato di via Roma. "Lotta dura senza paura" e "Lavoro, sviluppo e occupazione" sono i loro slogan. Sfilano anche gli altri lavoratori delle industrie in crisi del Sulcis, dall'Eurallumina all'ex Rockwool, e quelli degli appalti dell settore dell'alluminio.
Ore 11 Il tempo delle discussioni è finito, ora la palla passa al Governo che d
Oltre a questo Angeletti chiede al Governo di fare una proposta per "eliminare quelle storture che tuttora esistono per l'ingresso nel mercato del lavoro, che lo rendono non flessibile ma un vero e proprio fattore di sfruttamento delle persone". Su come recuperare le risorse per gli ammortizzatori sociali, il leader della Uil conclude: "Intanto iniziamo con il combattere l'evasione fiscale e con l'eliminare gli sprechi nelle pubbliche amministrazioni".
Ore 10.30 Un grande striscione tenuto solo da donne con la scritta "Rossella libera" ha aperto stamane a Cagliari il corteo di lavoratori mobilitato da Cgil, Cisl e Uil per lo sciopero generale dei settori produttivi e dei servizi a rete della Sardegna, il quarto in tre anni. I manifestanti hanno voluto così esprimere la loro solidarietà a Rossella Urru, la giovane cooperante sarda rapita nel sud dell'Algeria alla fine dell'ottobre scorso. Poco dopo la partenza della manifestazione, dalla centrale piazza Garibaldi, per la quale erano attese tra le 15 e le 20 mila persone, si sono vissuti momenti di tensione quando un gruppo di operai delle industrie in crisi del polo di Portovesme (Sulcis Iglesiente), con i caschi da lavoro in testa, ha tentato spingendo altri manifestanti di passare davanti al corteo.
La giornata di sciopero non riguarda i lavoratori della scuola, del pubblico impiego, dell'igiene pubblica, dei trasporti aereo e pubblico locale e della sanità. Partecipano invece quelli del credito, delle telecomunicazioni, dei trasporti dell'energia e dell'artigianato. Partecipano alla manifestazione i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Sardegna, Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca che hanno chiesto l'apertura di un tavolo di confronto col governo affinché l'emergenza lavoro nell'isola sia considerata di rilevanza nazionale. Il corteo, dopo aver percorso le vie del centro di Cagliari, si concluderà in piazza del Carmine dove il comizio conclusivo sarà tenuto dal leader nazionale della Uil, Luigi Angeletti.
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