Sciopero in Sardegna, in ventimila per le vie di Cagliari
Momenti di tensione durante la sfilata del corteo. Operai della Alcoa armati dei loro caschi da lavoro, si sono lanciati sotto i portici di via Roma contro le vetrate del palazzo dell'assemblea regionale

L.G.

Sciopero in Sardegna, in ventimila per le vie di Cagliari
Momenti di tensione durante la sfilata del corteo. Operai della Alcoa armati dei loro caschi da lavoro, si sono lanciati sotto i portici di via Roma contro le vetrate del palazzo dell'assemblea regionale
Ore 11,15 La sosta davanti al consiglio regionale del corteo Cgil, Cisl e Uil che da stamane sfila nel centro di Cagliari in occasione del sciopero dei settori produttivi della Sardegna è stata l'occasione di un blitz degli operai dell'Alcoa di Portovesme (Sulcis-Iglesiente). Armati dei loro caschi da lavoro, i lavoratori si sono lanciati sotto i portici di via Roma contro le vetrate del palazzo dell'assemblea regionale, animando una rumorosa protesta. Dopo aver picchiato sui vetri, gli operai sono tornati nel corteo, per poi fermarsi a sbattere i caschi sul selciato di via Roma. "Lotta dura senza paura" e "Lavoro, sviluppo e occupazione" sono i loro slogan. Sfilano anche gli altri lavoratori delle industrie in crisi del Sulcis, dall'Eurallumina all'ex Rockwool, e quelli degli appalti dell settore dell'alluminio.
Ore 11 Il tempo delle discussioni è finito, ora la palla passa al Governo che d
Oltre a questo Angeletti chiede al Governo di fare una proposta per "eliminare quelle storture che tuttora esistono per l'ingresso nel mercato del lavoro, che lo rendono non flessibile ma un vero e proprio fattore di sfruttamento delle persone". Su come recuperare le risorse per gli ammortizzatori sociali, il leader della Uil conclude: "Intanto iniziamo con il combattere l'evasione fiscale e con l'eliminare gli sprechi nelle pubbliche amministrazioni".
Ore 10.30 Un grande striscione tenuto solo da donne con la scritta "Rossella libera" ha aperto stamane a Cagliari il corteo di lavoratori mobilitato da Cgil, Cisl e Uil per lo sciopero generale dei settori produttivi e dei servizi a rete della Sardegna, il quarto in tre anni. I manifestanti hanno voluto così esprimere la loro solidarietà a Rossella Urru, la giovane cooperante sarda rapita nel sud dell'Algeria alla fine dell'ottobre scorso. Poco dopo la partenza della manifestazione, dalla centrale piazza Garibaldi, per la quale erano attese tra le 15 e le 20 mila persone, si sono vissuti momenti di tensione quando un gruppo di operai delle industrie in crisi del polo di Portovesme (Sulcis Iglesiente), con i caschi da lavoro in testa, ha tentato spingendo altri manifestanti di passare davanti al corteo.
La giornata di sciopero non riguarda i lavoratori della scuola, del pubblico impiego, dell'igiene pubblica, dei trasporti aereo e pubblico locale e della sanità. Partecipano invece quelli del credito, delle telecomunicazioni, dei trasporti dell'energia e dell'artigianato. Partecipano alla manifestazione i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Sardegna, Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca che hanno chiesto l'apertura di un tavolo di confronto col governo affinché l'emergenza lavoro nell'isola sia considerata di rilevanza nazionale. Il corteo, dopo aver percorso le vie del centro di Cagliari, si concluderà in piazza del Carmine dove il comizio conclusivo sarà tenuto dal leader nazionale della Uil, Luigi Angeletti.
Nessun commento:
Posta un commento