AUTONOMI O SCHIAVI DEL
SISTEMA di G. Tirelli
Il lavoro non paga più, non
è più conveniente- sotto ogni punto di vista - che sia la salute, il benessere,
il futuro o la felicità. E sto parlando di qualsiasi lavoro che dipenda da
terzi e per il quale sacrifichiamo la gran parte della nostra vita ogni santo
giorno, e i cui costi materiali, morali e umani, hanno superato di gran lunga i
guadagni e i presunti vantaggi. Un dato, che sancisce la disfatta e la fine del
capitalismo e quindi di un’epoca con tutti i suoi effetti diretti e collaterali
sull’umanità e sull’ambiente.
Meglio restarsene in casa
ad intagliare un pezzo di legno al caldo di un camino, mentre fuori la pioggia
disseta il nostro orto e alimenta il pozzo. Finalmente con i nostri figli per
restituire loro il tempo dell’amore e dell’attenzione - l’imprinting che
modellerà il loro carattere e deciderà le loro scelte future.
Per ciò che la ragione ci
può suggerire, io credo che mai, nella storia del mondo si sia prospettata
l’eventualità di una società che ha incentrato le sue ragioni e la sua stessa
sopravvivenza sul consumo sistematico di beni inutili e superflui e per altro,
inefficaci e dannosi.
Un paradosso a tal punto
madornale che si scontra con la più elementare logica, capacità di comprensione
e che, per il principio di causa/effetto, sancirà la fine di quest’epoca
insensata e demenziale.
Ma se il Sistema Bestia
campa proprio in virtù dei nostri comportamenti irrazionali, come possiamo
uscire da questo labirinto e risolvere un tale enigma? Alla fine, come ci
muoviamo, ci muoviamo, il cetriolo è sempre in culo all’ortolano!
Il Sistema andrebbe
smantellato fino al suo ultimo bullone, saldatura e ribattino, ridisegnato, e
ricostruito partendo dalla storia pre/industriale.
E se comunque - per un
motivo o per un altro - dipendi
dal Sistema, ogni briciola che avrai guadagnato, svendendo la tua vita e
umiliando la tua dignità, Lui se la riprenderà – e così la tua salute e la tua
libertà. Se poi non hai un lavoro, in pratica, non esisti!
Ma tu devi tirare avanti,
hai una famiglia da mantenere e vorresti tanto poter risparmiare. Ma come farlo
se non hai una lira? Risparmiare poi, infrange e viola le regole del Sistema
Potere, che si alimenta e sopravvive proprio in ragione del tuo consumo e dello
spreco. E se tu non consumi, sarai marchiato a vita al pari di un pericoloso sovversivo
e ridotto in schiavitù.
Al risparmio dei cittadini
poi, corrisponde di contro un automatico aumento dei prezzi e delle tariffe
energetiche, rendendo vana ogni strategia economica e parsimonia, e vanificando
ogni buon proposito. Del resto non possiamo spendere soldi che non abbiamo o
indebitarci per cose non necessarie!
Abbiamo per tanto appurato
che oggi, risparmiare, non solo è impraticabile ma controproducente per il
sistema società! Un vero e proprio maleficio/sortilegio che ci preclude ogni
ragionevole via d’uscita.
E’ questo il nocciolo della
questione, che può essere risolto solo in una condizione di autonomia e di
autosufficienza - la sola a poterci garantire il necessario e quotidiano
sostentamento ed essere noi, in grado di affrontare i momenti difficili con
animo sereno, senza dovere rinunciare a beni primari e alla nostra dignità di
uomini.
Ecco i motivi per cui,
l’uomo di questo tempo, deve assolutamente tranciare di netto ogni dipendenza
dal Sistema e smetterla di inseguire i canti seducenti delle sirene della
modernità.
Io, per fare un esempio
pratico, ho un piccolo pollaio e posso contare su 4/5 uova al giorno. Con gli
avanzi del pranzo e della cena, alimento le mie galline in aggiunta di alcune
particolari erbe che trovo in collina. Consumo verdure di stagione che coltivo
nell’orto e altre selvatiche che raccolgo in campagna. Produco l’olio
necessario per il fabbisogno famigliare, del buon vino, e un ottimo aceto. Ho
frutta e ortaggi in abbondanza che trasformo in confetture e conserve,
disponendo inoltre di tutto ciò che la natura mi dispensa stagionalmente con la
generosità che la caratterizza!
Non faccio uso di
riscaldamento, condizionatore e diavolerie de genere! Mi sono ambientato e ne
ha giovato la mia salute, risparmiandomi da tutti quegli acciacchi e disturbi
psicologici che caratterizzano l’individuo omologato della società dei consumi,
ridotto al pari di un invalido.
Ma la cosa straordinaria e
irrinunciabile sta nel potere disporre, del mio tempo! Un tempo tutto e solo
mio che organizzo come meglio credo o come vuole il cielo. Tempo per i miei
figli, per la mia donna, tempo per i miei cani e amici! Non ho padroni ne
cartellini da timbrare – nessun vigile in agguato pronto ad estorcerti denaro e
colpirti al cuore del portafogli per liberare la sua frustrazione di schiavo e
di nullità umana – niente acqua contaminata, ne aria infetta, ne stridenti
rumori di ruote ferrate di tram mattutini che annunciano rabbiosi un nuovo
giorno di guerra.
Mi nutro di odori, di
profumi, sapori e colori, di emozioni perdute e di magiche atmosfere del
passato che in forma di istantanee, stampo del mio cuore e codifico nella mia
mente arricchendo quella sacra memoria che trasmetterò ai miei figli e nipoti.
Lontano dalla pazza folla e
dalla frustrante frenesia omologante di caotiche metropoli - quei “non luoghi”
dove il Sistema necrofilo testa con successo, tutte le sue allucinazioni, per
poi diffonderle e renderle fruibili in ogni angolo del pianeta.
Ecco i motivi per cui,
l’uomo di questo tempo, deve assolutamente tranciare di netto ogni dipendenza
dal Sistema Bestia e smetterla di inseguire i canti seducenti delle sirene
della modernità.
Se oggi non ci rendiamo
autonomi – una buona volta per tutte - dando fondo alle ultime risorse di
volontà e di coraggio rimaste, e in un sussulto di dignità e di rabbia,
rovesciare il tavolo dalla stupidità e dall’indolenza dei nostri gesti, avremmo
perso per sempre l’ultima occasione per essere liberi. E solo la terra può
compiere un tale miracolo.
GiannTirelli
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