PAROLE
PAROLE PAROLE! di G.Tirelli
Piaccia
o non piaccia, dobbiamo prenderne atto! La capacità del Sistema Potere di avere
sovvertito ogni regola, logica e ragionevolezza a suo esclusivo vantaggio, ha
dello straordinario - del sovrannaturale. E’ stato in grado di ridurre in
schiavitù e piegare al suo volere la nostra anima e il nostro spirito, di
omologare i nostri comportamenti e pensieri e nello stesso tempo ci ha fatto
credere di essere liberi. Un eccellente esercizio di illusionismo applicato
alla realtà dai risultati inimmaginabili e dagli effetti apocalittici. Ma un
tale maleficio si spinge ben oltre il limite della comprensione umana, per
sconfinare nella sfera dell’assurdo di pertinenza dell’antimateria: l’eccezione
che trasfigura in regola comportamentale e relazionale dove la licenza si fa
libertà, mistificazione la verità e il contraffatto spodesta l’originale,
ritenendolo anacronistico e obsoleto.
Se
dovessimo attenerci a ciò che la Rete ci propina di questi tempi, avremmo la
netta impressione di trovarci di fronte ad una imminente rivoluzione di popolo
che presto esploderà in tutta la sua potenza e violenza, per riportare il tutto
dentro l’alveo della ragione e del diritto. Una presa di coscienza globale sembra abbia folgorato la
mente degli uomini, scuotendoli da quello stato perdurante di narcolessia etica
e culturale, che da tempo li attanagliava dentro una condizione di subalternità
ed emarginazione, non più sopportabili.
Così,
un’indignazione generale pervasa di allarmismo, di rabbia e di vendetta, travolge
come un’onda tsunami la grande ragnatela mediatica, inondando siti, blog e
social network di notizie raggelanti sullo stato del pianeta, sull’economia
globale capitanata da un “nuovo ordine mondiale” che ridurrà l’umanità in
schiavitù. Dati allarmanti sul lavoro, sulla disoccupazione, sulla qualità
della vita – e inquinamento, amianto, centrali nucleari, scie chimiche,
signoraggio, guerre, torture, traffico d’organi, droghe, pedofilia,
prostituzione, alimentazione ecc, una lista talmente lunga di tragedie da
oscurare ogni orizzonte di futuro. Un quadro angosciante, che rappresenta
perfettamente la nostra realtà ma che, di fatto (tranne rare e retoriche
eccezioni), nessuno è in grado di condizionare e invertire.
Solitamente,
e secondo un meccanismo logico di causa/effetto, alla presa di consapevolezza
corrisponde un’azione pragmatica di forza, di cambiamento, di sovvertimento
delle priorità e dei comportamenti - una riforma delle scale dei valori e dei
parametri di riferimento, sulla base degli autentici bisogni dell’uomo e del
significato ultimo dell’esistenza. Ma nulla di tutto questo accade!!! In
realtà, questa sterile opera di sensibilizzazione informatica, non si traduce
in nulla di concreto e tutti, nascosti dietro il loro PC e lontani da occhi indiscreti,
insistono e persistono nel conservare le loro abitudini e dipendenze, ben
lontani dall’idea di minimamente modificare il loro stile di vita. Un branco di
asini che ragliano alla luna in attesa del miracolo divino che metta fine ai
loro problemi privati. Nel frattempo degustano una velenosa merendina
industriale ipnotizzati dalla nuova puntata del “grande fratello” – altri che
ucciderebbero la madre pur di non perdersi una qualsiasi partita di calcio e
risparmiano sulla spesa per rinnovare l’abbonamento a Sky – altri sfigati che
tentano la fortuna davanti a diaboliche macchinette mangia soldi o giocando i
numeri al lotto rinvenuti sulla
porta del cesso di qualche autogrill. Psicopatici che trascorrono ore e ore
parlando al cellulare, vomitando infinite parole senza che una sola, una
soltanto, sia di conforto alla loro spaziale solitudine. Se solo incassassero
un centesimo per ogni minuto di conversazione sarebbero ricchi! Con un tumore
al cervello, ma ricchi!!! A questa
massa di ipocriti naviganti, appartiene una gran parte di quei soggetti che a
parole sembra vogliano cambiare il mondo ma che, alla resa dei conti, non sanno
rinunciare a niente.
Ed è
questo il motivo per cui io mi incazzo e impreco! Un lusso questo mio, che
pochissimi si possono permettere, se non si é liberi, coerenti, felici e
traboccanti d’amore per gli uomini e per la natura. Uomini, che agiscono ancora
prima di pensare e che alle parole antepongono i fatti e la passione per la
verità.
Quale
stupido, dunque, può ancora credere che sarà la fame di pane a ricompattare le
masse occidentali consumiste e accendere rivolte e sommosse contro il Sistema
Bestia che, giorno dopo giorno, a vampirizzato le nostre vite e oscurato il
futuro dei nostri figli? Non è forse più plausibile e, drammaticamente reale,
pensare (visto il livello di omologazione e di dipendenza), che l’inevitabile e
imminente ribellione sociale del mondo occidentale, sarà scandita al grido di
“prendeteci tutto, ma non il cellulare - ridateci le fabbriche, ma non fateci
zappare”!!!
Lo
scollamento radicale dell’uomo dalla terra, è la sola e vera causa della
tragedia umana, morale e di civiltà che, presto, esploderà in tutta la sua
potenza con tutte le conseguenze del caso.
Non so
se esista un collegamento o un parallelo fra la mia previsione catastrofica e
la profezia dei maya, ma è singolare e straordinario che si determino e
coincidano nello stesso spazio temporale e con una precisione che è, a dir
poco, disarmante. Ma non solo! I maya parlano di una fine del mondo, provocata
dalla mano dell’uomo.
Per
tutto questo (con il senno di poi) avremmo dovuto investire in beni duraturi,
essenziali e non soggetti a contraffazione, immuni da ogni possibile
interferenza industriale che ne potesse contaminare la loro natura.
Questi
sacri doni che, fin dall’alba dei tempi, hanno determinato la condizione umana
e le sue imprescindibili e originarie ragioni, si attestano negli elementi di,
Terra, Acqua, Aria e Fuoco, in virtù di un quinto, fondante, creatore e
generatore di ogni cosa che, nella Fede, esprime tutta la sua potenza e natura
trascendente: Dio.
Gianni
Tirelli
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