giovedì 8 marzo 2012

UNA SOCIETA’ DISSOCIATA E DEPOTENZIATA


UNA SOCIETA’ DISSOCIATA E

 DEPOTENZIATA di G. Tirelli

Oggi, le famiglie si sfasciano, le coppie scoppiano, e tutti soffrono. La società va in frantumi. Il costo della vita infierisce ulteriormente sullo stato d’animo degli individui che, frustrati e depressi dentro il caos quotidiano di una vita frenetica e senza scopo, esplodono sull’onda di una collera incontrollata – fino ad uccidere. “Sembrava una famiglia così normale – brava gente davvero – incredibile – non li ho mai sentiti litigare – non davano fastidio a nessuno – i figli, anche loro, due bravi ragazzi”, tipico ritornello dei soliti morti viventi, gli assenti, chiusi e stretti dentro il loro guscio vuoto, fatto di miseria morale, approssimazione, e vera solitudine.

Una società senza morale, senza etica, priva di qualsiasi buon senso e bombardata, giorno e notte, da una becera propaganda, inneggiante al totale permissivismo spacciato per libertà fa, del divorzio, uno stratagemma, che rischia di peggiorare, ulteriormente, una condizione di disagio, già molto difficile. Quella che, con estrema faciloneria credevamo una conquista di civiltà, si è rivelata nel tempo una sciagura che ha corroso e indebolito il tessuto sociale, rafforzando il Sistema Potere
Sono mille i motivi che devono spingere due persone ad intraprendere il cammino dell’amore, ma non é detto che, l’innamoramento, sia il presupposto; anzi. Ci si sposa per affinità, per complicità, per solitudine e anche per interesse – perché no!
Il vero fine è quello di creare una famiglia, sana e coesa, che rappresenti una delle infinite tessere della società, che poggia le sue fondamenta sui valori, il rispetto e la solidarietà.

Senza questi tre fondamentali, non può esistere alcuna vera società, e quindi, nessuna famiglia. Se le famiglie sono sane, insieme lottano per il bene comune, perché l’interesse di tutti è il proprio ma, se sono malate, e riverse su loro stesse, cercano vantaggi particolari a scapito di tutti gli altri. Questo, è lo stato di salute delle attuali famiglie - divise all’interno e fuori. Per il Sistema, é una vera pacchia. DIVIDI ET IMPERAT.

Quest’opera di frammentazione è stata in grado di annichilire ogni buon proposito ed eludere ogni speranza di società civile. Una sorta di depotenziamento di quella capacità critica che era alla base di ogni scelta individuale e che faceva riferimento a quei parametri consolidati di natura etica, che resistevano dall’alba dei tempi.

Allo stesso modo e per lo stesso meccanismo, non esiste oggi un cemento depotenziato in alternativa a un altro che non lo sia, né un Dio minore rispetto a un Dio Assoluto. Tutto il cemento in circolazione è depotenziato e lo stesso vale per il divino. E’ il moderno cemento, della società dei consumi, quello commercializzato dal Sistema Liberista Relativista che si pone a modello di una società epurata da ogni passione, solidarietà e autentico sentimento d’amore.
Lo stesso vale per i pomodori, il vino, le uova, il pollo, la carne di vitello, il pesce, l’olio d’oliva, il formaggio e ogni genere di bene di consumo, commestibile e non; tutto depotenziato!
Depotenziata, è l’arte, la cultura, la politica, i rapporti umani, i sentimenti, i ghiacciai; depotenziate le foreste, l’aria, l’acqua, il sorgere dell’alba e il calare del sole, la magia e la fantasia, la gioia e la malinconia. Depotenziata è la fede, svuotata di ogni significato e valore, dal narcisismo, dalla vanità e dal protagonismo di una Chiesa sempre più lontana da Cristo e dai cristiani.
Depotenziata, è l’immaginazione dei nostri figli, grandi e piccoli, travolti e soffocati da una montagna di beni effimeri e inutili, futuri rifiuti per nuove discariche.
Depotenziata, è la loro innocenza e quella maturità monca, che non arriverà mai a compimento, elusa e contraffatta da bisogni indotti, dipendenze e paure paralizzanti.
Depotenziata, è la nostra esistenza, da ogni sussulto, fremito, slancio e passione, epurata da ogni vero sentimento d’amore, di giustizia e verità.
Solo il male rafforza la sua originaria e oggi, indiscussa potenza, e si afferma come paradigma assoluto di ogni cosa

Gianni Tirelli

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