GLI ALIENI SIAMO NOI di G.Tirelli
All’uomo, e a ogni forma di vita più in generale, non è
permesso di violare e profanare gli spazi di pertinenza del mistero. La moderna
tecnologia non è il risultato dell’evoluzione umana (e ci sarebbe da discutere
su un tale concetto), ma di una degenerazione della ragione, le cui cause vanno
ricondotte ad un evento straordinario, oltre la nostra comprensione e, di una
tale portata, da avere compromesso, modificato e alterato, le nostre capacità
cognitive.
Trovo poi, infantile e del tutto fantasioso immaginare
delle ipotetiche forme di vita, provenienti da altri mondi che, a bordo di
sofisticate astronavi, giungono fino a noi per curiosare di nascosto la nostra
realtà.
E non è più logico e coerente immaginare (diversamente da
noi), che questi supposti alieni, se ne stiano tranquilli sul loro bel pianeta
a coltivare i campi o intenti a celebrare riti propiziatori?
Non è più ragionevole pensare che, la vera evoluzione sia
quella dello spirito e della coscienza?
E se l’uomo tecnologico del XXI secolo, ha trasformato il
suo habitat (acqua, aria e terra), in una discarica a cielo aperto, siamo così
certi di potere definire evoluzione e progresso una tale vergogna?
Convertire la sana e liberatoria immaginazione
degradandola in un progetto concreto e avveniristico, con l’esorbitante
dispendio di mezzi, di tempo e di una montagna di denaro, è indicativo di una
mente malata in fase regressiva, avulsa da ogni concetto di buon senso e di
limite etico. Non credere agli
ufo, presuppone la possibilità che ci si possa credere e, a questo punto,
dovremmo dare quasi per possibile, anche l’esistenza di Peter Pan, Trilly e
capitan Uncino.
“Non é con la bilancia che peserete l'ignoto e non
sondate con l'asta o lo scandaglio le vostre sapienti profondità” – Gibran-
Noi adulti, abbiamo ben altre priorità e ben altre beghe
da risolvere! Lasciamo che a sognare siano i nostri bambini!!
Sapere se c'é vita nell'universo, non é dell'uomo.
L'imponderabile mistero così ha deciso, frapponendo fra noi e l'ipotesi,
distanze incommensurabili tali, che neppure il pensiero umano può percorrere.
E' l'uomo stupido, che cerca la verità fra le sabbie del deserto! Vorremmo
toccare con mano il corpo nudo dei sogni, ma all'uomo é concesso solo di
sognare, immaginare e fantasticare, perché il sogno sia sogno e, nulla, possa
contaminare le sue ragioni.
L'uomo monco di questo secolo nefasto, cerca risposte fra
le nebbie della sua anima miserabile, e pagherà il prezzo della profanazione.
Ciò che troverà in quell'infinitesima parte
dell'universo, ad un palmo dal suo naso, non sarà che vuoto e dentro il vuoto
la paura.
Fa sorridere l’uomo moderno, per quanto sia infantile,
egocentrico e credulone, sempre teso alla soddisfazione dei suoi istinti
compulsivi, dipendenze psicologiche, vizi e perversioni - Un individuo
snaturato, che antepone le sue manie e frustrazioni, alle oggettive
responsabilità, ai doveri morali ed etici, da sempre connaturati nell’essere
umano; un idiota che lancia costosissimi giocattoli nello spazio circostante
facendoli ruotare intorno alla terra come trottole impazzite, e si inventa basi
spaziali credendo di colonizzare l’universo, come noi, da bambini, che
montavamo la tenda in giardino, immaginando di essere alla foce del Rio delle
Amazzoni. Un irresponsabile che sperpera vagonate di denaro pubblico per
inseguire le elucubrazioni della sua mente malata e trasforma il suo habitat in
una discarica a cielo aperto. Un cialtrone che si inventa di essere sbarcato
sulla luna per non ammettere il fallimento del suo progetto babelico.
Così abbiamo confuso la conoscenza con la violazione e la
profanazione. I risultati sono lapalissiani a tutti i vedenti. Vorrei sapere
quanti di noi abbiano mai arato un campo o seminato un pomodoro! Se hanno mai
raccolto della legna per scaldarsi o potato un albero, o costruito un muretto a
secco, o acceso un fuoco d’inverno in un bosco innevato! Sono queste le imberbi
e sottili radici da trapiantare per avviarci lungo il cammino fiorito del vero
sapere e della felicità, e non l’arido apprendimento di regole stereotipate che
il Sistema Bestia ci spaccia quotidianamente, e che noi assumiamo e adottiamo a
modello di vita moderna! La modernità non esiste; é una balla per allocchi! La
modernità é solitudine e angoscia. Basta guardarsi attorno! Tutto lo scempio di
questo mondo alla fine! Nessuna astronave stracarica di alieni, potrà colmare
il vuoto spaventoso di quest’epoca nefasta! Dobbiamo guardare consapevolmente
nel nostro profondo per scorgere l’inconoscibile peché oggi, tutto ciò che é meccanico
é arido ed improduttivo, il cui solo scopo é la nostra schiavitù e
omologazione.
Com’è stupido l’uomo che costruisce la sua vita sulle
proprie frustrazioni, e attende conferma delle sue azioni, da un ipotetico
alieno, in un ipotetico spazio! Si, siamo soli nell’universo; come solo è
l’universo fra gli infiniti universi.
“Se volete sapere degli alieni, non siate solvitori di
enigmi. Piuttosto, guardatevi intorno, e li vedrete giocare, con i vostri
bambini.”
Gianni Tirelli

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