• Fulvio Grimaldi



    GRILLENJUNGEN
     
    Non amo il M5S per una serie di ragioni. Magari mi sono talebanizzato ma non mi frega una emerita cippa. Ho sempre evitato i guru illuminati che dicono mille e una verità. Di Beppe Grillo ricordo la comicità dei suoi primi programmi televisivi, fino alla mordente satira contro il PSI del ladrone Craxi e del suo edonismo fatto di mazzette e collusioni (anche se non capisco perché fu considerata una novità, dimenticando che sempre i partiti al potere hanno avuto alleanze con la mafia [Portella della Ginestra fu solo l’inizio] e che sempre hanno preteso mazzette). Di Grillo santone politico non sono mai stato convinto della sua purezza. Troppo populismo e tanta demagogia. Coltivato ed addestrato come comunicatore dal suo mentore Gianroberto Casaleggio (Casaleggio associati), Beppe racconta verità di malumori facili da comprendere e che sono il suo denominatore comune (mala politica, ladrerie dei partiti, semplici elementi di sana ecologia, signoraggio bancario, forme di comunicazioni moderne come banda larga ed internet per tutti) che arrivano dritti al cervello di un movimento trasversale composto in prevalenza de giovani (il vaffaday ne è stato un esempio) 15-45enni che non avendo alcun ideale ed essendo figli del vuoto pneumatico degli anni leggeri 80 e 90, delusi dall’impossibile miracolo berlusconista di forzaitalia-pdl o consci delle cazzate sparate dai vertici assolutistici della lega, oggi vedano in Grillo quel vate ispiratore che, guarda caso senza colpo ferire e nulla a pretendere, indica solamente la strada per un movimento cinque stellare dove lui, MAI metterà bocca. Peccato essersi materialmente contraddetto e di testimonianze sul suo verbo dittatorvirtuale, ce ne sono moltissime. Cosa attendersi da un movimento che riempie un vuoto di idee e di azioni? La trasversalità del M5S è totale e non rari sono i momenti nei quali, esponenti dello stesso, approvano fasciste deleghe (casapound) oppure si rifanno ai sacri principi di un razzismo hitleriano (nel M5S possono militare solo italiani puri). Adesso che le banche hanno svuotato il paese dei suoi più profondi significati e si sono impadroniti del governo e dei mezzi di informazione pubblica, ci serve proprio un movimento spontaneo che nasce da astuzie di marketing e che segue le direttive di un vate che, mascherandosi da anarchico al di fuori delle logiche del potere, quel potere lo raggiunge e lo cavalca –anche se per interposta persona perché materialmente non appare- con proiezioni che lo danno al 20% se non di più di possibili elettori. Ricordiamo che anche un giovane imbianchino austriaco, iniziò cavalcando i luoghi comuni di una disperazione di un popolo per poi finire per bruciare l’Europa intera. Grillen? Nein danke!