martedì 19 giugno 2012

SFERRARE IL COLPO DI GRAZIA AL CUORE DEL SISTEMA



SFERRARE IL COLPO DI GRAZIA AL CUORE DEL SISTEMA di G.Tirelli

Che questo mondo fosse marcio fino al midollo, era noto da tempo - adesso tramite la Rete ne abbiamo le prove. E se abbiamo le prove, allora dovremmo agire di conseguenza, e come primo atto, rivedere tutti quei comportamenti insensati e irrazionali attraverso i quali il Sistema si alimenta, e ci controlla. Possiamo dunque accusare, denunciare, indignarci, e incazzarci fino all’inverosimile ma se, di fatto, non ci ribelliamo fisicamente a questo inganno, mettendo in campo tutte le nostre risorse ed energie per contrastare questa situazione al limite del collasso, niente di tutto ciò potrà mai cambiare.     
Per cambiare lo stato delle cose, basterebbe attenersi ai dettami di quell’impianto etico che dall’alba dei tempi regolava e monitorava i nostri comportamenti, evitandone ogni forma di degenerazione. Per tanto, se le fabbriche inquinano, vanno chiuse e smantellate!
I medicinali hanno effetti collaterali gravi? Banditi dal mercato!
Pesticidi, diserbanti, fertilizzanti, additivi, conservanti e compagnia bella, pregiudicano la salute dell’uomo e dell’ecosistema? Via, Banditi dal mercato!
Le radiazioni dei cellulari alterano e modificano il nostro DNA? Banditi dal mercato!
Le torture inferte agli animali e la vivisezione, sono quanto di più barbaro, una società che intenda definirsi “civile” possa sperimentare? Allora mettiamo fine a tali atrocità!
E la lista é talmente lunga ed inquietante, che sarebbe auspicabile una rivolta di popolo senza quartieri – un atto dovuto alla restaurazione della dignità umana.
Ma non mi è giunta voce che la Coca Cola, la Monsanto o la Nestlé, abbiano dichiarato fallimento e chiuso i battenti!! Al contrario, godono tutte di ottima salute e questo grazie a noi – noi che non rinunciamo a nulla pur di soddisfare le nostre dipendenze e debolezze. Noi, tanto inclini al chiacchiericcio inconcludente e retorico, che anteponiamo all’azione pragmatica e a quel sentimento rivoluzionario di vera libertà e giustizia sociale, che abbiamo soffocato e tradito, infamando la nostra anima.
Se fossimo un po’ più ragionevoli, concreti, coerenti, e in grado di dare respiro alla nostra dignità e a quell’orgoglio da troppo tempo mortificato, potremmo in breve tempo ribaltare di netto questa condizione di schiavitù a piede libero, dentro la quale ci siamo volontariamente incatenati.
Come ci siamo entrati, così possiamo uscirne! Dipende dalla nostra sola volontà: dalla capacità di rinunciare, una volta e per tutte, a quelle seduzioni virtuali e sintetiche che umiliano il nostro spirito e compromettono il futuro delle generazioni a venire.
Se fossimo in grado di attuare un tale piano di ferma contrapposizione al Sistema Bestia, potremmo sconfiggerlo abbandonandolo a se stesso, e ci saremmo resi meritevoli del diritto ad esistere. Potremo guardare i nostri figli dritti negli occhi, e assaporare la loro immensa ed eterna gratitudine.
Se non ve ne siete accorti, siamo noi oggi ad avere il coltello dalla parte del manico, ma quest’arma, va impugnata e brandita, per sferrare il colpo di grazia al cuore del Sistema.
        
Nel nostro paese, poi, il livello di imbarbarimento ha toccato i massimi di sempre. Una convergenza ideologica di principi inconciliabili, fra potere politico, economico, confessionale e criminalità organizzata, frutto di un sincretismo perverso, a fronte di impunità, profitto e privilegio. Per tanto, non aspettiamoci nulla di buono, ma un ulteriore peggioramento della nostra di già misera condizione. Questa banda parassiti, non rinuncerà mai ad un solo euro per fare uscire questo paese dal guado, tesi, come sono, a consolidare il loro status, al mantenimento dei loro vizi e all’ostentazione narcisista di un lusso cafone.
Ed é proprio in virtù di una tale condizione sociale, che i loro profitti centuplicano, trasfigurando così, una tale ricchezza in una struttura reggimentale, brandita come arma di ricatto e di minaccia, per imporre umilianti condizioni di lavoro e mortificando la dignità degli individui.
Nulla, dunque, potrà mai cambiare, se non saremo noi a dettare le condizioni, imponendone i tempi e i modi!

Pensare ancora che una qualsiasi classe politica possa, intenda e voglia risolvere i problemi di questo paese, è un puro esercizio di illusionismo!
La politica è morta ancora prima che assassinassero il presidente John F. Kennedy e il fratello Bob, colpevoli di alto tradimento contro il potere del profitto ad ogni costo e con ogni mezzo. Credere ancora che la politica sia in grado di riconvertire il male in bene comune, non solo è utopistico, ma è indicativo di una totale assenza di consapevolezza e del più remoto senso della realtà.
Il nostro pianeta, oggi, pullula di oscuri personaggi, pronti a tutto pur di affermare e consolidare il loro progetto di omologazione, di sfruttamento e di schiavitù.

La verità, è che nessuna buona politica, geniale riforma, o finanziaria capestro, ci potrà salvare dalla catastrofe economica, ambientale, sociale, umana e di valori che, come un’ombra nera si sta addensando all’orizzonte ad oscurare il futuro dei nostri figli.
A loro lasciamo mari senza pesci, cieli senza uccelli, inquietanti foreste senza vita - e fiumi in secca, falde contaminate, milioni di ettari di territorio da bonificare, deserti in cammino che divorano ogni cosa – e orrore, scempio urbanistico, dubbi, paure e ignoranza.
La sola condizione in grado di cambiare le sorti questo paese alla deriva, sta in quella forza di ribellione e scatto di orgoglio che può solo nascere dal profondo del cuore dei suoi cittadini, e dalla consapevolezza che ogni conquista di civiltà e di libertà, contemplano l’azione e un prezzo.

Gianni Tirelli

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