TELEVISIONE COME MODELLO DI EMULAZIONE di G.Tirelli
Immaginare per un solo istante, il
programma di sterminio di massa, ideato a tavolino dal nazismo, sembrerebbe
oggi una eventualità impraticabile, ma l’esposizione mediatica su tali
aberranti avvenimenti, rischia di sortire un effetto di emulazione, dando al
nazismo un eccesso di visibilità e sdoganandolo come possibile ipotesi futura.
La pubblicità televisiva, del resto, riesce a commercializzare prodotti di
infimo ordine attraverso la strategia della menzogna ripetuta ad
oltranza.
Violenza, arroganza, degenerazione, pornografia, follia e ignoranza,
sono gli ingredienti fondamentali e caratteriali dei programmi televisivi più
visti.
Quale stupido, si può ancora meravigliare
dell’incremento costante, relativo ai dati sulla xenofobia, sulla violenza
domestica, sulla droga, sulla prostituzione giovanile, sull’alcolismo, sugli
stupri, sul bullismo e sui pregiudizi persecutori di ogni genere e tipologia?
Tutto ciò è possibile, in quelle società dove “il relativismo”, ha fatto della
licenza la libertà, e dell’informazione, una piattaforma di lancio a beneficio
del maligno.
Una ben confezionata “pubblicità progresso”, poi, laverà le
coscienze di tutti, come una salutare confessione domenicale. Per tanto, la
memoria relativa agli inenarrabili crimini nazisti, non va conservata, ma
definitivamente rimossa, per non traumatizzare la coscienza dei nostri figli,
incapaci di assorbire un tale colpo.
Per tanto, mi meraviglia la meraviglia di
chi si meraviglia -o ostenta meraviglia, di fronte ai continui e sistematici
atti di crudeltà e violenza, che si consumano dentro le mura di casa, per le
strade e in ogni luogo.
La puritana ipocrisia insita in questo meravigliarsi, è
a dir poco sconcertante! Volgarità, effimera vanità, ostentazione narcisistica
del proprio corpo, riluttante pornografia, becera pubblicità, chirurgia
estetica, programmi televisivi impregnati di lordume umano, dove si decantano i
disvalori, e si consumano sacrifici umani alla stupidità, sono gli ingredienti
di una miscela esplosiva che si traduce in disperate forme di brutalità e
ferocia, risultato ultimo di comportamenti compulsivi, manie e fobie.
La portata di fuoco diseducatrice e le
forti sollecitazioni sul piano del desiderio erotico sessuale insoddisfatto,
innescano nell’individuo instabile (quasi tutti!!) una delirante frustrazione
che, nell’appagamento ad ogni costo e con ogni mezzo, esaurisce la sua carica
nevrotico/morbosa.
La televisione, la grande puttana, é il
mandante di tutta questa violenza su donne e bambini innocenti. È lei che
legittima un tale degrado, ed elude ogni sua responsabilità! È dunque a dir
poco, spudorato, il meravigliarsi di tutto ciò, quando uno stuolo di
baldracche, in vendita al peggiore offerente, si prostituiscono a tempo pieno
sui canali televisivi (ed altro), con il bene placido, e la totale approvazione
di un Sistema che, nell’indice di ascolto, incarna il suo fine ultimo.
Se non comprendiamo il nocciolo della
questione, risolvendo il problema alla radice, nessuna forma di repressione,
sarà in grado di produrre i risultati auspicati.
Dunque, pene certe, e pene
severe, per gli autori di tali crimini e, messa al bando, per chi istiga, a
comportamenti compulsivi e violenti, agendo sulle emozioni primordiali
dell’essere umano, speculando sulle loro debolezze e facendo leva sui lati
peggiori dell’individuo.
Il Sistema Bestia (a questo proposito)
indica il suo capro espiatorio, nell’ultimo anello della catena
dell’illegalità, sollevando, ogni altro soggetto (o interlocutore), dalle sue
responsabilità.
Il motivo di tutto questo, è chiaro anche al più cretino degli
uomini; e faccio un esempio. Per i rifiuti tossici e pericolosi, dispersi sul
suolo campano, non è mai individuata o accertata la loro origine o la
provenienza. No!! Ci si accanisce su una manovalanza disperata, o su qualche
giunta di nessun conto, certi, che non produrrà nessun turbamento o motivo di
preoccupazione per i veri criminali.
I profitti illeciti di questa gente, sono
tutelati dal Sistema stesso, con i quali li spartisce.
Ecco, la televisione si comporta esattamente
come l’imprenditoria italiana; scaglia il sasso e nasconde la mano. E più
prosaicamente, l’industria, disperde scorie tossiche e rifiuti radioattivi sul
territorio e se ne lava le mani, adducendo ogni responsabilità alle
organizzazioni criminali (ultimo anello della catena), che la stessa ha
assoldato per un tale scopo.
La spazzatura, del resto, fa il suo debutto
in società, nei primi anni 50, quando, per una singolare concomitanza, la
nostra cara TV, faceva per la prima volta la sua apparizione, nelle case degli
italiani. Che ci sia un nesso logico, fra spazzatura e televisione?
Assolutamente si!
Queste due inquietanti entità, sono legate, tra di loro, a
doppio nodo e sono le due facce di una stessa medaglia.
E’ innegabile che, con
l’avvento della TV commerciale, questa moderna monnezza, abbia avuto un
incremento esponenziale incontrollato e, nessun inceneritore, oggi, potrà mai
smaltire i milioni di tonnellate di scorie tossiche che il Sistema vomita quotidianamente
sulle nostre vite.
Non siamo altro che i clienti di un Sistema
perverso, classificabili in base al nostro potere d’acquisto. Allo strapotere
economico, corrisponde una totale assenza di etica e di dignità e, la nostra
vita, non ha più significato di un rantolo nel buio.
Gianni Tirelli
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