PADANIA FASCISTA
L’esperienza
passata del nazi/fascismo, e la tanta sbandierata memoria storica, hanno
attraversato le coscienze degli italiani, senza lasciarne la minima traccia.
Occupati come sono all’esercizio del qualunquismo e a coltivare l’ignoranza,
fra un reality show e un derby calcistico.
Ed è proprio in
momenti straordinari come questi nostri, che le vittime cercano conforto fra le
braccia del proprio carnefice, ma non solo; lo sostengono e lo acclamano al
fine di esorcizzare la loro miserabile e miserevole condizione.
Il significato
di votare Berlusconi sta nel condividere con lui lo sprezzo per le istituzione,
la menzogna, la volgarità, l’illegalità e la totale assenza dei concetti di
vergogna, di etica e di morale.
Gli italiani che votano Berlusconi, in gran parte
appartengono ai ceti meno abbienti, con un livello culturale che rasenta
l’analfabetismo. Il restante numero, è relativo, all’oscura borghesia
industriale confessionale che, attraverso la corruzione, la falsificazione, la
collusione e l’intimidazione, ha raggiunto il suo perverso potere. Ed è
nell’esercizio del potere che questa brutta cricca, intende riscattare la sua
origine zotica e provinciale e, questo, é il motivo di tanto odio e di
un’invidia mal celata, nei confronti degli uomini di cultura e della cultura
nel suo significato più generale.
Rimango a dir
poco basito quando ascolto le risposte dei rappresentanti della base leghista
(discendenti del glorioso popolo celtico!!!!), alle domande di un giornalista.
Per non parlare della forma grammaticale in cui sono esposte, del tono di voce
bovino, della volgarità gestuale volta sottolinearne ed enfatizzare un
contenuto a dir poco inesistente. Ho l’impressione di trovarmi di fronte a dei
bifolchi ritardati mentali, o arcaici popoli di un continente sconosciuto, alle
prese con un processo di civilizzazione improvviso, dove gli istinti
primordiali e le ataviche convinzioni e credenze tribali, prevalgono su ogni
sforzo evolutivo, vanificando ogni auspicabile confronto fra persone normali.
Fra gli altri,
uno dei motivi che 20 anni fa mi hanno spinto a migrare in senso opposto verso
le regioni del Sud, è proprio questo. Chissà, avrei potuto soprassedere ancora
per un pò sulla qualità e il costo della vita, sul caos da traffico,
sull’interminabile ricerca quotidiana di un parcheggio, sulle continue sanzioni
amministrative, sulla tossicità dell’aria, la desolazione di un paesaggio
deprimente, piatto e oppressivo, e tanto altro, ma non avrei saputo più
accettare, per un solo istante, di vivere nella totale incomunicabilità,
assenza di solidarietà, di valori etici ed estetici, di bellezza creativa, e
tanto più, in una terra, dove i riferimenti politici, sociali, morali e
culturali, venivano incarnati ed esplicitati nelle persone di Bossi e Berlusconi.
A questo punto,
la domanda d’obbligo che mi pongo è la seguente: “Che relazione esiste, fra un
Nord Italia che si ritiene evoluto, progredito, erudito e civilizzato, con
Umberto Bossi e Silvio Berlusconi che lo rappresentano in quanto tale, in forma
direttamente proporzionale, come parametro di riferimento, di comparazione, e
di archetipo il più rappresentativo?”
L’avere
sostenuto, benedetto, acclamato e tenuto in vita per un ventennio questi due
esemplari umani che simboleggiano il peggio (non solo della classe politica),
ma della società civile, è indicativo del livello di consapevolezza raggiunto
dalle masse padane, del loro quoziente intellettuale e capacità critica.
E’ doloroso, e
potrebbe apparire una tesi crudele, se non fosse un dato di fatto conclamato e
impossibile da confutare.
Berlusconi e
Bossi, sono l’esatta rappresentazione iconografica del peggio di questo paese,
che ha calamitato al suo interno la parte più marcia dell’imprenditoria
italiana, i reietti del sottobosco politico, la creme della peggiore feccia
umana in circolazione e della criminalità organizzata. Un sottobosco culturale
di quart’ordine, maestri di mistificazione, di contraffazione della realtà e di
raggiro, che hanno adottato la menzogna a pratica consolidata, la licenza a
baluardo di libertà e della dignità hanno fatto mercimonio.
Bossi e
Berlusconi, si sono rivelate le peggiore sciagure che potevano capitare alla
gente del Nord, prima ancora della peste nera portata dalla discesa dei
Lanzichenecchi nel 1630. Due impostori e traditori della patria, che hanno
cavalcato il chiacchiericcio inconcludente e retorico, da bar dello sport e da
osteria, dando così fuoco alle polveri di una sub/cultura, da sempre emarginata
e relegata (a ragione) nei bassifondi della società e dell’umanità.
Il leghismo, da
un lato, e il berlusconismo dall’altro, di fatto, sono le due facce di una
bieca speculazione che ha cavalcato un disagio fisiologico, agendo sui lati
peggiori della gente, a fronte di promesse di libertà, lavoro e indipendenza
territoriale.
Quest’ennesima
farsa finale, relativa alla ridiscesa in campo del Cavaliere al fianco della
Lega Nord, è l’ultimo atto di una grottesca sceneggiata, che sancirà per sempre
la disfatta, il tracollo, la caporetto, di una fra le formazioni politiche più
inquietanti e vergognose che un parlamento abbia mai potuto ospitare in tempo
di pace. E oggi, che inspiegabilmente, PDL e Lega ritornano sulla scena,
rovesciando a loro vantaggio ogni previsione e intenzione di voto, si rafforza
il mio severo giudizio sul popolo padano, che li vuole incapaci di qualsiasi
analisi oggettiva e conclusione logica, impantanati dentro le sabbie mobili di
atavici complessi antropologici di inferiorità, preferendo il masochismo e il
martirio, all’idea di qualsiasi cambiamento emotivo e strutturale.
Ecco
perché Grillo!! Un atto dovuto! L’effetto logico e straordinario scaturito
dalla rabbia e dalla frustrazione di tanti e troppi cittadini, sistematicamente
traditi e umiliati dalle aspettative evase e da promesse sempre eluse.
E’ tempo
di suonare la carica. Una chiamata alle armi convinta e responsabile che
risvegli gli animi dormienti, l’orgoglio ferito e quella passione sociale e
politica che, da sempre, fa vibrare le corde del nostro cuore, oggi disilluso. Con
questa gente in giro, il paese non va da nessuna parte!! Solo un colpo di
spugna (o in testa) può ricreare le condizioni favorevoli (apocalisse
permettendo!) a una ripresa del paese e ripristinarne decoro, dignità, equità e
benessere. A tempo debito, la Storia giudicherà in ragione delle loro
implicazioni sulla società italiana tutta.
Anonimo11:46
Ciao Gianni pur condividendo quanto scrivi sull'"intelligenza" dei padani e sulle conseguenze del governo B.B., mi permetto di dirti che la tua è comunque una opinione dettata dalla tua visione politica. Leggendo Lannes e Barnard (tralasciando, per motivi di spazio, il piano illuminato del NWO) non mi sembra che la sinistra sia migliore (anche se ha dovuto usare più ingegno per frodare i propri elettori) nè che Grillo sia la soluzione. Bisogna cambiare la visione della società, come hai già scritto altre volte, senza più affidarsi a pifferai magici.
Buona vita.
Cristiano 67
Buona vita.
Cristiano 67
Odio profondamente i vecchi privi di azione e di spirito e odio profondamente i giovani privi di conoscenza critica e di ragionevolezza.
Se sono buoni son comunisti – da don Milani a
papa Roncalli