mercoledì 27 marzo 2013

QUANDO IL PARLAMENTO TRASFIGURA IN LUPANARE


QUANDO IL PARLAMENTO TRASFIGURA IN LUPANARE

Troia: “Donna che offre prestazioni sessuali a pagamento o in cambio di favori”.
E’ detta anche cortigiana, donna da marciapiede, di facili costumi, meretrice, passeggiatrice, peripatetica, prostituta, sgualdrina, bagascia, baldracca, battona, mignotta, zoccola.

Immagine vettoriale - relativa espressione di un linguaggio che differenzia la pluralità di un concetto, che riassume il pavoneggiare dei politici, la noia indotta da questi soggetti che non rappresentano l'Italia sofferente, l'Italia stufa di certi atteggiamenti denominabili metaforicamente, per l'appunto, "puttaneriali”.
                 
L’uso della metafora “troia” non ha un esclusivo e specifico riferimento a una certa condizione femminile! Anche l'uomo può essere definito “una troia” - anche l'omosessuale e' una “troia”. L’essere Troia, definisce un individuo che non rispetta la moralità, il limite etico/deontologico, e si pone in netto contrasto logico (in forma di ossimoro) con la sacralità della carica che dovrebbe rappresentare, come esempio illuminante di assoluta integrità morale.
Il soggetto, “troia”, che oggi spopola all’interno delle istituzioni e mortifica scandalosamente l’inviolabilità del nostro parlamento, deve la sua ribalta a uno dei personaggi più inquietanti della storia Repubblicana di questo paese: Silvio Berlusconi.
Non capisco, del resto, tutto questo clamore nato intorno alle affermazioni Franco Battiato, per avere dato delle Troie a delle Zoccole a tutti gli effetti. Donnine allegre che in cambio di performances erotiche, hanno preteso cariche istituzionali.  
E' come dare del Mafioso a Berlusconi o a Dell'Utri, del Servo a Belpietro, a Feltri, a Sallusti, del pedofilo a don Gelmini, del ladro a Scapagnini, Verdini, Scaiola, Fiorito, Zambelli, Formigoni, ecc... ecc.. !!
Ergo, Il problema non sta nell’avere chiamato per nome delle prostitute in carriera ma, averle elette in parlamento, in cambio di rapporti sessuali e omertà. Questo è lo scandalo più clamoroso e sconcertante di tutta la storia della Repubblica!!   

Quale donna normale, del resto, o avvenente signorina di compagnia, potrebbe mai concedersi (senza prima, avere incassato un congruo tornaconto e represso il disgusto iniziale), alle brame di Berlusconi, Brunetta, Cicchitto, Bondi o Emilio Fede, individui dalle fattezze ripugnanti e dall’animo servile? Potrà mai una donna colta, sobria, intelligente, affascinante, libera, e per tanto “comunista”, condividere alcun che con quest’orda di inediti freaks  (rifiuti umani pericolosi) della moderna politica della spazzatura?

Un esempio di grande “troia” è Vittorio Feltri, che definiva Adolf Hitler un uomo severo ma giusto - Maurizio Belpietro, che pur essendo al servizio di un padrone nano, dirige un quotidiano che si chiama “Libero” - Daniela Santanché, che si scaglia come una cagna rabbiosa contro l’uso del burka; proprio Lei, che per avere contraffatto la sua immagine attraverso i vari interventi di chirurgia plastica, andrebbe arrestata per camuffamento.
Troie, sono i famosi “responsabili”, le anime immonde del girone dei nani malefici, che hanno traghettato la loro sporca coscienza nell’inferno delle libertà, nella nuova e non inedita veste, di “traditori” - l’incoronazione per acclamazione di Angelino Alfano, la nascita del “partito degli onesti”, dopo i responsabili e dell’amore,
fanno parte di quella lunga serie di grottesche TROIATE che hanno caratterizzato il governo Nano.
Una delle TROIATE più rivoltanti e grottesche che un parlamento abbia potuto ospitare in periodo di pace, è relativa alla storia della signorina Ruby (prostituta riconosciuta), accusata di avere mentito sulla sua vera età e sulla presunta parentela con Mubarak!

(Trecentoquattordici (314) deputati, hanno ritenuta legittima la richiesta di sollevare davanti alla corte costituzionale un conflitto di attribuzione nei confronti dell’autorità giudiziaria, per spostare il processo “Ruby” dal tribunale di Milano al tribunale dei ministri, sulla base di una grottesca motivazione che ha ridicolizzato l’intero paese agli occhi del mondo).

"Sconfiggeremo il cancro entro tre anni!", affermava dal palco, dentro un delirio psicotico di onnipotenza, facendosi gioco del dolore delle persone, usandole come cavie di laboratorio, per un’operazione di marketing, a tal punto disumana, da sconfinare nella propaganda nazista, fino a surclassarla, per fini meramente elettorali. E poi l’ennesima TROIATA fantascientifica, che annunciava al Paese una longevità da Guinnes dei primati. "Abbiamo intenzione, anche con l'attività del governo e di don Verzè, di allungare la vita a tutti fino a 120 anni". "Vicino a Verona ci sarà un centro, con medici di tutto il mondo che avrà proprio questa missione".
Quando questo paese, un giorno, resuscitato dai fumi narcotizzanti di un potente maleficio, riuscirà a guardare con la necessaria obiettività, serenità e disincanto, al ventennio berlusconiano, prendendo così coscienza di una circostanza ai confini della realtà (inimmaginabile per qualsiasi democrazia occidentale e autore di commedie tragicomiche), non potrà che porsi la domanda:” Ma come è potuto accadere tutto ciò!!” e, di seguito, analizzare  nel profondo i motivi, le cause e le interazioni che hanno prodotto una delle degenerazioni più sconvolgenti della nostra storia politica e sociale.

Gianni Tirelli

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