QUANDO IL
PARLAMENTO TRASFIGURA IN LUPANARE
Troia: “Donna che
offre prestazioni sessuali a pagamento o in cambio di favori”.
E’ detta anche
cortigiana, donna da marciapiede, di facili costumi, meretrice, passeggiatrice,
peripatetica, prostituta, sgualdrina, bagascia, baldracca, battona, mignotta,
zoccola.
Immagine
vettoriale - relativa espressione di un linguaggio che differenzia la pluralità
di un concetto, che riassume il pavoneggiare dei politici, la noia indotta da
questi soggetti che non rappresentano l'Italia sofferente, l'Italia stufa di
certi atteggiamenti denominabili metaforicamente, per l'appunto,
"puttaneriali”.
L’uso della
metafora “troia” non ha un esclusivo e specifico riferimento a una certa
condizione femminile! Anche l'uomo può essere definito “una troia” - anche
l'omosessuale e' una “troia”. L’essere Troia, definisce un individuo che non
rispetta la moralità, il limite etico/deontologico, e si pone in netto
contrasto logico (in forma di ossimoro) con la sacralità della carica che dovrebbe
rappresentare, come esempio illuminante di assoluta integrità morale.
Il soggetto,
“troia”, che oggi spopola all’interno delle istituzioni e mortifica
scandalosamente l’inviolabilità del nostro parlamento, deve la sua ribalta a
uno dei personaggi più inquietanti della storia Repubblicana di questo paese:
Silvio Berlusconi.
Non capisco, del resto, tutto questo clamore
nato intorno alle affermazioni Franco Battiato, per avere dato delle Troie a
delle Zoccole a tutti gli effetti. Donnine allegre che in cambio di
performances erotiche, hanno preteso cariche istituzionali.
E' come dare
del Mafioso a Berlusconi o a Dell'Utri, del Servo a Belpietro, a Feltri, a
Sallusti, del pedofilo a don Gelmini, del ladro a Scapagnini, Verdini, Scaiola,
Fiorito, Zambelli, Formigoni, ecc... ecc.. !!
Ergo, Il
problema non sta nell’avere chiamato per nome delle prostitute in carriera ma,
averle elette in parlamento, in cambio di rapporti sessuali e omertà. Questo è
lo scandalo più clamoroso e sconcertante di tutta la storia della Repubblica!!
Quale donna normale, del resto, o avvenente
signorina di compagnia, potrebbe mai concedersi (senza prima, avere incassato
un congruo tornaconto e represso il disgusto iniziale), alle brame di
Berlusconi, Brunetta, Cicchitto, Bondi o Emilio Fede, individui dalle fattezze
ripugnanti e dall’animo servile? Potrà mai una donna colta, sobria,
intelligente, affascinante, libera, e per tanto “comunista”, condividere alcun
che con quest’orda di inediti freaks
(rifiuti umani pericolosi) della moderna politica della spazzatura?
Un esempio di grande “troia” è Vittorio
Feltri, che definiva Adolf Hitler un uomo severo ma giusto - Maurizio
Belpietro, che pur essendo al servizio di un padrone nano, dirige un quotidiano
che si chiama “Libero” - Daniela Santanché, che si scaglia come una cagna
rabbiosa contro l’uso del burka; proprio Lei, che per avere contraffatto la sua
immagine attraverso i vari interventi di chirurgia plastica, andrebbe arrestata
per camuffamento.
Troie, sono i famosi “responsabili”, le anime
immonde del girone dei nani malefici, che hanno traghettato la loro sporca
coscienza nell’inferno delle libertà, nella nuova e non inedita veste, di
“traditori” - l’incoronazione per acclamazione di Angelino Alfano, la nascita
del “partito degli onesti”, dopo i responsabili e dell’amore,
fanno parte di quella lunga serie di
grottesche TROIATE che hanno caratterizzato il governo Nano.
Una delle TROIATE più rivoltanti e grottesche
che un parlamento abbia potuto ospitare in periodo di pace, è relativa alla
storia della signorina Ruby (prostituta riconosciuta), accusata di avere
mentito sulla sua vera età e sulla presunta parentela con Mubarak!
(Trecentoquattordici (314) deputati, hanno
ritenuta legittima la richiesta di sollevare davanti alla corte costituzionale
un conflitto di attribuzione nei confronti dell’autorità giudiziaria, per
spostare il processo “Ruby” dal tribunale di Milano al tribunale dei ministri,
sulla base di una grottesca motivazione che ha ridicolizzato l’intero paese
agli occhi del mondo).
"Sconfiggeremo
il cancro entro tre anni!", affermava dal palco, dentro un delirio
psicotico di onnipotenza, facendosi gioco del dolore delle persone, usandole
come cavie di laboratorio, per un’operazione di marketing, a tal punto
disumana, da sconfinare nella propaganda nazista, fino a surclassarla, per fini
meramente elettorali. E poi l’ennesima TROIATA fantascientifica, che annunciava
al Paese una longevità da Guinnes dei primati. "Abbiamo intenzione, anche
con l'attività del governo e di don Verzè, di allungare la vita a tutti fino a
120 anni". "Vicino a Verona ci sarà un centro, con medici di tutto il
mondo che avrà proprio questa missione".
Quando questo paese, un giorno, resuscitato
dai fumi narcotizzanti di un potente maleficio, riuscirà a guardare con la
necessaria obiettività, serenità e disincanto, al ventennio berlusconiano,
prendendo così coscienza di una circostanza ai confini della realtà
(inimmaginabile per qualsiasi democrazia occidentale e autore di commedie
tragicomiche), non potrà che porsi la domanda:” Ma come è potuto accadere tutto
ciò!!” e, di seguito, analizzare
nel profondo i motivi, le cause e le interazioni che hanno prodotto una
delle degenerazioni più sconvolgenti della nostra storia politica e sociale.
Gianni Tirelli
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