venerdì 21 giugno 2013

John Kerry reclama di bombardare la Siria "immediatamente"


John Kerry reclama di bombardare la Siria "immediatamente"
Il segretario di Stato degli Stati Uniti, John Kerry, ha chiesto al Ministero della Difesa del suo paese di comandare un attacco  aereo "immediatamente" contro la  Siria, nazione che accusa d’utilizzare armi chimiche contro i gruppi terroristi, che sono appoggiati da  precisamente da Washington, anche se non esistono prove che sostengano la sua denuncia. Le agenzie di stampa degli USA  hanno informato che Kerry ha insistito nella sua richiesta dall’inizio della settimana, dopo una serie di riunioni ad alto livello nella Casa Bianca per analizzare la questione siriana.
Il Segretario di Stato ha rimandato un viaggio che aveva programmato in Medio Oriente per partecipare e queste riunioni in cui il governo di Obama discute tutte le opzioni che ci sono sopra al tavolo contro la Siria.
Il richiamo a bombardare la Siria, fatto da Kerry, incontra la resistenza del capo dello Stato Maggiore Congiunto, generale Martin Dempsey, che ha sostenuto che una serie di tagli al bilancio hanno minato la possibilità del Pentagono per implementare questo piano.
Inoltre il generale ha detto che la proposta di Kerry manca di strategia, perchè per fare un attacco efficace sulla Siria non basta  andare e rovesciare  le bombe, perchè in questo modo ci vorrebbero almeno 700 attacchi aerei.
Queste rivelazioni si conoscono dopo che la Casa Bianca ha informato sulla decisione del presidente Obama d’inviare armi letali ai gruppi di terresti in Siria, con l’intenzione  d’eliminare il presidente costituzionale Bashar al-Assad.
Obama ha sostenuto che Damasco ha “passato la linea  rossa di Washington”, con l’uso di armi chimiche contro i terroristi, affermazione respinta nel modo più categorico dalla Siria e che manca completamente di prove.
Dopo l’annuncio, i media della stampa hanno rivelato che sarà la CIA – Agenzia Centrale d’Intelligenza- l’ente incaricato di consegnare le armi ai terroristi attraverso le basi clandestine in Turchia e in Giordania, che si trovano vicine alla Siria.
Gli Stati Uniti hanno già inviato in Giordania un contingente di truppe militari per manovre, congiunte ma la Siria, la Russia  e l’Iran temono che sia una strategia per imporre una zona di esclusione aerea sulla nazione araba in conflitto.(Cubadebate / Traduzione Granma Int.)

Nessun commento: