Speciale. Aborto Procurato: la Crisi-Truffa e i Signori della Morte – 1
Venerdì, Agosto 16th/ 2013
- QE Speciale - Aborto Procurato: La crisi-truffa e i Signori della Morte -
- di Luca Campanotto, Avv. in Rivignano (Ud) -
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Speciale. Aborto Procurato: la Crisi-Truffa
e i Signori della Morte – 1
Quando lo Stato Uccide e induce ad uccidere:
vademecum sull'aborto procurato
La Crisi-Truffa e l'aumento delle interruzioni di gravidanza
in Italia. Ecco cosa dobbiamo sapere!
Madre Teresa di Calcutta: "L'Aborto è il più grande crimine
contro l'umanità!"
Lo Speciale di Qui Europa,
di Luca Campanotto, Avv. in Rivignano
Crisi-Truffa dell'Eurozona e Interruzioni di Gravidanza. Il filo rosso
Roma, Rivignano (Ud) – di Luca Campanotto - "L'aborto è il peggior nemico della pace mondiale" (Madre Teresa di Calcutta). L'11 Dicembre del 1979, quando ricevette il "Nobel per La Pace", queste furono le ulteriori parole di monito della santa suora: "Mamme, dateli a me quei bambini che volete sopprimere nel grembo". L'aborto, cioè quell'atto infimo che Madre Teresa considerava come "il più grande crimine contro l'umanità", consiste tecnicamente – come noto – nell'interruzione prematura di una gravidanza, sia per cause naturali (aborto spontaneo) che per cause procurate artificialmente (aborto provocato/procurato o interruzione volontaria della gravidanza). A livello mondiale, globalmente l'agghiacciante fenomeno è in aumento nei paesi più industrializzati e – come detto – specie oggi, in seguito all'inganno diabolico della crisi indotta dell'Eurozona, in Europa. Assurda menzogna che i media si ostinano a difendere malgrado l'evidenza, collegandola alla cosiddetta "Crisi Internazionale".
Vademecum Sull'Aborto Procurato e Cifre Ufficiali
A sostegno possiamo citare qualche cifra ufficiale (Cfr.: OMS e altre organizzazioni internazionali). Allora ci si accorge come siano stati stimati 46 milioni di casi di Aborto Procurato (o IVG) nel 1995, con andamento decrescente nella decade successiva. Furono invece circa 42 milioni i casi nel 2003. Dato oggi, ribadiamo, impennatosi, come vedremo e come ufficializzato in un nostro articolo (Cfr.: www.quieuropa.it del 2 Maggio 2013 - titolato "Lo Stato Uccide: Aborti e Suicidi da Record" - vedi allegato) sull'onda della crisi-truffa. Alla luce di questi dati, pensiamo sia imprescindibile andare a fondo nell'analisi del problema, fino al suo cuore. Pertanto abbiamo deciso di dedicare al fenomeno uno speciale in tre parti. Ma cosa dobbiamo sapere sull'aborto procurato? Cosa c'è da sapere su verità che nessun media nazionale ci dirà mai? Cosa c'è davvero (e di terribile) oltre l'abusato e strumentalizzato termine "femminicidio", oggi tanto in voga forse per distrarre l'attenzione mediatica da forme di violenza (quali aborti e suicidi massificati) ben più profonde e sistematiche?
L.194/78 e IVG – Che cos'è l'Aborto Procurato?
L’aborto procurato è l’uccisione, artificiale, ovverosia ad opera dell’uomo, comunque venga attuata, di un essere umano vivente, per definizione innocente,durante la gravidanza, dal concepimento, che avviene con la fecondazione, fino al parto. Lo Stato, sulla base della propria Costituzione, dopo la scoperta del DNA umano e in ossequio a principi di precauzione, dovrebbe considerare l’aborto indotto quale omicidio pluriaggravato prenatale, poiché primo e prevalente diritto umano è anzitutto quello alla vita, fonte stessa di tutti gli altri diritti fondamentali (art. 2 Cost.), e ciò per tutti gli esseri umani, indipendentemente da ogni condizione personale, anche di sviluppo soggettivo o di malattia, che dovrebbe risultare del tutto irrilevante dal punto di vista giuridico (art. 3 Cost.): in dubio, pro homine. Anche per la Chiesa, come per logica, si tratta della soppressione di un essere vivente. In merito, infatti, la Chiesa ha sempre considerato l’aborto provocato come il peggiore dei peccati mortali e ha sempre insegnato che grida vendetta al cospetto di Dio Padre Onnipotente.
Chi è la vittima dell'Aborto Procurato?
Anche solamente lo zigote unicellulare appena fecondato è un tutto individuale e soggettivo che possiede già un DNA umano suo proprio, completo unico irripetibile, che gli conferisce sicura identità e dignità, non di vita umana potenziale, ma di vita umana attuale con un grandissimo potenziale di sviluppo. Un milligrammo d’oro ha la stessa qualità sostanziale di una tonnellata d’oro. Il cuore del nascituro inizia a battere prima che la madre si renda conto di essere incinta. Come dimostrano inconfutabili evidenze anche ecografiche, quando vengono eseguiti gli aborti entro il terzo mese di gravidanza i concepiti hanno già tutti gli altri organi, testa, braccia, gambe, manine, piedini, ecc. e persino un sistema nervoso, che li fa divincolare ed urlare silenziosamente prima dello sbranamento! Ancor prima dell’inizio del secondo trimestre di gravidanza il nascituro ha già tutto. Il limite dei tre mesi è del tutto arbitrario, mentre l’unico limite scientificamente fondato sarebbe il concepimento, inteso come fecondazione. L’aborto procurato non evita alla donna una gravidanza; l’aborto provocato regala, a chi è già madre, un bambino (o una bambina) ucciso (o uccisa). Gli schiavisti chiamavano “bestie da soma” gli schiavi. I nazisti chiamavano “ratti” gli ebrei sefarditi.
Come Uccidere un Gattino? Genocidio Servito!
Le abortiste femministe sessantottine dicevano: “abortire è come uccidere un gattino”. In Ruanda, prima dei genocidi, le persone di etnia diversa venivano chiamate “scarafaggi”. Eluana Englaro è stata da molti definita un … “vegetale”. Qual è l’elemento comune che lega assieme tutte queste diverse storie vere? Gli uomini provano una naturale resistenza ad uccidere chi riconoscono quale loro simile: chi vuole imporre dall’alto l’avvio di eliminazioni seriali di massa deve necessariamente rimuovere tale freno; spesso, a tal fine, si fa subdolamente ricorso alla reificazione, o comunque alla disumanizzazione delle vittime predestinate; solo una volta imposta e diffusa (magari mediaticamente) tale ideologia … può partire il genocidio… Milioni e milioni di bambini sbranati e maciullati dall’aborto procurato solo in Italia ! Che immensa vergogna di Stato!
Come viene concretamente attuato un Aborto Procurato?
La spirale uccide i bambini, impedendone l’annidamento in utero, dopo la fecondazione e l’inizio della vita umana. A parte il fatto che persino le normali pillole anticoncezionali possono avere anche effetti antinidatori e non solamente antiovulatori, le diverse e più recenti pillole “di emergenza” usate qualche giorno dopo i rapporti sessuali, come la “pillola del giorno dopo” o la “pillola dei cinque giorni dopo”, spesso impediscono alla morula, già fecondata e in fase di crescita, di annidarsi in utero, facendola quindi morire, in un ambiente ostile (la piccola percentuale degli altri casi è paragonabile alla cartuccia a salve inserita nelle armi distribuite a caso al plotone di esecuzione per sollevare le coscienze degli illusi).
La Pillola RU486
La pillola RU486, pesticida umano dal quale sono derivate anche le pillole “di emergenza”, fa morire di fame il nascituro, questa volta interrompendo lentamente il flusso di nutrimento trasmesso dalla placenta e dal cordone ombelicale, senza contare i suoi effetti di avvelenamento per il nascituro, insiti nella sua tossicità, che si fa sentire persino sull’organismo adulto della madre, assieme a molti altri effetti collaterali, che ne vincolerebbero l’impiego solo in ambito ospedaliero e solamente in presenza di efficienti apparecchiature, che siano sempre pronte all’uso per la vera e propria rianimazione della gestante, spesso soggetta ad emorragie non facilmente controllabili, nella fase di espulsione del nascituro ucciso, successiva all’impiego della famosa pillola propagandata quasi come “alternativa dolce” rispetto all’intervento chirurgico.
L'Aborto Chirurgico, il "Materiale Placentare" e la "Cosmetica"…
L’aborto chirurgico viene invece eseguito mediante raschiamento o aspirazione e in tutti i casi provoca la disarticolazione degli arti del nascituro maciullato, che viene ridotto a poltiglia umana. Per gli aborti tardivi, nel secondo trimestre di gravidanza (consentiti dalla 194 e sempre più frequenti anche in Italia, secondo una prassi similnazista o comunque di fatto eugenetica, di eliminazione preventiva dei difettosi o degli imperfetti) l’alternativa è tra il parto prematuro indotto o uno sbranamento ancora più cruento, caratterizzato da una crudeltà inimmaginabile, anche in quanto attuato senza alcuna anestesia della vittima. In tutti i casi il “materiale abortivo” viene poi smaltito tra i rifiuti sanitari e solitamente bruciato in inceneritore. Quando su un’etichetta di un cosmetico leggeste “materiale placentare” … potreste anche spalmarvi sulle guance, in realtà, ciò che resta dei bambini abortiti.
Chi è contro l'Aborto Procurato, può essere contro le Donne?
Metà dei quasi sei milioni di bambini uccisi dalla 194 erano piccole donne,distrutte dalle femministe prima che potessero maturare come tali. L’aborto procurato è in realtà la più grave forma di femminicidio. L’aborto procurato è ilpeggior delitto naturale di sangue che gli uomini possano mai commettere, poiché uccide crudelmente un figlio o una figlia (la vita viene prima anche rispetto al sesso, inteso come carattere personale), deboli, indifesi, innocenti, in maniera premeditata, da oltre trent’anni addirittura con timbro di Stato. L’insindacabile potere di vita e di morte su un altro essere umano innocente non è una prerogativa propria delle donne, ma dei padroni di schiavi.
Le Devastanti Sindromi Post-Abortive
Inoltre, le donne che abortiscono, se non sono ideologizzate, vanno quasi sempre incontro, se non a sempre possibili complicazioni fisiche, quantomeno a vere e propriesindromi psicologiche post-abortive, per non parlare del fondato sospetto che l’aborto provocato aumenti il rischio di cancro al seno. La gravidanza è statisticamente molto più sicura dell’aborto provocato, così come la natura è statisticamente molto più sicura dell’artificio. L’abominio dell’aborto provocato non ha mai reso migliore la vita di nessuno.
Una Verità Inoppugnabile
Al contrario, nessuna donna si è mai pentita di aver tenuto o almeno fatto nascere il proprio bambino o bambina, anche se non voluto o voluta.L’antiabortismo non toglie alcuna libertà e men che meno alcun “diritto” a nessuno, visto che a ben guardare risulta costituzionalmente inammissibile una pretesa libertà personale di negare la vita, massimo bene giuridico di gran lunga prevalente su ogni altro diritto anche costituzionale, poiché la vita, diritto dei diritti, si identifica con la stessa esistenza di un essere umano vivente, che proprio in quanto vivente, per ciò solo, ha per sua stessa natura, e quindi deve necessariamente vedersi riconosciuta, una piena e insopprimibile dignità, a prescindere da qualsiasi ulteriore condizione di futura vitalità. Uno tra i primi compiti fondamentali di qualsiasi Stato degno di tal nome è evitare, anche coattivamente, che gli esseri umani si possano lecitamente e impunemente ammazzare; facendo riferimento a questo concetto, elementare e irrinunciabile per ogni civile convivenza, comprendiamo, anche alla luce di evidenti principi di precauzione, quanto sia in realtà barbarico l’aborto procurato di Stato, corruzione della legge e arbitrio legalizzato (lo stesso è a dirsi dell’eutanasia, comunque venga denominata).
Il "NO" all'Aborto Procurato non è solo una "Questione Religiosa"
La stessa Chiesa Cattolica ha sempre insegnato che il diritto naturale èindipendente dall’accettazione della Rivelazione Cristiana e può venir compreso anche solamente dalla retta ragione umana. In ogni caso, lo sbranamento o comunque la soppressione violenta di un essere umano debole e innocente non è conquista civile, ma supremo atto di barbarie e di ingiustizia.
Anche Ippocrate vietava l'Aborto Procurato
Il medico pagano Ippocrate, Padre della Medicina e dei Medici, già nel V sec. a. C., nelsuo famoso giuramento, vietava categoricamente, nonostante qualsiasi richiesta, l’aborto procurato (così come l’eutanasia). L’aborto procurato è prima di tutto questione di diritto naturale. Parmenide e la sua scuola, agli albori della filosofia greca, hanno sempre insegnato che l’essere è ed è necessario che sia mentre il non-essere non è ed è necessario che non sia (l’ineludibile necessità di panpenalizzazione dell’aborto procurato a ben guardare risulta semplice corollario della necessaria prevalenza della vita sulla morte).
Da Gandhi a Bobbio, passando per Pasolini
L’avvocato Gandhi, che non era cristiano, riteneva fosse chiaro come il sole chel’aborto procurato è un omicidio. L’intellettuale laico (ma non laicista) Norberto Bobbio sottolineava come "l’unica maniera per tutelare davvero il nascituro consistesse nel riconoscere come incondizionato il suo basilare e prioritario diritto naturale alla nascita" e si meravigliava che i laici lasciassero ai cattolici l’onore e l’onere di difendere la vita umana, che è davvero di tutti. Persino una personalità sui generis come quella di Pasolini affermava di ricordarsi del proprio pacifico fluttuare nelle acque materne e di considerare la legalizzazione dell’aborto procurato del tutto inaccettabile in quanto equivalente alla legalizzazione dell’omicidio. Il 10% degli aderenti al comitato referendario contro l’aborto www.no194.org si professa ateo o agnostico, ma afferma ugualmente di non riuscire a tollerare la soppressione cruenta dei circa quattrocento bambini innocenti che ogni giorno vengono sbranati solo in Italia senza che scatti alcuna forma di effettiva tutela giuridica da parte dello Stato, che si è anzi trasformato nel loro spietato esecutore.
Non ci sono giustificazioni – Né Legge, né Referendum!
Tutto ciò che i nazisti fecero in Germania e in Europa era perfettamente legale. Visto che i concepiti non votano e ogni aborto procurato per loro è forzato, eviterei di far riferimento esclusivo alla democrazia, che peraltro ha dei limiti anche sostanziali e implicherebbe anzitutto il presupposto del pieno rispetto dei diritti inviolabili e inalienabili di ogni soggetto umano, prima di tutto alla vita e alla stessa esistenza. Le leggi ingiuste sono semplicemente un atto di violenza tirannica del più forte sul più debole. Bisogna rispondere opponendo resistenza o quantomeno obiezione.
Uno Stato che fomenta suicidi e aborti non merita alcuna sovranità
Uno Stato che non rispetta il diritto alla vita non merita di esercitare la propria sovranità. Combattere questi crimini legalizzati equivale a difendere la propria stessa natura umana, per impedire che, anche solamente in un prossimo futuro, una intera categoria di esseri umani deboli possa venir toccata da altri esseri umani più forti: oggi si abortisce normalmente in Italia … domani potrebbero iniziare a tagliare la spesa sanitaria eutanasizzandoci tutti.
La Cavia Greca e la Via della Perdizione di Amsterdam e Bruxelles
Come d'altronde si sta tentando di fare sistematicamente in Grecia (tagliando anche sul sangue per le trasfusioni – vedi articolo in allegato) e come già si fa normalmente in Olanda e ultimamente anche in Belgio per i bambini malati fino a dodici anni … nel momento in cui la vita umana diventa anche solo parzialmente disponibile da parte dello Stato (che tuttavia, per Costituzione, mai e per nessun motivo può dare la morte nemmeno ai peggiori criminali) o comunque di altri esseri umani, perde valore assoluto, si relativizza, acquista un prezzo, può entrare in bilanciamento con altri valori, nonostante siano di rango inferiore … diventa sacrificabile o rinunciabile o delegabile … insomma … gestibile, ovviamente nell’interesse dei nuovi dominatori dei nuovi schiavi … tutti gli abortisti sono diventati tali perché qualcuno li ha invece lasciati nascere, ma cadono ugualmente nel delirio di onnipotenza insito nel decidere chi vive (o vive meglio) e chi muore. (Continua…)
Avv. Luca Campanotto
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