giovedì 17 ottobre 2013

si teme per le forti piogge e le mareggiate in arrivo sull’impianto nucleare di Fukushima

Il Giappone si prepara all’arrivo del tifone “Wipha”, si teme per le forti piogge e le mareggiate in arrivo sull’impianto nucleare di Fukushima 




martedì 15 ottobre 2013, 15:37 di Daniele Ingemi 


Anche il Giappone oggi rimane in allerta per l’avvicinamento del tifone “Wipha”. Nei giorni scorsi il tifone, in scorrimento sopra le caldissime acque superficiali del Pacifico occidentale, si è rapidamente intensificato, raggiungendo la 4^ categoria della scala Saffir-Simpson, seppur per uno spazio temporale limitato, con venti medi sostenuti che hanno lambito i 200-210 km/h in mare aperto, nella giornata di domenica, quando il nucleo di “Wipha” transitava a largo di Taiwan e delle Ryùkyù. Nelle 12 ore successive si è nuovamente indebolito, avvicinandosi alle isole meridionali del Giappone. L’indebolimento del profondissimo vortice ciclonico, che
presentava una notevole forza centrifuga, con “venti di sbarramento” davvero violenti in mezzo al Pacifico occidentale, è stata causata dalla presenza di un moderato “Wind Shear” in quota che ha disturbato l’attività convettiva attorno al nucleo centrale della tempesta, dissipando parte delle imponenti bande nuvolose spiraliformi. Ma al “Wind Shear” in quota si è aggiunto pure il ciclo di sostituzione dell’occhio centrale, che sovente indebolisce i cicloni tropicali che tendono ad evolvere verso latitudini più settentrionali, e la contemporanea ingestione di aria secca, in uscita dall’entroterra della Cina centrale, che ha dissipato parte dei moti convettivi, attorno la profonda circolazione depressionaria, rallentando il processo di sviluppo delle grosse nubi cumuliformi che si attorcigliano attorno l’occhio centrale. 

Ciò sancirà l’inizio della parabola discendente del tifone, pronto ad abbordare nel corso della prossima nottata le coste orientali dell’isola di Honshù, risalendo con il suo bordo più occidentale fino all’area di Tokyo, dove si attende l’arrivo di piogge e rovesci piuttosto persistenti, accompagnati da una intensa ventilazione da N-NE e NE, pronta poi a girare più da E-NE, Est ed E-SE, con raffiche che raggiungeranno la forza di tropical storm nell’area compresa fra Yokohama e la città di Mito. Picchi sui 100-110 km/h sono attesi sulle rispettive fasce costiere, particolarmente aperte alla ventilazione proveniente dal quadrante orientale, specie fra Tateyama e Choshi, prossime al passaggio ravvicinato del profondissimo minimo barico centrale (lidove si concentrano i massimi del “gradiente barico orizzontale“). Ma fortunatamente “Wipha”, salendo verso nord e tendendo a virare verso nord-nord/est, scorrendo con il proprio nucleo centrale sopra acque più fredde, in un ambiente caratterizzato da uno “Shear verticale” del vento anche intenso, tenderà rapidamente ad essere declassato a tempesta tropicale, con venti medi sostenuti sotto la soglia dei 90-100 km/h nel tratto di mare antistante la costa centrale dell’isola di Honshù, dove rimarranno relegate le tempeste di vento più violente che agiteranno il mare, causando intense mareggiate su gran parte della costa orientale di Honshù, per l’irrompere di onde di “mare vivo” alte anche più di 4-5 metri. 

Molti porti rischiano di essere chiusi parzialmente, mentre le attività di pesca verranno sospese, in attesa del definitivo transito della tempesta. Ma il rischio maggiore per il Giappone riguarderà le forti piogge che il bordo occidentale del ciclone potrà scaricare sul versante orientale di Honshù, con particolare riguardo per le aree di Tokyo e Fukushima, dove si teme per l’arrivo di bande di pioggia davvero consistenti, provenienti da N-NE e NE, quindi dal vicino oceano e per questo cariche di precipitazioni. La prestigiosa Agenzia Meteorologica Nipponica, dal canto suo, ha avvertito dell’arrivo di piogge torrenziali e forti venti che avranno un impatto sui sistemi di traffico dell’area metropolitana proprio nelle ore di massimo movimento dei pendolari. E intanto si prepara anche la Tepco, la società che gestisce l’impianto nucleare di Fukushima, dove tra l’altro negli ultimi giorni una serie di errori umani hanno complicato una già precaria situazione. La Tepco ha deciso di coprire parzialmente gli edifici dei reattori atomici, in modo che non aumenti la quantità di acqua contaminata che si accumula nei sotterranei. Nelle scorse settimane l’azienda ha infatti dovuto ammettere che 430 litri di acqua inquinata è uscita da un serbatoio proprio mentre gli operai cercavano di rimuovere l’acqua piovana scaricata vicino lo stabilimento dagli ultimi tifoni; e l’acqua radioattiva è finita in mare. 

Nessun commento: