Alluvione, il Comune di Fonni rompe il Patto di stabilità: ‘scongelati’ 457mila euro per l’emergenza
Articolo pubblicato il 26 novembre 2013
Il Comune di Fonni, che a causa dell’alluvione ha dichiarato lo stato di calamità naturale, hadisposto l’immediato utilizzo di oltre 457 mila euro congelati dal patto di stabilità.
“Questo atto di ribellione“, come lo definiscono gli amministratori del paese in cima al Gennargentu, è possibile sfruttando una circolare del ministero dell’Economia che prevede l’esclusione, dal saldo valido ai fini del patto di stabilità interno, di spese sostenute con risorse proprie per interventi connessi allo stato d’emergenza. Forte di ciò, la Giunta comunale ha deciso di usare i fondi in cassa per le opere necessarie ad arginare la pericolosità dettata dal rischio idrogeologico: dal ripristino della viabilità rurale agli interventi di pulizia dell’argine a monte del centro abitato sino ai lavori idraulici fondamentali per garantire la sicurezza del paese.
“È vero – scrivono in una delibera gli amministratori locali – ci vorrebbe una legge ad hoc che dovrebbe concedere l’autorizzazione agli Enti locali, ma questo esecutivo non ha tempo da perdere. Aspettando che finisca il tergiversare dei nostri rappresentanti al Governo, si procede quindi ad utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, risorse comprese, per tutelare gli interessi della comunità che è stata delegata dagli elettori ad amministrare. Così facendo, come amministratori, ci assumiamo le nostre responsabilità”
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