Dissertazione
La sola strada che può condurci alla verità e
quindi al cambiamento, è l’azione. Ma l’azione presuppone consapevolezza, e la
consapevolezza, per essere tale, necessità di parametri e solidi punti di
riferimento, attraverso i quali accreditare le nostre scelte e la bontà dei
nostri comportamenti. Tutto questo fa capo a quell’impianto etico primigenio,
connaturato, che l’uomo ha avuto in dote al momento della sua venuta al mondo,
e che nell’arco di un solo secolo è stato sacrificato sull’altare della
modernità consumista, soppiantato dalle logiche liberticide perverse che la
Dittatura del Relativismo ha messo in atto, e in virtù delle quali attua la sua
opera di omologazione delle coscienze.
Siamo noi in grado, attraverso i nostri
articoli di denuncia e tutte le informazioni che attingiamo dal grande mare
della Rete, capaci di sensibilizzare l’opinione pubblica, a tal punto che, la
stessa, si attivi nel tradurre in fatti e azione, una nuova ed eventuale presa
di coscienza?
Immaginare di combattere e sconfiggere il
Sistema, vivisezionandolo attraverso l’informazione mediatica, portandone alla
luce tutti i suoi crimini, è una mera illusione! Da seduti, è difficile
produrre il cambiamento.
In questa mia nuova veste di apprendista
giornalista (una pratica che da alcuni anni coltivo per il bisogno
incontrollabile di dare voce al mio dissenso e all’indignazione verso un mondo
asservito all’impostura), ho più volte sostenuto l’opportunità di un ritorno al
passato, ad una pacificazione con la natura, come inderogabile e unica
soluzione a tutte le contraddizioni, degenerazioni e aberrazioni, che il
Liberismo Relativista coltiva nel suo DNA, come eccellenze.
Non ho mai creduto ne sperato in un
cambiamento, né in una radicale riconversione del Sistema, né tanto meno in un
atto di fede. Ma la passione, l’amore per la vita, e la devozione alla
bellezza, volano ben oltre le nostre aspettative, i risultati e il coronamento
insperato di un ideale di libertà. Si! Continueremo ancora a batterci con forza
contro il potere delle banche, della finanza, della politica, con il nostro
dito inquisitore puntato contro i grandi gruppi di potere, contro le mafie, la
corruzione, il degrado ambientale, ma ben consapevoli del fatto che tutto si
perderà, inascoltato, dentro il baratro della totale indifferenza.
Perché, se anche venissimo a conoscenza di
tutte le turpitudini, di tutti i crimini e le perversioni del Sistema,
sventolandole in mondo visione sul naso dei loro autori e indicandoli uno per
uno con nome e cognome, tutto rimarrebbe esattamente lo stesso.
Questo perché, la nostra opera di denuncia e
di diffusione della notizia, resta lettera morta se non suffragata da un’azione
di ribellione tangibile – e di rinuncia alle seduzioni del Sistema, che ci
dissoci ogni dipendenza che possa alimentarlo e nutrirlo.
Potremmo dunque dire peste e corna del
Sistema, che nulla cambierebbe. E diversamente da quanto la logica ci costringe
a pensare, lo stesso si nutre di tutto questo, ne gode e se ne vanta,
trasformandolo in seguito in un grande affare. E’ Lui è il nostro creatore, ed
è lui che ci concede la possibilità di attaccarlo, criticarlo e maledirlo,
sapendo che ne ricaverà vantaggi e subdolo piacere.
La Bestia dorme sonni tranquilli, sapendoci
occupati e divertiti dentro una battaglia virtuale che non sarà mai in grado
nemmeno di scalfire l’ombra di un qualsiasi ipotetico, insignificante nemico.
Così, la nostra accorata invocazione e
supplica di un ritorno alla terra, decade in romanticismo - la richiesta
della pena certa, si fa giustizialismo - il rispetto delle regole, conformismo
- e la condanna della menzogna, degrada in moralismo –
GJTirelli
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