IL COLLASSO DELL’IMPIANTO ETICO PORTA AL
RELATIVISMO
Quella che persistono stupidamente a definire
una "crisi", non é di natura economico, finanziaria o sociale (che ne
sono gli effetti) ma é determinata da una terribile crisi etica, morale, e di
valori, che da oltre mezzo secolo ha fatto tabula rasa di ogni cultura,
passione, volontà, capacità autocritica, e senso di colpa! In questo modo, si è
sdoganata ogni nefandezza fino a renderla pratica comportamentale. Ed è in
questo modo che il Sistema Bestia ha potuto commercializzare la sua sporca e
insanguinata mercanzia, essendo decadute tutte quelle regole e presupposti che
monitoravano, controllavano e impedivano le degenerazioni dei comportamenti
umani. Attraverso un’opera di lavaggio mentale metodico e sistematico
(un’ipnosi di massa) indotto dai media allo scopo di uniformare le coscienze
degli individui alle ragioni e logiche del Sistema, si è stato in grado di
contrabbandare tutto quel baraccone tecnologico, ludico e invalidante, per
“progresso e benessere”.
Oggi, tutto ciò che è scienza, ricerca,
innovazione, conquiste e scoperte tecnologiche, altro non sono, che tutto lo
sterco prodotto da un atto di profanazione e di violazione di quelle leggi e
regole imperiture, un tempo deputate all’integrità dell’impianto etico, al fine
di preservare lo spirito dell’uomo da ogni intrusione di natura maligna. Una
barriera che si credeva insormontabile, e che per tutta la storia del mondo,
aveva preservato l’umanità dai rischi della più sconvolgente (in assoluto) di tutte
le catastrofi. La peggiore in assoluto, oltre ogni più fervida immaginazione -
uno sterminio strategicamente architettato dai vertici del Potere Luciferino,
mille e mille volte più spietato, più feroce, spaventevole, e disumano dello
stesso nazismo: il relativismo dei valori.
Il relativismo culturale che le nuove
generazioni erediteranno, è la più grande sciagura nella storia dell’umanità.
Crederanno davvero che l’inquinamento delle
nostre acque e del territorio sia il risultato del progresso? Che le bombe
intelligenti, fatte esplodere sulla testa di persone innocenti, sia la giusta,
sola e unica condizione per preservare e consolidare la libertà di tutti? Che
il traffico di organi, l’uso di droghe sintetiche, gli abusi sistematici sui
minori, la prostituzione dilagante, siano semplicemente i normali e logici
effetti collaterali (male fisiologico) di quella medicina (la libertà), in
assenza della quale le nostre società sarebbero in preda all’anarchia più
totale; il prezzo da pagare per essere liberi? Che la propaganda populista e
mediatica di prodotti e beni effimeri, inefficaci e dannosi, rientri nelle
logiche di una società libera, e che il lordume morale di cui trasudano i
programmi televisivi, sia la connotazione (nel bene o nel male), del diritto alla
libertà di informazione?
Di questi tempi, menzogna e mistificazione
dettano legge. La qualità è stata adulterata e contaminata, e l’eccezione,
omologata e massificata.
Un’ insicurezza di fondo, e una totale mancanza di
autostima, sono l’inevitabile conseguenza della perdita dei necessari e
oggettivi punti di riferimento che, un tempo, come spie luminose, regolavano e
monitoravano i flussi delle nostre emozioni e ne impedivano ogni forma di
ipertrofia.
I principi etici, regolatori e sentinelle dei comportamenti umani,
oggi sono stati rimossi per sempre, e vizio e paura li hanno sostituiti. Il
male, un tempo riconoscibile e collocabile, ha assunto le sembianze della
normalità, espropriando lo spirito dell’uomo, privandolo, così, della
consapevolezza e del discernimento.
Con la rimozione dell’impianto etico, si
scardina quel progetto originario che, da parametro assoluto, degrada in caos e
relativismo.
Questo è il punto! Il nocciolo della
questione.
Oggi, il relativismo etico e morale si impone
come nuova norma sociale e regola relazionale, fino a minare le fondamenta
della libertà individuale, di coscienza e di religione.
Quella che
solitamente definiamo “la realtà” in verità oggi non esiste. Non è, che un
prodotto della nostra mente, che attinge la conoscenza dal bacino
dell’informazione mediatica, senza avere la capacità critica, la
consapevolezza, e quei parametri di riferimento comparativi, attraverso i quali
discernere fra il vero e il falso, fra il bene e il male, fra il progresso e la
catastrofe ambientale.
Sono i
“poteri forti”, i detentori della chiave della comunicazione di massa -
manipolano i loro sottomessi, utilizzando alcune regole d’oro. Una di queste
consiste nell’inventarsi a tavolino un problema, per causare una certa reazione
da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che
si desiderano far accettare. Oggi, la realtà stessa è linguaggio. Il linguaggio,
è dominato dai “poteri forti” - pertanto quel che dovrebbe fare un
intellettuale è rifiutare tutto ciò che viene comunicato attraverso i canali
ufficiali. Perso l’ancoraggio della verità, la nave della storia può andare a
incagliarsi contro qualsiasi secca.
Il cambiamento, dunque, può avvenire solo a
patto che la gente sia in grado di immaginare una realtà diversa e contraria a
quella che solitamente e quotidianamente conduce!
Ergo, se non recuperiamo l'originale impianto
etico di base, nessuna straordinaria riforma, legge, o uomo della provvidenza,
potrà mai produrre alcun cambiamento e rivoluzione. Siamo tutti noi che
dobbiamo rivedere e riconvertire i nostri comportamenti, in altri più consoni
agli autentici bisogni e necessità dell'uomo, recuperando così la nostra
primigenia natura animale.
GJTirelli
Nessun commento:
Posta un commento