LA PERVERSA
LOGICA DEL TUTTO E SUBITO
“Ho
visto più di mille negozi di “caccia e pesca”, strabordanti di infiniti
articoli, modi e tecniche per pescare e cacciare. Ma la fuori, nei residui
boschi, non ho visto uccelli, ne ho scorto pesci fra le oramai desolate e
inospitali acque del mare”
Viviamo in
un mondo al contrario, dove, all’aumento vertiginoso delle possibilità,
corrisponde un azzeramento dell’obiettivo e dello scopo finale. Questa
diabolica equazione, ci dice in breve di quanto inutile e nefasto sia tutto
questo baraccone tecnologico che non è in grado di soddisfare e onorare le vere
e ineludibili ragioni e reali bisogni dell’uomo.
Le potenzialità perverse della tecnologia
sono direttamente proporzionali alla loro capacità intrinseca di annullare gli
scopi ai quali erano destinate; minore fatica, più tempo libero e benessere per
tutti. Così, a infiniti modi e tecniche per pescare e cacciare, coincide
l’assenza di pesci e uccelli. E questo vale per ogni cosa! Possiamo avvalerci
di tastiere avveniristiche e milioni di suoni, campionamenti e combinazione
ritmiche, ma l’arte, l’ispirazione e la creatività, sono oramai defunte.
Disponiamo di mezzi comunicazione fantascientifici, che ci permettono di
interagire in tempo reale con tutto il mondo, quando non c’è più niente da
dire, e la nostra sterile
conoscenza, non deriva dalla somma delle nostre esperienze, ma si limita a qualche notizia attinta dal grande mare della rete che facciamo nostre per ragioni, le più strampalate. Siamo ossessionati da squallidi programmi di intrattenimento e svago, giochi virtuali, pornografia, e affini, quando la gioia, la pace e l’appagante felicita non abitano più il nostro cuore, e in lui non vibra più alcuna corda.
conoscenza, non deriva dalla somma delle nostre esperienze, ma si limita a qualche notizia attinta dal grande mare della rete che facciamo nostre per ragioni, le più strampalate. Siamo ossessionati da squallidi programmi di intrattenimento e svago, giochi virtuali, pornografia, e affini, quando la gioia, la pace e l’appagante felicita non abitano più il nostro cuore, e in lui non vibra più alcuna corda.
Inventare un oggetto tecnico, una sostanza
tecnica, fisica, fisico-chimica, significa inventare un incidente specifico,
con l’intrinseca potenzialità di eludere, annullare o contraffare ogni supposto
risultato.
La “tecnocrazia liberista” accetta di vedere
solo la positività del suo oggetto e dissimula senza posa l’incidente, le
controindicazioni, le interazioni, e gli effetti collaterali.
La soddisfazione in Tempo Reale di ogni
nostro più turpe desiderio e presunto bisogno, non può produrre che alienazione
e sconforto, perché orfana di quel percorso individuale di crescita umana, che
traduce ogni vittoria e conquista in piacere e appagamento, consolidando così
la nostra autostima - diversamente da oggi, dove tutto è ridotto a mero
tecnicismo.
Il grande inganno si annida nella vana
promessa di un risultato immediato (in tempo reale) tanto sbandierato dal
Sistema Bestia: l’illusione, la chimera suadente e seducente che cela ad arte
fra le sue ali il più ferale degli artigli.
Tutto oggi è stato stressato, compresso,
pompato e umiliato. E questo non riguarda solo la sfera della nostra esistenza,
ma tutto ciò con cui quotidianamente ci rapportiamo - sia che si tratti di
lavoro, comunicazione, affetti e alimentazione.
Ogni cosa è stata piegata alla logica del
“tutto e subito”, per soddisfare una perversa domanda globale di beni e bisogni
effimeri nella maggiore parte dei casi, trasfigurati in vere e proprie
patologie, dipendenze e pulsioni nevrotiche.
Per tenere testa a una tale richiesta di
massa, il Sistema Bestia è stato in grado di coartare fino a cancellare quel
processo temporale di formazione, maturazione, evoluzione delle cose,
ritenendolo una imperdonabile perdita di tempo e quindi di profitto. Per tanto,
tutti i danni prodotti alla qualità della nostra vita e all’ambiente nel suo
complesso, sono il risultato ultimo della meccanizzazione e tecnicizzazione,
che sulla soddisfazione meramente virtuale in Tempo Reale della spropositata
domanda di consumi in atto, attua il suo piano di distruzione.
Tumori (oggi in aumento esponenziale) e
infinite altre vergognose patologie, disturbi neurologici, infarti, allergie,
ecc.., non sono che la logica conseguenza di una alimentazione alterata nei
suoi processi vitali ed evolutivi. Risultato di una alterazione dello stato di
coscienza, indotta da una massiccia opera di propaganda, che si prefigge di
snaturare ogni regola e principio biologico, in nome del Risultato Immediato,
dell’interesse particolare, e del potere.
Verdure, ortaggi e frutta fuori stagione, che
tutti noi persistiamo a consumare durante l’anno come le voglie irreprimibili
di una donna in cinta, appartengono a quella categoria di beni ai quali è stato
sottratto il loro naturale tempo di crescita, sovvertendone ogni regola e
alterando le loro funzionalità con l’aggiunta di principi chimici e interventi di manipolazione genetica.
Di fatto, questi prodotti, conservano solo
l’aspetto, la forma dei loro fratelli originali, ma di tutte le caratteristiche
organolettiche e nutrizionali, non vi é traccia alcuna.
L’estinzione di migliaia di specie animali e
vegetali nel mondo, non è solo relativa all’inquinamento del territorio,
dell’aria e delle acque, ma è funzionale alla facilità e alla velocità di
applicazione di tutte quelle macchine tecno/infernali messe sul mercato, che
alla fatica fisica hanno sostituito (per la facilità di applicazione), l’azione
necro/meccanica.
Quale civiltà nella storia del mondo sarebbe
mai stata in grado di mettere in atto quel piano di deforestazione (soluzione
finale) di cui si sono macchiate le nostre moderne società? Motoseghe infernali
di ultima generazione che sono in grado di abbattere alberi secolari in pochi
secondi, come fossero fuscelli. Questa abissale sproporzione, si pone a
paradigma di quella devianza e depravazione morale, etica e spirituale messa in
atto dell’uomo iper/tecnologico di quest’epoca dissennata.
Oceani, mari, fiumi e laghi, sono ridotti a
latrine a cielo aperto, mentre una flotta di migliaia di pescherecci
“super/tecnologici” armati fino ai denti, rastrellano i fondali marini
sterminando ogni specie acquatica, animale e vegetale. Baleniere come corazzate
in assetto di guerra fanno strage di cetacei per saziare la sete di sangue di
individui asserviti alla volontà del maligno.
Cacciatori “per sport” a bordo dei loro
gipponi cromati, bardati di tutto punto, anfibi, tuta mimetica, fucile
automatico, cartucciera “Rambo” (che sembra stiano per avere uno scontro a
fuoco con dei terroristi), scaricano la loro frustrazione sulle ultime specie
viventi del pianeta, causandone l’inesorabile estinzione.
Se davvero vogliamo conoscere la verità e
farla trionfare, dobbiamo frequentarla quotidianamente, e applicarla a ogni
nostro comportamento, gesto e scelta, con quella passione e coerenza di chi
intende onorare il significato della vita, per poi farne dono ai suoi figli.
Questo può succedere solo a patto che ci si ci attenga scrupolosamente a tutti
quei dettami, valori e principi, che fin dall’alba dei tempi hanno
caratterizzato l’essere umano, proprio in virtù di un impianto etico
connaturato, che da sempre lo aveva preservato da ogni degenerazione della
coscienza, intervenendo sui suoi comportamenti dissennati, dissonanti con la
primigenia natura umana.
Gianni Tirelli
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