NON C’E’ PIU’ TRIPPA PER GATTI!
Si spengono i boiler, il riscaldamento, si evita di usare
l’automobile, di pagare il bollo, l’assicurazione, il meccanico, le sanzioni
amministrative - di andare dal dentista, dall’oculista, dal farmacista, mentre
la vendita dei beni effimeri e voluttuari sta precipitando ai minimi di sempre,
a fronte di quelli di prima necessità. Presto la disoccupazione raggiungerà
livelli impressionanti, e forse qualcuno comincerà a capire che solo la terra è
il vero potere – il solo padrone al quale possiamo sottometterci serenamente,
senza diventarne schiavi e servi,
ma ritrovare in Lei l’autentico significato di libertà.
La condizione, prima in assoluto, che può innescare il
meccanismo della crescita, é funzionale a una riduzione consistente del prezzo
dei carburanti, delle assicurazioni, delle tariffe autostradali, e
dell’abolizione della tassa di circolazione. E questo vale, non solo per il
trasporto delle merci, ma per la mobilità dei cittadini, che potendosi spostare
a costi ragionevoli, producono ricchezza. Nessun’altra strategia socio/politica
ed economica, diversamente dalla
mia, sarà mai in grado di favorire alcun
processo di sviluppo. E’ un dato di fatto, incontrovertibile e inopinabile.
Ma pensare solo per un attimo, che lo stato, le compagnie
di assicurazione, e petrolieri, possano rinunciare a un solo centesimo dei loro
stratosferici profitti, è una possibilità che sconfina nella sfera della
fantascienza. La politica dal canto suo, non è che un marchio svuotato di ogni
reale contenuto e significato, assorbita in toto dal potere economico, con la
delega di di legiferare in suo favore, rastrellando denaro pubblico sulla pelle
della cittadinanza. A questi banditi ai vertici del Sistema Potere, non é
sufficiente rubare, truffare, colludere, corrompere, raggirare, ricattare e
inquinare, ma vorrebbero che tutto ciò fosse sancito da un diritto
costituzionale.
La comunità, che fino a ieri fungeva da grande bacino
dispensatore di ricchezza, e dal quale il Sistema si alimentava per saziare la
sua ingordigia, oggi è in secca. Ragione per cui, il Potere non è più in grado
di soddisfare le sue perversioni e dipendenze strutturali, facendolo così
precipitare dentro una crisi di astinenza dagli effetti prevedibilmente
catastrofici.
A questo punto, è doveroso domandarsi in che modo potrà
ancora sopravvivere il Sistema Potere, se il bacino dal quale si é alimentato
per decenni, si è ridotto ad un rivolo. La comunità non lavora, non produce e
non acquista più, costretta a ridurre i consumi energetici e idrici.
Così il Sistema, nell’impossibilità di poter disporre dei
profitti un tempo sottratti indebitamente alla comunità, comincia a sbarazzarsi
di tutti quei servi, cortigiani, spie e papponi (i professionisti) che un tempo
aveva assoldato e che foraggiava a fronte delle loro perverse competenze. Il
Sistema Potere è sul punto a fagocitare se stesso, dentro una guerra al
massacro, dove i vari soggetti che lo rappresentano, si scanneranno fra loro
fino ad auto/eliminarsi. Un albero senza radici in procinto di abbattersi al
suolo, dentro un boato sordo!
Gianni Tirelli
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