sabato 30 novembre 2013

NON C’E’ PIU’ TRIPPA PER GATTI!


NON C’E’ PIU’ TRIPPA PER GATTI!

Si spengono i boiler, il riscaldamento, si evita di usare l’automobile, di pagare il bollo, l’assicurazione, il meccanico, le sanzioni amministrative - di andare dal dentista, dall’oculista, dal farmacista, mentre la vendita dei beni effimeri e voluttuari sta precipitando ai minimi di sempre, a fronte di quelli di prima necessità. Presto la disoccupazione raggiungerà livelli impressionanti, e forse qualcuno comincerà a capire che solo la terra è il vero potere – il solo padrone al quale possiamo sottometterci serenamente, senza diventarne schiavi e servi,  ma ritrovare in Lei l’autentico significato di libertà.

La condizione, prima in assoluto, che può innescare il meccanismo della crescita, é funzionale a una riduzione consistente del prezzo dei carburanti, delle assicurazioni, delle tariffe autostradali, e dell’abolizione della tassa di circolazione. E questo vale, non solo per il trasporto delle merci, ma per la mobilità dei cittadini, che potendosi spostare a costi ragionevoli, producono ricchezza. Nessun’altra strategia socio/politica ed economica, diversamente dalla
mia, sarà mai in grado di favorire alcun processo di sviluppo. E’ un dato di fatto, incontrovertibile e inopinabile.
Ma pensare solo per un attimo, che lo stato, le compagnie di assicurazione, e petrolieri, possano rinunciare a un solo centesimo dei loro stratosferici profitti, è una possibilità che sconfina nella sfera della fantascienza. La politica dal canto suo, non è che un marchio svuotato di ogni reale contenuto e significato, assorbita in toto dal potere economico, con la delega di di legiferare in suo favore, rastrellando denaro pubblico sulla pelle della cittadinanza. A questi banditi ai vertici del Sistema Potere, non é sufficiente rubare, truffare, colludere, corrompere, raggirare, ricattare e inquinare, ma vorrebbero che tutto ciò fosse sancito da un diritto costituzionale.
La comunità, che fino a ieri fungeva da grande bacino dispensatore di ricchezza, e dal quale il Sistema si alimentava per saziare la sua ingordigia, oggi è in secca. Ragione per cui, il Potere non è più in grado di soddisfare le sue perversioni e dipendenze strutturali, facendolo così precipitare dentro una crisi di astinenza dagli effetti prevedibilmente catastrofici.

A questo punto, è doveroso domandarsi in che modo potrà ancora sopravvivere il Sistema Potere, se il bacino dal quale si é alimentato per decenni, si è ridotto ad un rivolo. La comunità non lavora, non produce e non acquista più, costretta a ridurre i consumi energetici e idrici.
Così il Sistema, nell’impossibilità di poter disporre dei profitti un tempo sottratti indebitamente alla comunità, comincia a sbarazzarsi di tutti quei servi, cortigiani, spie e papponi (i professionisti) che un tempo aveva assoldato e che foraggiava a fronte delle loro perverse competenze. Il Sistema Potere è sul punto a fagocitare se stesso, dentro una guerra al massacro, dove i vari soggetti che lo rappresentano, si scanneranno fra loro fino ad auto/eliminarsi. Un albero senza radici in procinto di abbattersi al suolo, dentro un boato sordo!


Gianni Tirelli

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