domenica 17 novembre 2013

UN DOLOROSO INFINITO RIMPIANTO.....GJTirelli/Roberto Ruggeri


UN DOLOROSO INFINITO RIMPIANTO.....GJTirelli/Roberto Ruggeri

Anche il concetto di fortuna è diventato relativo, allineandosi a tutto il resto. C'è chi si reputa fortunato ad abitare in città, avere un lavoro in fabbrica e poterci andare in automobile percorrendo ogni giorno un ora di strada - abitare in un condominio di trentasette piani e avere sotto casa un centro commerciale, avendo così la possibilità di acquistare tutto ciò che serve, considerato che ogni minima cosa ha un costo in denaro. C'è chi si reputa fortunato, di poter acquistare cibi confezionati, surgelati, liofilizzati, “perché ti fanno risparmiare tempo”si afferma, e spendere un po' di più, perché  “sono di marca “, e sul cibo non si deve risparmiare!!! C'è chi si reputa fortunato di crescere i figli in un ambiente “civile”, poterli educare a vivere in una società evoluta, tecnologica e caotica, ringraziando ogni
giorno il “progresso” che ci ha portato a vivere una vita più lunga!!! e poter arrivare alla pensione!!!, così da godersi gli ultimi anni in santa pace, coltivando un hobby, sempre se la salute lo consentirà.
Ma niente di tutto questo banale organigramma, sarà capace di produrre felicità e speranza.

Se nel tuo cuore non è radicato un profondo e passionale amore verso la natura, consapevole di tutti gli effetti straordinari che un tale sentimento produce, il tuo, è un cuore vuoto. Potrai quindi credere di amare i tuoi figli, immaginare di poterli proteggere e decidere per loro il meglio di ogni cosa, di saperli educare e consigliare, ma niente che sia il loro bene, troverà conforto. 
Potrai credere di amare la tua donna, il tuo uomo, di programmare un futuro, di fare le scelte giuste, pensando di sapere discernere il bene dal male, il falso dal vero, e la libertà dalla licenza, ma niente che sia qualcosa vagamente vicino alla felicità, potrai mai ottenere.
Se nel tuo cuore non è radicato un profondo e passionale amore verso la natura, tutto ciò che otterrai dalla vita, non sarà, che un doloroso e infinito rimpianto.


GJTirelli/Roberto Ruggeri

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