Vista l’inutilità acclarata della TAV e, dati
alla mano, dimostrata (ad l’eccezione dei soliti noti che mettono sul piatto
6.000 posti di lavoro), non che dell’acquisto degli F35, e di decine di miliardi
di euro bruciati per erigere cattedrali nel deserto, potremmo a questo punto
(per incentivare l’occupazione), erigere piramidi di calcestruzzo nella pianura
padana, o un bel muro di mattoni forati che separi le regioni del sud dal resto
del continente, a mò di mini muraglia cinese! Una buona idea sarebbe di
demolire il Colosseo per ricostruirlo in cemento armato nella sua originaria
completezza e bellezza - o un bel tunnel sottomarino, a otto corsie, che
colleghi Piombino alla Sardegna! In questo modo, il PIL schizzerebbe ai massimi
di sempre e, un’iper/occupazione, costringerebbe i lavoratori italiani a doppi
e tripli turni di lavoro. Ecco! Queste, sono le ingegnose strategie di mercato
dei moderni cervelloni della politica italiana!! La verità è che questo dannato
paese è alla bancarotta, e non può permettersi, per molti anni a venire, nessun
grande lusso. Tanto più se un tale lusso, inutile, e dai costi iperbolici,
antepone ai bisogni essenziali dei cittadini, i profitti stellari dei soliti
quattro papponi ingordi e scaduti.
Per
porre un freno all’emorragia di disoccupati, e riconvertire la tendenza,
basterebbe impiegare i lavoratori nella messa in sicurezza di migliaia di
paesi, da Nord a Sud, a rischio idro/geologico – bonificare i territori
contaminati dallo sterco industriale, non che ripulire le acque di fiumi, laghi
e mari e, parallelamente, riconvertire una parte dell’industria in agricoltura
biologica e artigianato. Perseverare con
le politiche industriali, è un
suicidio. Se intendiamo davvero fare resuscitare questo paese, dobbiamo
investire tutte le nostre risorse su ciò che ha di più straordinario e unico
nel suo genere: la sua posizione geografica e la condizione climatica, la sua
storia, arte e cultura, il mare, il cibo, le sue tradizioni e, in una parola
sola, una bellezza che non ha confronti nel mondo. Perché allora creare
precarietà distruggendo, quando è possibile occupare milioni di persone,
costruendo? Non esiste alcuna risposta ad un tale interrogativo, se non
ricercarla fra i meandri oscuri della sfera della follia e in un incontenibile
impulso di natura necrofila di questi geni del male, che nella distruzione
saziano la loro brama di morte, di potere e di vendetta.
Così, ciò che alla ragione e alla logica
sembrerebbe la via più ovvia e naturale da seguire, resta impraticabile in
questo paese, in ragione degli appetiti di uno stuolo di figuri al soldo del
Sistema, che concentrano ogni loro sforzo nel dissanguare i cittadini per
onorare un contratto in precedenza sottoscritto con i vertici del potere Bestia
– previa l’estromissione e l’isolamento.
Se intendiamo davvero liberarci dalla cricca,
dalle banche, dalla finanza, e da tutti gli affiliati a ipotetici “nuovi ordini
mondiali”, logge, caste, corporazioni e consorterie, non abbiamo nulla da
contrapporre, se non modificare radicalmente e in forma integrale i nostri
comportamenti abituali e quotidiani. E’ questo il punto!
Li potremmo denunciare pubblicamente per
avere commesso i crimini più aberranti, i più perversi e inenarrabili, che
niente di questo panorama apocalittico, muterebbe.
Loro se ne fottono della nostra indignazione
e rabbia, dello stato sociale, del bene comune, dei diritti negati, dei soprusi
e violazioni, della devastazione ambientale e di ogni cosa che riguardi nel
merito la condizione di precarietà in cui versa un’umanità senza futuro.
Loro vanno dritti per la loro strada,
imperturbabili, come schiaccia sassi, ritenendo la nostra indignazione,
personalismo e critica, un intralcio al loro piano di sterminio e di omologazione,
e le nostre parole, un irritante e
noioso cicalio.
Pensare dunque di contrastare il Sistema
Potere con un atto di forza, o peggio ancora, confidando nell’uomo della
provvidenza, è un’ingenuità imperdonabile. Immaginare che qualcuno o qualcosa,
che sia un uomo politico, un asino, o un robot, possa contrastare una tale
deriva e ribaltare lo stato delle cose a nostro beneficio e interesse, risulta,
essere del tutto ridicolo. Tutti sono al “soldo” di qualcun altro, in una sorta
di catena di Sant’Antonio che dalla base si dirama fino ai vertici del potere!
Tutto è corruzione, tutto è collusione, profitto e merce. Tutto è follia!
Rispetto alla potenza di fuoco della Bestia
Liberista, non siamo che un pugno di mosche, ronzanti e fastidiose che, a tempo
debito, il Sistema si appresta a schiacciare. Non ci resta che abbandonarlo a
se stesso, recidendo ogni canale di alimentazione che dipenda dai nostri
comportamenti e scelte.
Si è resa necessaria la restaurazione di un
inedito “Processo di Norimberga” giudicante tutti crimini consumati contro
l’umanità e l’ambiente da questa banda di potentati dai tratti mefistofelici.
Ergo, nulla cambierà della nostra condizione,
senza un’azione rivoluzionaria, coordinata, pianificata e pragmatica di tutti i cittadini, uniti
e compatti in in una lotta di liberazione globale, innescata da una palingenesi
delle nostre scelte quotidiane.
La sola via di uscita – e lo ripeterò fino alla
nausea – sta nel modificare le nostre abitudini in altre e diverse, alternative
a quelle fino ad oggi propagandate dal Sistema Potere. Dobbiamo per tanto
ridurre i consumi all’essenziale, e disertare tutta quella serie infinita di
prodotti inutili, inefficaci e dannosi supportati da sponsor e pubblicità.
Solo così potremo frantumare i monopoli e
smantellare i grandi gruppi di potere.
Questa è la vera rivoluzione, la sola in
grado di produrre risultati realistici in un tempo relativamente breve.
Il Sistema Bestia è oramai refrattario a ogni
protesta sociale, ritenendo i cittadini incapaci nell’organizzare un qualsiasi
realistico movimento di rivolta popolare - ma è tempo di smentirlo!
GJTirelli
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