UN POPOLO CHE DA SEMPRE ACCLAMA I SUOI
CARNEFICI
Credete davvero che gli italiani votino per
questo o quel partito sulla base di un programma politico che hanno consultato,
visionato e condiviso? Pensarlo è comico! Sarebbe già gran cosa se sapessero
leggere e comprendere il significato delle parole! In realtà gli italiani sono
un popolo di analfabeti, di ottusi che distribuiscono il loro consenso a colpi
di pancia, di tette, di culo, e sulle sollecitazioni della sola cosa in grado
di attivare per brevi momenti, i pochi e residui neuroni del loro cervello
bacato: l'uccello.
Così sostengono e votano personaggi
“equivoci”, delinquenti, puttanieri e baldracche, condividendone i costumi e
gli scopi, e ai quali affidare le loro sporche ragioni e interessi particolari.
Una sorta di affinità elettiva, distintiva, caratteriale e compiacente, che
definisce l’archetipo del moderno uomo di potere.
Poi ci sono gli eterni indecisi, i pavidi,
che se pur in parte consapevoli della loro misera morale, umana, e condizione
economica, sono sovrastati dalla paura di intraprendere una nuova strada,
travagliati dal dubbio di potere perdere quel niente che ancora immaginano di
avere. Sono gli stessi che affermano, “tanto non cambia niente …”, proprio loro
che non hanno mai mosso un dito per cambiare le cose.
E poi ci sono i cattolici, i peggiori,
quelli che guardano a Cristo e all’applicazione dei suoi dettami come una
iattura – come uno specchio che riflette la loro sporca coscienza,
sollecitandone i sensi di colpa. Non sia mai!!! Così ne rinnegano la paternità,
ritenendo il Cristo un sovversivo e uno scapestrato, per privilegiare un Dio
creatore che reputano più indulgente, compiacente e meno ingombrante. Comoda
liturgia di una chiesa che rimette ogni peccato, crimine e nefandezza, purché
confessato e supportato dalla penitenza orale.
Questa singolare razza di “mascalzoni della
fede”, è spalmata in maniera trasversale all’interno di tutti i vari ceti
sociali (dai più poveri ai più facoltosi), caratterizzandoli per una sorta di
ipocrisia congenita, coltivata e adottata nel tempo a modus vivendi, che li
porta a sostenere e acclamare l’uomo di potere, il più furbo e scaltro, degno
impostore, apostata dell’etica e di ogni valore, e per questo degno di unanime
approvazione.
Ergo, chi non pratica la volontà, la
coerenza, e l’esempio, non potrà mai aspirare alla consapevolezza, e ogni sua
scelta sarà il frutto di quell’opera di plagio mediatico attraverso il quale il
Sistema omologa gli individui alle sue perverse logiche. Pertanto non c’è da
stupirsi se gli italiani votano da sempre i loro carnefici.
GJTirelli
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