UN CORPO ESTRANEO
Eccoli lì il tuo corpo, mortificato,
estromesso da ogni tua iniziativa, abbandonato a se stesso e agonizzante;
costretto a una sedentarietà invalidante difronte allo schermo di un computer,
alla cassa di un super mercato, alla guida di un Tir, incollato alla sedia di
un call center, incatenato a una
catena di montaggio. Un corpo disattivato, disoccupato, snaturato di ogni sua
funzione, un corpo in stato di necrosi degenerativa, che non risponde più ad
alcun stimolo e sollecitazione - un corpo avvelenato dalla sistematica
assunzione di agenti chimici, tossine, acidificanti, radiazioni, ridotto alla
stregua di un pollo in batteria destinato al macello; un “corpo estraneo” dal
quale liberarsi per rincorrere le suggestioni di una mente opportunista, malata
e plagiata, asservita alle lusinghe e seduzioni di un liberismo necrofilo. Un
corpo che, da “tempio dell’anima” si è fatto discarica infetta, maleodorante e,
che per sua natura era programmato per muoversi, agitarsi, eccitarsi,
espellere, sudare, pisciare, cagare, eiaculare, scoreggiare, ruttare, ferirsi e
poi guarire, ma oggi bloccato, grippato, sbiellato, da buttare, da rottamare…
da dimenticare per sempre - un corpo torturato, martoriato, stuprato,
sterilizzato e ripudiato. Un corpo che non respira, che non inspira, che non
rigenera che non purifica; un corpo al collasso, privato del suo spirito
vivificante, avendo interrotto quello scambio di simbiosi mutualistica con la
natura e con gli spiriti dell’aria, dell’acqua e delle foreste.
Disturbi di ogni genere, malesseri cronici,
sterilità, allergie, perdita della libido, patologie tumorali, neurologiche,
degenerative, rare sindromi e forme innescate dall’inquinamento industriale ed
elettromagnetico, depressione, stati di panico, suicidio e tanto altro ancora,
sono la dovuta risposta di un corpo torturato, martoriato, stuprato, ripudiato
e oggi incazzato, pronto a sferrare la sua mortale vendetta contro l’uomo di
quest’epoca dissennata e maligna.
GJTirelli
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