L’ECONOMIA
SCHIAVISTA
“Tu
che lavori per produrli, li devi anche acquistare – altrimenti la fabbrica
chiude e tu vai a spasso”
Il
Sistema Potere, così come lo conosciamo, non avrebbe mai visto la luce senza
l’apporto, l’appoggio incondizionato e la complicità attiva di centinaia di
milioni di individui del mondo occidentale pronti a prostituire i loro principi
sull’onda di promesse di libertà e di benessere, gridate da qualche rampante e
improvvisato affabulatore telematico. Il Sistema dunque non si è auto/generato
ma è cresciuto e si è sviluppato fino a questo punto, perché sistematicamente e
metodicamente alimentato dall’insensatezza complice dei nostri comportamenti
individuali e quotidiani. Una diabolica opera di propaganda che agisce sui lati
peggiori dell’individuo!
Milioni
di lavoratori e di famiglie dei paesi industrializzati, per decenni sono
sopravvissuti acquistando e consumando tutti quei beni (o meglio, i mali) che
la stessa classe operaia ha concorso a
produrre in totale solitudine, al chiuso di caotiche e maleodoranti
fabbriche fumanti. Un perverso meccanismo (circolo vizioso), in virtù del quale
se intendi mantenere il lavoro devi acquistare ciò che hai contribuito a
produrre per assicurarti il salario o lo stipendio – risultato ultimo di una condizione
delirante di moderna schiavitù a piede libero, che ha defraudato l’individuo
del suo sacrosanto tempo libero e di una vita degna, omologandolo all’idea
dominante di sfruttamento sistematico, imposta dal Sistema Padrone Schiavista.
Partendo dal televisore, lavatrice, frigorifero, play station e cellulare,
passando per tutto quel luna park di tecnologia ludica e infantile, fino
all’ultimo più schifosissimo yogurt snellente e cremina rassodante,
rappresentano tutti quanti insieme, il frutto velenoso di un lavoro derivante
da un’occupazione che ha privato l’uomo di ogni barlume di dignità e di
prospettiva culturale, trasfigurandolo in una macchina che respira, senza
un’anima e una logica!
Se non
fosse la stessa “massa” (tutti noi) ad avere alimentato per decenni gli stomaci
senza fondo “dell’imprenditoria dell’effimero”, le fabbriche avrebbero già
chiuso da tempo e l’economia schiavista derivante dalla catena di montaggio non
sarebbe mai divenuta. Il risparmio dei cittadini che oggi, agli occhi del Sistema
é visto come una sciagura planetaria, è stato per millenni il vero punto di
forza di ogni società sensata e civile che, in ragione di questo, proiettava
nel futuro la sua continuità. E’ questa la cruda e sconcertante realtà -
risultato di un liberismo tiranno e senza regole, che attraverso un meccanismo
perverso, improntato al consumo indotto e sistematico di beni illusori,
consolida il suo potere e guarda al risparmio dei cittadini, come ad una
sciagura planetaria e al pari di un’eresia.
Nel
frattempo gli imprenditori italiani delocalizzano le loro fabbrichette di merda
nei paesi poveri per incrementare i loro profitti speculando sui bisogni
primari e ineludibili della gente. Il tasso di disoccupazione nazionale sale di
ora in ora e molto presto, quando la cassa di integrazione, la mobilità, i
sussidi assistenziali e ammortizzatori sociali, avranno prosciugato le ultime
speranze di sopravvivenza dei lavoratori, Matteo Renzi dichiarerà candidamente
che il lavoro e l’occupazione sono un “Totem ideologico”, e la morte per
inedia, “un grande passo avanti verso la crescita”.
Gianni
Tirelli
Nessun commento:
Posta un commento