mercoledì 21 gennaio 2015

La cooperazione militar-tecnica Russia-Iran: fatti e dettagli

La cooperazione militar-tecnica Russia-Iran: fatti e dettagli

by sitoaurora
Pavel Lisitsyn, Sputnik, 20/01/2015
La Russia e la Repubblica islamica dell'Iran hanno avviato un'attiva cooperazione tecnico-militare nel 1990. La Russia ha attualmente limitato la vendita di prodotti e servizi militari all'Iran, la cui industria della Difesa ha dichiarato avere raggiunto l'autosufficienza.
487119Russia e Iran hanno firmato un importante accordo di cooperazione militare, durante la visita del ministro della Difesa russo Sergei Shojgu a Teheran che, secondo il ministro, è stato un passo importante nella collaborazione delle forze armate dei due Paesi. Russia e Repubblica islamica dell'Iran avviarono la cooperazione tecnico-militare nel 1990. Secondo varie fonti, l'ex-Unione Sovietica aveva consegnato armi e attrezzature militari all'Iran per 733-890 milioni di dollari, entro la fine del 1990. La cooperazione tecnico-militare è stata regolata da una serie di accordi intergovernativi sottoscritti nel 1989, 1990 e 1991. Nell'ambito di tali accordi, Mosca fornì a Teheran caccia Mikojan-Gurevich MiG-29 Fulcrum e bombardieri tattici Sukhoi Su-24MK, sottomarini diesel-elettrici 877EKM classe Kilo (tra cui la costruzione di strutture portuali e per la manutenzione) e sistemi missilistici antiaerei (SAM) S-200VE Vega-E. Inoltre, in base all'accordo, l'Iran ha prodotto carri armati T-72 e veicoli da combattimento per la fanteria BMP-2 su licenza e direzione russa. Nel 1990, l'Iran ricevette i suoi primi 14 aerei da guerra MiG-29. Le consegne degli aerei al Paese aumentarono nel 1991 e compresero 12 bombardieri Su-24 e 20 caccia MiG-29/MiG-29UB. Nel 1990-1991, i MiG-29 dell'Iran hanno ricevuto 350 missili aria-aria R-27R e 576 missili aria-aria R-60. Altri sei MiG-29/MiG-29UB furono consegnati all'Iran nel 1993-1994. Tra il 1993 e il 1997, la Russia consegnò circa 120 veicoli da combattimento per la fanteria BMP-2 e 800 missili anticarro 9M111. Nel 1992-1996, l'Iran ha ricevuto tre sottomarini diesel-elettrici 877EKM classe Kilo per i quali pagò circa 750 milioni di dollari. Nei primi anni '90, le vendite a Teheran di armi e attrezzature militari russe furono stimate a circa 500 milioni di dollari all'anno, costituendo circa l'85 per cento delle esportazioni russe verso l'Iran. Il 30 giugno 1995 la Russia firmò un memorandum promettendo che Mosca si sarebbe astenuta dal firmare ulteriori contratti per la consegna di armi convenzionali all'Iran. Il memorandum inoltre garantiva l'attuazione di tutti i contratti esistenti entro la fine del 1999. Il documento fu firmato dal primo ministro russo Viktor Chernomyrdin e dal vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore. La Russia non poté attuare tutti gli aspetti dei contratti stipulati entro il termine del memorandum del 31 dicembre 1999 e, di conseguenza, registrò 2 miliardi di dollari di diminuzione delle entrate. Un'ulteriore condizione del memorandum vide la Russia cessare la consegna di pezzi di ricambio e componenti per armi e attrezzature militari già vendute all'Iran.
Dal 2000, Teheran ha indicato più volte a Mosca la volontà di riprendere l'acquisto di armi. Il memorandum Russia-USA del 1995 impediva ogni possibilità di vendita di armi al Paese. Invertendo tale decisione, la Russia nel novembre 2000 ufficialmente notificò agli Stati Uniti che dal 1 dicembre 2000 avrebbe annullato l'accordo del 1995. Nell'ottobre 2001, Russia e Iran firmarono un accordo di cooperazione tecnico-militare nel corso della visita ufficiale a Mosca del ministro della Difesa iraniano. Il documento creò un quadro giuridico formale per la cooperazione a lungo termine tra i due Paesi su armi e logistica militare. All'inizio del nuovo millennio, l'Iran era il quarto maggiore (6,1 per cento) importatore di prodotti militari acquistati dall'ente esportatore di armi dello Stato russoRosvooruzhenie, dopo Cina, India ed Emirati Arabi Uniti. Nel 2001-2002 la Russia iniziò a fornire munizioni e componenti per gli aerei MiG-29 e Su-24MK dell'aeronautica iraniana. Sempre nel 2001, l'Iran e l'ente per l'esportazione di materiale militare della RussiaRosoboronexport firmarono un nuovo contratto per l'acquisto di 36 elicotteri Mi-171Sh. Il contratto fu completato nel 2004. Tra 2000 e 2003 l'impianto aeronautico di Ulan-Ude consegnò all'Iran 27 elicotteri d'assalto Mil Mi-171 nella versione civile. Nel 2003, la Russia consegnò tre aerei da attacco al suolo Su-25UBK Frogfoot all'Iran. Un contratto per altri tre aerei fu firmato nel 2005. Nel 2004, la società russa Kurganmashzavod ricevette 60 milioni di dollari dall'Iran per 300 veicoli da combattimento per la fanteria BMP-2. All'inizio del 2005, la Russia consegnò altri tre elicotteri Mi-17 all'Iran, costruito appositamente per il pronto soccorso. Nello stesso anno vi fu anche un contratto per consegnare proiettili di artiglieria guidati Krasnopol-M. Nel dicembre 2005, Russia e Iran firmarono un contratto da 1,4 miliardi di dollari per armi e attrezzature militari russe, tra cui 29 sistemi missilistici SAM Tor-M1 o SA-15 Gauntlet. Mosca aveva anche stipulato un contratto con l'aeronautica iraniana per aggiornarne gli aerei. Secondo i rapporti ufficiali, la Russia s'impegnava a riparare e aggiornare i 24 bombardieri Su-24 dell'Iran con un contratto da 300 milioni di dollari. Un contratto aggiuntivo fornì all'Iran dei pattugliatori. A fine dicembre 2006, la Russia consegnò 29 sistemi SAM Tor-M1 all'Iran. Nel febbraio 2007, Mosca completò la consegna di 1200 missili 9M331 per i Tor, insieme a tutti gli accessori, strumenti e la strumentazione necessari. Anche se non confermato ufficialmente, Rosoboronexport avrebbe mediato la vendita all'Iran di 200 motori per carri armati V-84MS, prodotti presso la Cheljabinsk Tractor Plant, per circa 200 milioni di dollari. L'esercito iraniano prevedeva d'installarli sui suoi carri armati Zulfiqar. Il design del carro Zulfiqar si basa sul quello del carro russo T-72S, prodotto in Iran su licenza russa. Nel 2007, la Russia accettò di consegnare cinque batterie di sistemi SAM S-300PMU-1/SA-20 Gargoyle (40 lanciatori) all'Iran al prezzo di circa 800 milioni di dollari.
Il 9 giugno 2010 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite approvò una risoluzione per attuare sanzioni all'Iran per il controverso programma nucleare, in gran parte militari, tra cui il divieto di vendita di armi moderne al Paese. La Russia partecipò alle sanzioni e sospese la cooperazione tecnico-militare con l'Iran. Il 22 settembre 2010, il presidente russo Dmitrij Medvedev firmò un ordine esecutivo per rispettare la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il documento vietava ogni vendita militare dalla Russia all'Iran incluso il trasferimento di armi all'Iran da fuori i confini della Russia da parte di aerei o navi battenti bandiera russa. I prodotti militari vietati dalle sanzioni delle Nazioni Unite sulle armi convenzionali coprivano quasi ogni tipo di sistemi d'arma convenzionali, tra cui carri armati, veicoli blindati, artiglieria di grosso calibro, aerei da combattimento, elicotteri d'attacco, navi da guerra, missili e sistemi missilistici. Il divieto riguarda va anche le parti di ricambio, l'hardware e il software necessari per la loro manutenzione. Le sanzioni delle Nazioni Unite sulle armi convenzionali non vietava la vendita di armi come artiglieria da campo e mortai di calibro inferiore ai 100 mm, elicotteri da trasporto, cannoni antiaerei, sistemi radar, veicoli militari e un certo numero di altri sistemi classificati come "intermedi". La Russia attualmente vende in modo estremamente limitato prodotti e servizi militari all'Iran, mentre l'industria della Difesa iraniana ha dichiarato di avere raggiunto l'autosufficienza. Il Centro per l'Analisi sul commercio mondiale delle armi (CAWAT) stima che la Russia abbia perso l'opportunità di ricevere 11-13 miliardi dalle vendite tecnico-militare all'Iran negli ultimi anni. Tale somma comprende la consegna di armi dai contratti firmati prima dell'embargo a Teheran. La stima tiene conto anche delle perdite degli utili relativi ai programmi in cantiere quando fu sospesa la vendita di armi. Come stimato da CAWAT, la Russia doveva per ricevere 1,8-2,2 miliardi per le armi da difesa aerea, 2,2-3,20 per armamenti navali, 3,4-3,7 per aerei e armi relative, 2,1-2,5 per armi terrestri ed ulteriori 200-250 milioni per pezzi di ricambio, componenti, supporto logistico e contratti di riparazione e manutenzione. La relazione individuò una perdita di 200 milioni relativi alla vendita dei sistemi di comunicazione spaziale e satelliti da osservazione. Il contratto russo-iraniano per i sistemi SAM S-300 fu annullato dopo l'introduzione delle sanzioni anti-Iran. Per via dei contratti annullati, l'Iran citava in giudizio la Rosoboronexport presso il Tribunale di conciliazione e arbitrato dell'OSCE di Ginevra, Svizzera. Gli imputati russi offrirono una composizione amichevole, promettendo di fornire ulteriori sistemi missilistici SAM Tor-M1E in una seconda data non specificata. Nell'ottobre 2011, la Russia consegnò una stazione radar-jamming 1L222Avtobaza all'Iran. Fu la prima vendita registrata ufficialmente dopo l'introduzione delle sanzioni.
Attualmente, la Russia affronta due sfide importanti se vuole vendere armi all'Iran. Primo, deve convincere Teheran a ritrattare la causa presso la Corte di conciliazione e arbitrato dell'OSCE di Ginevra. Secondo, l'Iran deve prevedere la risoluzione del problema nucleare per via diplomatica. La risoluzione di questi due temi consentirà di togliere le sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite all'Iran, permettendo la ripresa delle vendite di armi e dell'assistenza militare russe al Paese.
1932475Russia e Iran stipulano l'accordo di cooperazione militare
Sergej Guneev, Sputnik 20/01/2015
Il ministro della Difesa russo e il suo omologo iraniano hanno sottolineato l'importanza nel sviluppare la cooperazione intergovernativa volta a contrastare l'interferenza negli affari della regione di forze esterne.
10479702Russia e Iran hanno firmato un accordo intergovernativo sulla cooperazione militare. "Un grande passo nel consolidamento dei rapporti (tra Russia e Iran) è la firma dell'accordo intergovernativo sulla cooperazione militare. È stata creata una base teorica per la cooperazione in campo militare", ha detto il ministro della Difesa russo Sergej Shojgu dopo la firma dell'accordo con il ministro della Difesa e della Logistica iraniano Hossein Dehghan, nella capitale del Paese Teheran. Shojgu ha aggiunto che durante i negoziati è stato raggiunto un accordo sulla "cooperazione bilaterale su pratiche e promozione dell'incremento delle capacità militari delle forze armate dei nostri Paesi". Russia e Iran hanno accettano di affrontare l'ingerenza esterna negli affari della regione, ha detto il ministro della Difesa e della Logistica iraniano Hossein Dehghan. "(Durante i negoziati), l'importanza della necessità di sviluppare la cooperazione tra Russia e Iran nella comune lotta all'ingerenza negli affari della regione da parte di forze esterne, è stata inquadrata", ha detto Dehghan dopo l'incontro a Teheran con il ministro della Difesa russo Sergej Shojgu. Dopo l'incontro con Shojgu, Dehghan ha detto che secondo Russia e Iran, l'aggravarsi della situazione nella regione è dovuta alla politica degli USA"intromettendosi negli affari interni di altri Paesi". Russia e Iran hanno inoltre deciso di aumentare le visite delle marine militari di entrambi i Paesi. "Abbiamo deciso di ampliare gli scali delle navi da guerra russe e iraniane", ha detto Shojgu. Il capo della difesa russo, in visita in Iran per la prima volta in 15 anni, ha promesso l'impegno della Russia "a una cooperazione a lungo termine e multilivello" con l'Iran, anche nel campo militare. Ha sottolineato che le comuni sfide alla sicurezza potrebbero essere affrontate più efficacemente incrementando tale cooperazione.
I rapporti tecnologico-militari russo-iraniani s'inasprirono nel 2010, quando Mosca aderì alle sanzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite contro Teheran per il suo controverso programma nucleare. Le sanzioni imposte all'Iran negli ultimi decenni impongono l'embargo completo sulla vendita di armi. Il Centro per l'Analisi sul commercio mondiale delle armi di Mosca stima che la Russia abbia perso 13 miliardi di dollari dei contratti per le armi a causa delle sanzioni occidentali all'Iran.
La firma dell'accordo sulla Difesa tra Russia e Iran 'può risolvere' il problema dei missili S-300
RT 20 gennaio 2015
1079398Mosca e Teheran hanno firmato l'accordo di cooperazione militare, implicando un'ampia collaborazione nel campo dell'addestramento militare e delle attività antiterrorismo. Può anche risolvere la situazione sulla consegna dei missili russi S-300, secondo i media iraniani. Il ministro della Difesa russo Sergej Shojgu e il suo omologo iraniano Generale di brigata Hossein Dehghan, hanno firmato il documento nel corso della visita dei vertici della Russia nella capitale dell'Iran. In base al nuovo accordo, la cooperazione ampliata comprenderà scambi per l'addestramento militare, maggiore cooperazione antiterrorismo e operatività avanzata per le marine di entrambi i Paesi, utilizzando i rispettivi porti più frequentemente. Secondo l'agenzia iraniana Fars, le due parti hanno risolto i problemi relativi alla fornitura dei sistemi di difesa missilistici S-300 della Russia all'Iran. Tuttavia, Mosca deve ancora commentare ufficialmete sul sistema di difesa. Il contratto da 800 milioni di dollari per fornire i sistemi missilistici di difesa aerea S-300 all'Iran fu annullato nel 2010 dal presidente russo Dmitrij Medvedev, allora, seguendo le sanzioni delle Nazioni Unite all'Iran per il suo controverso programma nucleare. A sua volta, Teheran ha presentato una richiesta di risarcimento da 4 miliardi di dollari contro la Russia presso il tribunale arbitrale di Ginevra. "I due Paesi hanno deciso di risolvere la questione degli S-300", ha detto il ministero della Difesa iraniano, secondo l'agenzia Interfax. Non sono stati forniti ulteriori dettagli.
L'eventuale rinnovo dei colloqui sulla vendita dei missili è stato confermato dall'ex-capo del dipartimento per la cooperazione internazionale del Ministero della Difesa, secondo l'agenzia RIA Novosti. "Un passo è stato fatto verso la cooperazione economica e tecnologica militare, in cui infine i sistemi difensivi S-300 e S-400 saranno probabilmente consegnati", ha detto il Colonnello-Generale Leonid Ivashov, presidente del Centro Internazionale per l'Analisi geopolitica, secondo RIA. Le sanzioni occidentali hanno ravvicinato le posizioni dei due Paesi sulla cooperazione nella Difesa, ha aggiunto Ivashov. Il nuovo accordo è volto a creare relazioni militari a "lungo termine e multilivello" con l'Iran, ha detto il ministro della Difesa russo Shojgu, sottolineando che "la base teorica per la cooperazione in campo militare è stato creata". La parte iraniana crede che gli "effetti durevoli su pace e sicurezza regionale" possano essere forniti dall'accordo, secondo Fars. "Come vicini, Iran e Russia hanno visioni comuni su questioni politiche, regionali e globali", ha detto Dehghan, secondo AP. Per l'Iran, l'accordo per rafforzare la cooperazione militare potrebbe anche significare sostegno nel contrastare le ambizioni statunitensi in Medio Oriente, con i due Paesi che "contribuiscono congiuntamente al rafforzamento della sicurezza internazionale e della stabilità regionale." "Iran e Russia possono affrontare l'intervento espansionista e l'avidità degli Stati Uniti attraverso cooperazione, sinergia ed attivazione delle capacità strategiche", ha detto il ministro della Difesa iraniano, secondo AP.
Mosca ha mantenuto stretti legami con Teheran per anni, in particolare nel settore nucleare. La prima centrale nucleare iraniana di Bushehr è diventata operativa, con il controllo della centrale consegnati agli specialisti iraniani nel settembre 2013. Lo scorso autunno, è stato firmato un accordo per costruire altri reattori in Iran.

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