mercoledì 21 gennaio 2015

NEL PAESE DELLA BUGIA LA VERITÀ È UNA MALATTIA

NEL PAESE DELLA BUGIA LA VERITÀ È UNA MALATTIA

“Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe”. Mark Twain

Per molti oggi, la bugia costituisce una regola relazionale, e la loro introiezione proiettiva li porta ad attribuire agli altri tutti i loro difetti, a cominciare dalla menzogna.
Chi mente in forma compulsiva, lo fa per costruirsi un ruolo che altrimenti non avrebbe nella società - un autodifesa relativa ad una mancanza di autostima.
La propensione coltivata alla menzogna, accomuna, in maniera trasversale, i più diversi strati sociali e si pone come elemento caratteriale dominante. Un comportamento oggi talmente diffuso nella cittadinanza, da essere assunto a normale pratica relazionale, coniugata a una esposizione verbale, falsamente convinta, ostentata e gridata: l’espressione più esaustiva del livello di virulenza di una malattia che per assuefazione, si è attestata a cronica e grave patologia - un quadro inquietante delle nostre moderne società liberiste.
Nell’inferno dantesco, “I falsari di parola” (i bugiardi) sono fiaccati e arsi da una febbre altissima, paradigma di una degenerazione dello stato di coscienza che ha caratterizzato la loro esistenza. Questa operazione di contraffazione dell’Io, prolungata nel tempo e mai messa in discussione, si attesta in seguito, come carattere dominante del soggetto (tara mentale). La bugia condivisa poi, è molto in auge nell’ambito politico dove interi schieramenti mentono compatti al fine di assicurarsi privilegi, impunità e potere. Il caso Ruby è un esempio su tutti!

La storia parte da lontano, o meglio, tutto ha inizio con l’avvento della TV commerciale e la pubblicità. Mentire, mistificare e contraffare, sono oggi i cardini intorno ai quali ruota la commercializzazione di prodotti e beni di infima qualità, inutili e dannosi per la salute, e che diversamente non avrebbero motivo di esistere e di essere acquistati. È dunque con la propaganda mediatica e l’avvento dello Sponsor che la menzogna inizia la sua escalation fino a divenire strumento di convincimento di massa, e regola basilare nei rapporti interpersonali. Tutto questo chiaramente non si è autogenerato dal nulla, ma in virtù dell’azione congiunta di una banda di imprenditori analfabeti, partoriti dagli umori maligni dell’Industrialesimo pagano, che in questo modo, hanno trovato riscatto a quella condizione di emarginazione socio culturale, che da sempre aveva caratterizzato (a giusto titolo) la loro esistenza, relegandoli nei bassifondi dell’umanità.
Il nocciolo della questione sta proprio in questa mia ultima considerazione, che assegna a questi figuri (refrattari ad ogni regola e principio etico) l’origine di quel cancro che ha corrotto e devastato le società occidentali, intaccandone i gangli vitali, e concorso alla nascita di una inedita cultura relativista.

Se un immaginario, quanto improbabile tribunale, competente e super partes, si dovesse attenere a criteri di obiettività e di bene comune per esprimere un giudizio veritiero conforme alla qualità dei prodotti pubblicizzati sui canali televisivi e loro slogan, c’è da credere che un buon 99% di questi, non supererebbe l’esame. Incredibilmente la farsa continua, imperturbabile e sempre più invasiva, declinando ogni responsabilità oggettiva sugli ignari consumatori e sulla loro ipotetica, presunta, ma del resto inesistente, capacità di discernimento e quindi di scelta.

Questi soggetti, sono il prodotto di una sottocultura consumistica, che nella potenzialità degli individui a rischio, trova terreno di coltura per attuare il suo progetto di manipolazione mentale. Le menzognere promesse di successo, di facili guadagni, di eterna bellezza, unicità ed immortalità, intervengono sulle menti deboli in forma destabilizzante, alterandone l’oggettività, l’imparzialità e la consapevolezza, per essere assunte, in seguito, a parametri assoluti di riferimento. Valori morali e principi etici, vissuti come dei veri e propri ostacoli e incidenti di percorso (elementi dissonanti), sono stai rimossi e cancellati, per dare efficacia e sonorità alle lusinghe e agli inviti seducenti delle suadenti sirene del liberismo consumista. La forza di volontà poi, che aveva la funzione, lo scopo e la potenza di produrre diversità e merito, è venuta meno, per trasfigurare in omologazione e supina accettazione; cause, a loro volta, di in un martirio incompreso, risultato estremo di un autolesionismo indotto.

Oggi, la bugia, trionfa nelle società moderne e democratiche, come una nuova e rivoluzionaria pratica relazionale. La pubblicità mente in maniera sfacciata, e più mente, più vende. Allo stesso modo dei giornali, della TV e della politica, così distante dalla realtà sociale, promette tutto ciò che non potrà mai e non vorrà mai mantenere. La menzogna paga, e tutti mentono in barba al buon senso, ad ogni principio etico e valore morale. “ Affinare l'impostura affinché sembri una verità “
La scienza mente, la Chiesa mente, il Capo del Governo mente. I padri mentono ai figli che, in seguito, predicheranno ai loro la menzogna ereditata. Tutti mentono a tutti, in una sorta di girone infernale e di torre di Babele, dove la verità, la somma eresia, é evitata come un virus mortale. La contaminazione dell’acqua, dell’aria, dell’ecosistema tutto, sono alcune delle infinite conseguenze prodotte dalla menzogna globale.

Gianni Tirelli


“Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe”. Mark Twain

Per molti oggi, la bugia costituisce una regola relazionale, e la loro introiezione proiettiva li porta ad attribuire agli altri tutti i loro difetti, a cominciare dalla menzogna.
Chi mente in forma compulsiva, lo fa per costruirsi un ruolo che altrimenti non avrebbe nella società - un autodifesa relativa ad una mancanza di autostima.
La propensione coltivata alla menzogna, accomuna, in maniera trasversale, i più diversi strati sociali e si pone come elemento caratteriale dominante. Un comportamento oggi talmente diffuso nella cittadinanza, da essere assunto a normale pratica relazionale, coniugata a una esposizione verbale, falsamente convinta, ostentata e gridata: l’espressione più esaustiva del livello di virulenza di una malattia che per assuefazione, si è attestata a cronica e grave patologia - un quadro inquietante delle nostre moderne società liberiste.
Nell’inferno dantesco, “I falsari di parola” (i bugiardi) sono fiaccati e arsi da una febbre altissima, paradigma di una degenerazione dello stato di coscienza che ha caratterizzato la loro esistenza. Questa operazione di contraffazione dell’Io, prolungata nel tempo e mai messa in discussione, si attesta in seguito, come carattere dominante del soggetto (tara mentale). La bugia condivisa poi, è molto in auge nell’ambito politico dove interi schieramenti mentono compatti al fine di assicurarsi privilegi, impunità e potere. Il caso Ruby è un esempio su tutti!

La storia parte da lontano, o meglio, tutto ha inizio con l’avvento della TV commerciale e la pubblicità. Mentire, mistificare e contraffare, sono oggi i cardini intorno ai quali ruota la commercializzazione di prodotti e beni di infima qualità, inutili e dannosi per la salute, e che diversamente non avrebbero motivo di esistere e di essere acquistati. È dunque con la propaganda mediatica e l’avvento dello Sponsor che la menzogna inizia la sua escalation fino a divenire strumento di convincimento di massa, e regola basilare nei rapporti interpersonali. Tutto questo chiaramente non si è autogenerato dal nulla, ma in virtù dell’azione congiunta di una banda di imprenditori analfabeti, partoriti dagli umori maligni dell’Industrialesimo pagano, che in questo modo, hanno trovato riscatto a quella condizione di emarginazione socio culturale, che da sempre aveva caratterizzato (a giusto titolo) la loro esistenza, relegandoli nei bassifondi dell’umanità.
Il nocciolo della questione sta proprio in questa mia ultima considerazione, che assegna a questi figuri (refrattari ad ogni regola e principio etico) l’origine di quel cancro che ha corrotto e devastato le società occidentali, intaccandone i gangli vitali, e concorso alla nascita di una inedita cultura relativista.

Se un immaginario, quanto improbabile tribunale, competente e super partes, si dovesse attenere a criteri di obiettività e di bene comune per esprimere un giudizio veritiero conforme alla qualità dei prodotti pubblicizzati sui canali televisivi e loro slogan, c’è da credere che un buon 99% di questi, non supererebbe l’esame. Incredibilmente la farsa continua, imperturbabile e sempre più invasiva, declinando ogni responsabilità oggettiva sugli ignari consumatori e sulla loro ipotetica, presunta, ma del resto inesistente, capacità di discernimento e quindi di scelta.

Questi soggetti, sono il prodotto di una sottocultura consumistica, che nella potenzialità degli individui a rischio, trova terreno di coltura per attuare il suo progetto di manipolazione mentale. Le menzognere promesse di successo, di facili guadagni, di eterna bellezza, unicità ed immortalità, intervengono sulle menti deboli in forma destabilizzante, alterandone l’oggettività, l’imparzialità e la consapevolezza, per essere assunte, in seguito, a parametri assoluti di riferimento. Valori morali e principi etici, vissuti come dei veri e propri ostacoli e incidenti di percorso (elementi dissonanti), sono stai rimossi e cancellati, per dare efficacia e sonorità alle lusinghe e agli inviti seducenti delle suadenti sirene del liberismo consumista. La forza di volontà poi, che aveva la funzione, lo scopo e la potenza di produrre diversità e merito, è venuta meno, per trasfigurare in omologazione e supina accettazione; cause, a loro volta, di in un martirio incompreso, risultato estremo di un autolesionismo indotto.

Oggi, la bugia, trionfa nelle società moderne e democratiche, come una nuova e rivoluzionaria pratica relazionale. La pubblicità mente in maniera sfacciata, e più mente, più vende. Allo stesso modo dei giornali, della TV e della politica, così distante dalla realtà sociale, promette tutto ciò che non potrà mai e non vorrà mai mantenere. La menzogna paga, e tutti mentono in barba al buon senso, ad ogni principio etico e valore morale. “ Affinare l'impostura affinché sembri una verità “
La scienza mente, la Chiesa mente, il Capo del Governo mente. I padri mentono ai figli che, in seguito, predicheranno ai loro la menzogna ereditata. Tutti mentono a tutti, in una sorta di girone infernale e di torre di Babele, dove la verità, la somma eresia, é evitata come un virus mortale. La contaminazione dell’acqua, dell’aria, dell’ecosistema tutto, sono alcune delle infinite conseguenze prodotte dalla menzogna globale.

Gianni Tirelli

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