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Nikolaj Starikov Fort Russ 15 giugno 2015 La
scorsa settimana una serie di eventi strettamente correlati ha avuto
luogo. C'è stata la riunione dei capi dei sette Stati occidentali, la
visita di Putin in Italia e l'apertura dei "giochi europei" a Baku.
Analizziamo cause e significati di questi eventi. La riunione dei capi
dei sette principali Paesi occidentali ha avuto luogo nel quadro della
riunione dei capi di otto Stati. La Russia fu aggiunta ai Paesi
occidentali. Il nostro Presidente, insieme ai leader di Stati Uniti,
Giappone, Italia, Germania, Francia, Canada e Regno Unito discuteva
questioni urgenti di politica mondiale. Tale formato non fu
formalizzato, ma si aveva solo ogni volta che i leader degli otto Paesi
venivano invitati alla riunione. Dopo la crisi in Ucraina, la Russia non
è più invitata. Le ragioni sono ovvie, espressione di dispiacere e
pressione sul nostro Paese. Non ci sono assolutamente conseguenze per la
Russia, semplicemente una piattaforma in meno in cui i capi
dell'occidente parlavano a Putin tutti insieme o uno alla volta.
Preoccuparsene è una perdita di tempo. Non vi è alcun isolamento
internazionale della Russia. La visita di Vladimir Putin in Italia l'ha
mostrato chiaramente. Cioè, sapevamo già che il "mondo" che esprime
insoddisfazione per la nostra politica rappresenta una piccola parte
dell'umanità, che vive per lo più in Europa e Nord America. La visita di
Putin in Italia ci ha dimostrato che è difficile parlare d'isolamento
anche in Europa. Il 7 e 8 giugno 2015, nella località tedesca di
Garmisch-Partenkirchen dove, tra l'altro, nel febbraio 1936 l'occidente
permise ad Adolf Hitler di tenere le Olimpiadi, la riunione del
cosiddetto "G7" ha avuto luogo. " I capi del gruppo dei sette
annunciavano che le sanzioni saranno rimosse se saranno soddisfatti gli
accordi di Minsk, altrimenti, la CNN citava certe fonti, nei prossimi
mesi nuove sanzioni contro individui e società finanziarie potranno
essere attuate" ( 1TV).
Nella riunione dei sette capi la Russia è stata regolarmente accusata,
anche se è evidente che essa è interessata alla pace in Ucraina. Ma il
divertimento iniziava dopo tale incontro. Il 7 e 8 giugno 2015 il primo
ministro italiano era nella riunione in Germania, a solidarizzare con i
partner, accusando la Russia e concordando sulle necessarie sanzioni. Il
10 e 11 giugno incontrava il Presidente Putin... in Italia. Molto
interessante. Se s'immagina che il primo ministro italiano Renzi
considera davvero la Russia un "aggressore" e il suo presidente
responsabile della crisi in Ucraina, allora era molto strano vederlo un
paio di giorni dopo il vertice "G7", stringere la mano a Vladimir Putin
in Italia. Ciò significa che l'Italia non considera la Russia né
aggressore né colpevole. In caso contrario, la visita del Presidente
della Russia sarebbe stata annullata. Ancora più significativo è stato
l'incontro di Putin con il capo dei cattolici. Papa Francesco ha dato al
nostro Presidente una medaglia del secolo scorso con l'immagine di un
angelo che, secondo il capo della Chiesa cattolica, " porta pace, giustizia, solidarietà e protezione".
E' evidente che il segnale inviato a 1,5 miliardi di cattolici e alle
élite politiche era inequivocabile. Pace con la Russia e fine del
confronto. Il nemico numero uno del cristianesimo oggi è il SIIL creato
dagli USA e non la Russia. Barack Obama considera la Russia un nemico, e
il capo dei cattolici assume una posizione diversa. I risultati della
visita di Putin in Italia, sono stati magnificamente espressi da un
analista politico italiano: “ La visita del presidente russo Vladimir
Putin in Italia suggerisce che in occidente ci sia disaccordo nei
confronti della Russia, ha detto in un'intervista a RT Francia il capo
del programma "Eurasia" dell'Istituto superiore di studi geopolitici
italiano Dario Citati. "Prima di tutto, la visita di Putin significa che
non esiste una posizione unanime in occidente su questione ucraina e
crisi con la Russia", ha detto. Secondo Citati, questa visita è
importante per l'Italia perché gli italiani capiscono che le sanzioni
contro la Russia sono controproducenti: non hanno cambiato la posizione
della Russia e sono troppo onerose per l'economia italiana... Pertanto
tale unanimità, ben osservata quando i Paesi europei parlano in nome
dell'UE o in formati come il G7, per così dire s'infrange contro la
realtà", scrive Citati. Il significato dell'incontro del Presidente con
il Primo ministro italiano, secondo l'analista, marca le differenze
nell'Unione europea, perché ci saremmo aspettati la cancellazione della
visita, tuttavia, ma non è stata annullata e, inoltre, una visita è
stata dedicata al Vaticano, attore importante nelle relazioni
internazionali". ( RIA)
Ora qualche parola sul perché Putin s'è recato in Italia, e perché ora. Parliamo sempre di geopolitica e gasdotti.
Una lotta invisibile infuria per le rotte del gas russo verso l'Europa.
Obiettivo della Russia è costruire una "condotta" aggirando l'Ucraina
privando gli USA della possibilità di ricattare Europa e Russia tramite
le marionette di Kiev, chiudendo le forniture di gas attraverso
l'Ucraina. L'obiettivo degli Stati Uniti non è non permettere alla
Russia di bypassare l'Ucraina, ma fare pressione su Europa e Russia.
Dopo il blocco di " South Stream", Mosca ha fatto un accordo con la Turchia per la costruzione del gasdotto " Turkish stream".
Il piano prevede un gasdotto prima in Turchia e poi in Grecia.
Ulteriori piani prevedevano la Macedonia, ma improvvisamente vi è stata
una majdan in questo Paese e un attacco di combattenti albanesi dopo di
che il primo ministro di Macedonia ha "capito" i suggerimenti e
dichiarato che il gasdotto sarà costruito solo dopo la firma
dell'accordo tra Commissione della Comunità europea e Gazprom. L'assenza
di tale accordo ha ucciso " South Stream" e la Russia cerca
nuove opportunità per tracciare il gasdotto. La nostra parte usa
l'artiglieria pesante, il nostro Presidente che vola in Italia per
spiegare ai colleghi italiani la cosa più ovvia. Dopo la Grecia, il
gasdotto andrà in Italia, da dove il gas passerà all'Europa. Per
resistere in ciò, la Russia deve... terminare il gasdotto in Grecia, o
anche in Turchia. E' quindi giusto e logico estenderlo in Italia. E'
un'ottima prospettiva per tutta Europa, e per l'Italia è semplicemente
perfetto. Non è un caso che durante la visita Putin abbia parlato di
relazioni bilaterali con questo Paese con una modalità mai vista nella
"Commissione Europea". " Ha parlato della necessità di mantenere lo
slancio nelle relazioni bilaterali in tutti i campi, non permettendo che
siano ostaggio delle varie difficoltà attualmente osservate", ha detto
il segretario stampa del presidente russo”. ( SPDnevnik)
Come i "partner" italiani abbiano risposto, lo capiremo più tardi.
Tuttavia, il prosieguo del viaggio del nostro Presidente è molto
eloquente. Il 12 giugno 2015 s'è recato all'apertura dei "giochi
europei" nella capitale dell'Azerbaijan. Lo sport è fantastico, la
nostra squadra va supportata. Ma la cosa principale per il presidente
russo è l'incontro con il capo della Turchia, che ha avuto luogo a Baku a
porte chiuse. Tutto molto logico. In primo luogo, parlare con l'Italia
sulla destinazione del " Turkish stream", e poi un faccia a faccia con la Turchia, diretto, senza intermediari né giornalisti. “ I
grandi progetti energetici, tra cui la costruzione del "Turskish
stream", oggi sono stati discussi dai presidenti Vladimir Putin e Recep
Tayyip Erdogan a Baku, all'apertura dei primi giochi europei. I colloqui
si sono svolti a porte chiuse e dettagli sono noti solo da un'ora... Si
potrebbe immaginare di cosa i presidenti di Russia e Turchia abbiano
parlato a porte chiuse, guardando la composizione delle delegazioni. La
partecipazione ai negoziati dei capi di Gazprom e del Ministero
dell'Energia chiaramente lasciano intendere che si parlasse di energia, e
più precisamente forniture di gas. Anche di fronte alle telecamere,
Putin e Erdogan hanno discusso solo delle ultime novità, l'apertura a
Baku dei primi giochi sportivi europei, senza perdere le opportunità di
scherzare sull'Europa unita”. ( 1TV)
Nel frattempo, questo scambio a Baku ha un altro aspetto. Turchia e
Russia possono discutere del "business del gas" con l'Azerbaigian. Il
fatto è che gli statunitensi vogliono utilizzare il gas dall'Azerbaijan
come alternativa al gas dalla Russia. “ Le forniture di gas
dell'Azerbaigian nei prossimi anni sarà l'unica vera alternativa al gas
russo per l'Europa... Il "Corridoio meridionale del gas" è uno dei
progetti prioritari dell'UE, che prevede il trasporto di gas dalla
regione del Caspio attraverso Georgia e Turchia ai Paesi europei. Nella
fase iniziale, il gas prodotto dalla seconda fase dello sviluppo del
campo gasifero condensato azero "Shah Deniz" è considerato fonte
principale del progetto di "Corridoio meridionale del gas".
Successivamente altre fonti potranno collegarsi al progetto. Il gas dal
giacimento in seconda fase di sviluppo sarà esportato in Turchia e nei
mercati europei ampliando il gasdotto del Caucaso meridionale e con la
costruzione delle pipeline Trans-Anatolian (TANAP) e Trans-Adriatico
(TAP)”. ( Day)
Riassumendo:
• Ancora una volta, come alcuni anni fa, la politica mondiale è concentrata sulla rete dei gasdotti.
• La battaglia è molto intensa e il suo esito è difficile da prevedere.
Non abbiamo meno possibilità di vincere rispetto ai nostri rivali.
• Il nostro Presidente è costretto a prendere l'iniziativa nei momenti
più difficili e agire d'artiglieria pesante per "sfondare" le posizioni
nemiche.
Gli auguriamo il pieno successo, con aiutanti di fiducia per le missioni più importanti...
sitoaurora | giugno 16, 2015 alle 15:41 | Etichette: accordi petroliferi, Atene, atlantismo, Azerbaigian, Barack Obama, BCE, Blocco americanista occidentalista, Blocco BAO, capitalismo, colonialismo, commercio, commercio internazionale, crisi economica, economia, economia internazionale, economia mondiale, economia politica, economia regionale, energia, eurasia, eurocrazia, Europa, Europa Orientale, finanza, finanza mondiale, Gas, geo-risorse, Geoeconomia, Geopolitica, georisorse, Geostrategia, Germania, giacimenti di idrocarburi, globalismo, globalizzazione, Grecia, guerra asimmetrica, guerra commerciale, guerra d'influenza, guerra d'informazione, guerra economica, guerra finanziaria, guerra per l'energia, idrocarburi, Imperialismo, industria dell'energia, industria petrolifera, istituzioni finanziarie internazionali, Italia, mass media, medioriente, Mediterraneo, mercato, mercato energetico, mercato mondiale, mercato regionale, mondialismo, mondializzazione, Mosca, NATO, neoimperialismo, Nuovo ordine mondiale, Papa Francesco, petrolio energia, politica economica, politica energetica, politica industriale, politica internazionale, politica regionale, relazioni economiche, relazioni industriali, risorse di idrocarburi, risorse energetiche, risorse finanziarie, Russia, sanzioni economiche, sfera d'influenza, Shale, sistema bancario, sistema finanziario, sistema internazionale, South Stream, Stati Uniti, strategia, TANAP, TAP, Tayyp Recep Erdogan, Turchia, Turkish Stream, Ucraina, UE, Unione Europea, USA, Vatican, Vaticano, Vladimir Putin, Washington Consensus
| Categorie: Eurasia, Geopolitica
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