mercoledì 17 giugno 2015

Gasdotti e geopolitica: la vera ragione della visita di Putin in Italia

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Gasdotti e geopolitica: la vera ragione della visita di Putin in Italia

by sitoaurora
Nikolaj Starikov Fort Russ 15 giugno 2015b9057b08367328d6aa81d7de5c909e5cLa scorsa settimana una serie di eventi strettamente correlati ha avuto luogo. C'è stata la riunione dei capi dei sette Stati occidentali, la visita di Putin in Italia e l'apertura dei "giochi europei" a Baku.
Analizziamo cause e significati di questi eventi. La riunione dei capi dei sette principali Paesi occidentali ha avuto luogo nel quadro della riunione dei capi di otto Stati. La Russia fu aggiunta ai Paesi occidentali. Il nostro Presidente, insieme ai leader di Stati Uniti, Giappone, Italia, Germania, Francia, Canada e Regno Unito discuteva questioni urgenti di politica mondiale. Tale formato non fu formalizzato, ma si aveva solo ogni volta che i leader degli otto Paesi venivano invitati alla riunione. Dopo la crisi in Ucraina, la Russia non è più invitata. Le ragioni sono ovvie, espressione di dispiacere e pressione sul nostro Paese. Non ci sono assolutamente conseguenze per la Russia, semplicemente una piattaforma in meno in cui i capi dell'occidente parlavano a Putin tutti insieme o uno alla volta. Preoccuparsene è una perdita di tempo. Non vi è alcun isolamento internazionale della Russia. La visita di Vladimir Putin in Italia l'ha mostrato chiaramente. Cioè, sapevamo già che il "mondo" che esprime insoddisfazione per la nostra politica rappresenta una piccola parte dell'umanità, che vive per lo più in Europa e Nord America. La visita di Putin in Italia ci ha dimostrato che è difficile parlare d'isolamento anche in Europa. Il 7 e 8 giugno 2015, nella località tedesca di Garmisch-Partenkirchen dove, tra l'altro, nel febbraio 1936 l'occidente permise ad Adolf Hitler di tenere le Olimpiadi, la riunione del cosiddetto "G7" ha avuto luogo. "I capi del gruppo dei sette annunciavano che le sanzioni saranno rimosse se saranno soddisfatti gli accordi di Minsk, altrimenti, la CNN citava certe fonti, nei prossimi mesi nuove sanzioni contro individui e società finanziarie potranno essere attuate" (1TV).
Nella riunione dei sette capi la Russia è stata regolarmente accusata, anche se è evidente che essa è interessata alla pace in Ucraina. Ma il divertimento iniziava dopo tale incontro. Il 7 e 8 giugno 2015 il primo ministro italiano era nella riunione in Germania, a solidarizzare con i partner, accusando la Russia e concordando sulle necessarie sanzioni. Il 10 e 11 giugno incontrava il Presidente Putin... in Italia. Molto interessante. Se s'immagina che il primo ministro italiano Renzi considera davvero la Russia un "aggressore" e il suo presidente responsabile della crisi in Ucraina, allora era molto strano vederlo un paio di giorni dopo il vertice "G7", stringere la mano a Vladimir Putin in Italia. Ciò significa che l'Italia non considera la Russia né aggressore né colpevole. In caso contrario, la visita del Presidente della Russia sarebbe stata annullata. Ancora più significativo è stato l'incontro di Putin con il capo dei cattolici. Papa Francesco ha dato al nostro Presidente una medaglia del secolo scorso con l'immagine di un angelo che, secondo il capo della Chiesa cattolica, "porta pace, giustizia, solidarietà e protezione". E' evidente che il segnale inviato a 1,5 miliardi di cattolici e alle élite politiche era inequivocabile. Pace con la Russia e fine del confronto. Il nemico numero uno del cristianesimo oggi è il SIIL creato dagli USA e non la Russia. Barack Obama considera la Russia un nemico, e il capo dei cattolici assume una posizione diversa. I risultati della visita di Putin in Italia, sono stati magnificamente espressi da un analista politico italiano: “La visita del presidente russo Vladimir Putin in Italia suggerisce che in occidente ci sia disaccordo nei confronti della Russia, ha detto in un'intervista a RT Francia il capo del programma "Eurasia" dell'Istituto superiore di studi geopolitici italiano Dario Citati. "Prima di tutto, la visita di Putin significa che non esiste una posizione unanime in occidente su questione ucraina e crisi con la Russia", ha detto. Secondo Citati, questa visita è importante per l'Italia perché gli italiani capiscono che le sanzioni contro la Russia sono controproducenti: non hanno cambiato la posizione della Russia e sono troppo onerose per l'economia italiana... Pertanto tale unanimità, ben osservata quando i Paesi europei parlano in nome dell'UE o in formati come il G7, per così dire s'infrange contro la realtà", scrive Citati. Il significato dell'incontro del Presidente con il Primo ministro italiano, secondo l'analista, marca le differenze nell'Unione europea, perché ci saremmo aspettati la cancellazione della visita, tuttavia, ma non è stata annullata e, inoltre, una visita è stata dedicata al Vaticano, attore importante nelle relazioni internazionali". (RIA)
Ora qualche parola sul perché Putin s'è recato in Italia, e perché ora. Parliamo sempre di geopolitica e gasdotti. Una lotta invisibile infuria per le rotte del gas russo verso l'Europa. Obiettivo della Russia è costruire una "condotta" aggirando l'Ucraina privando gli USA della possibilità di ricattare Europa e Russia tramite le marionette di Kiev, chiudendo le forniture di gas attraverso l'Ucraina. L'obiettivo degli Stati Uniti non è non permettere alla Russia di bypassare l'Ucraina, ma fare pressione su Europa e Russia. Dopo il blocco di "South Stream", Mosca ha fatto un accordo con la Turchia per la costruzione del gasdotto "Turkish stream". Il piano prevede un gasdotto prima in Turchia e poi in Grecia. Ulteriori piani prevedevano la Macedonia, ma improvvisamente vi è stata una majdan in questo Paese e un attacco di combattenti albanesi dopo di che il primo ministro di Macedonia ha "capito" i suggerimenti e dichiarato che il gasdotto sarà costruito solo dopo la firma dell'accordo tra Commissione della Comunità europea e Gazprom. L'assenza di tale accordo ha ucciso "South Stream" e la Russia cerca nuove opportunità per tracciare il gasdotto. La nostra parte usa l'artiglieria pesante, il nostro Presidente che vola in Italia per spiegare ai colleghi italiani la cosa più ovvia. Dopo la Grecia, il gasdotto andrà in Italia, da dove il gas passerà all'Europa. Per resistere in ciò, la Russia deve... terminare il gasdotto in Grecia, o anche in Turchia. E' quindi giusto e logico estenderlo in Italia. E' un'ottima prospettiva per tutta Europa, e per l'Italia è semplicemente perfetto. Non è un caso che durante la visita Putin abbia parlato di relazioni bilaterali con questo Paese con una modalità mai vista nella "Commissione Europea". "Ha parlato della necessità di mantenere lo slancio nelle relazioni bilaterali in tutti i campi, non permettendo che siano ostaggio delle varie difficoltà attualmente osservate", ha detto il segretario stampa del presidente russo”. (SPDnevnik)
Come i "partner" italiani abbiano risposto, lo capiremo più tardi. Tuttavia, il prosieguo del viaggio del nostro Presidente è molto eloquente. Il 12 giugno 2015 s'è recato all'apertura dei "giochi europei" nella capitale dell'Azerbaijan. Lo sport è fantastico, la nostra squadra va supportata. Ma la cosa principale per il presidente russo è l'incontro con il capo della Turchia, che ha avuto luogo a Baku a porte chiuse. Tutto molto logico. In primo luogo, parlare con l'Italia sulla destinazione del "Turkish stream", e poi un faccia a faccia con la Turchia, diretto, senza intermediari né giornalisti. “I grandi progetti energetici, tra cui la costruzione del "Turskish stream", oggi sono stati discussi dai presidenti Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan a Baku, all'apertura dei primi giochi europei. I colloqui si sono svolti a porte chiuse e dettagli sono noti solo da un'ora... Si potrebbe immaginare di cosa i presidenti di Russia e Turchia abbiano parlato a porte chiuse, guardando la composizione delle delegazioni. La partecipazione ai negoziati dei capi di Gazprom e del Ministero dell'Energia chiaramente lasciano intendere che si parlasse di energia, e più precisamente forniture di gas. Anche di fronte alle telecamere, Putin e Erdogan hanno discusso solo delle ultime novità, l'apertura a Baku dei primi giochi sportivi europei, senza perdere le opportunità di scherzare sull'Europa unita”. (1TV) Nel frattempo, questo scambio a Baku ha un altro aspetto. Turchia e Russia possono discutere del "business del gas" con l'Azerbaigian. Il fatto è che gli statunitensi vogliono utilizzare il gas dall'Azerbaijan come alternativa al gas dalla Russia. “Le forniture di gas dell'Azerbaigian nei prossimi anni sarà l'unica vera alternativa al gas russo per l'Europa... Il "Corridoio meridionale del gas" è uno dei progetti prioritari dell'UE, che prevede il trasporto di gas dalla regione del Caspio attraverso Georgia e Turchia ai Paesi europei. Nella fase iniziale, il gas prodotto dalla seconda fase dello sviluppo del campo gasifero condensato azero "Shah Deniz" è considerato fonte principale del progetto di "Corridoio meridionale del gas". Successivamente altre fonti potranno collegarsi al progetto. Il gas dal giacimento in seconda fase di sviluppo sarà esportato in Turchia e nei mercati europei ampliando il gasdotto del Caucaso meridionale e con la costruzione delle pipeline Trans-Anatolian (TANAP) e Trans-Adriatico (TAP)”. (Day)
Riassumendo:
• Ancora una volta, come alcuni anni fa, la politica mondiale è concentrata sulla rete dei gasdotti.
• La battaglia è molto intensa e il suo esito è difficile da prevedere. Non abbiamo meno possibilità di vincere rispetto ai nostri rivali.
• Il nostro Presidente è costretto a prendere l'iniziativa nei momenti più difficili e agire d'artiglieria pesante per "sfondare" le posizioni nemiche.
Gli auguriamo il pieno successo, con aiutanti di fiducia per le missioni più importanti...
l43-vladimir-putin-papa-131125203847_bigTraduzione di Alessandro Lattanzio - SitoAurora
sitoaurora | giugno 16, 2015 alle 15:41 | Etichette: accordi petroliferi, Atene, atlantismo, Azerbaigian, Barack Obama, BCE, Blocco americanista occidentalista, Blocco BAO, capitalismo, colonialismo, commercio, commercio internazionale, crisi economica, economia, economia internazionale, economia mondiale, economia politica, economia regionale, energia, eurasia, eurocrazia, Europa, Europa Orientale, finanza, finanza mondiale, Gas, geo-risorse, Geoeconomia, Geopolitica, georisorse, Geostrategia, Germania, giacimenti di idrocarburi, globalismo, globalizzazione, Grecia, guerra asimmetrica, guerra commerciale, guerra d'influenza, guerra d'informazione, guerra economica, guerra finanziaria, guerra per l'energia, idrocarburi, Imperialismo, industria dell'energia, industria petrolifera, istituzioni finanziarie internazionali, Italia, mass media, medioriente, Mediterraneo, mercato, mercato energetico, mercato mondiale, mercato regionale, mondialismo, mondializzazione, Mosca, NATO, neoimperialismo, Nuovo ordine mondiale, Papa Francesco, petrolio energia, politica economica, politica energetica, politica industriale, politica internazionale, politica regionale, relazioni economiche, relazioni industriali, risorse di idrocarburi, risorse energetiche, risorse finanziarie, Russia, sanzioni economiche, sfera d'influenza, Shale, sistema bancario, sistema finanziario, sistema internazionale, South Stream, Stati Uniti, strategia, TANAP, TAP, Tayyp Recep Erdogan, Turchia, Turkish Stream, Ucraina, UE, Unione Europea, USA, Vatican, Vaticano, Vladimir Putin, Washington Consensus | Categorie: Eurasia, Geopolitica | URL: http://wp.me/p1qi5U-4o2
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