La Vanguardia: minacciando Mosca e Pechino, gli USA giocano col fuoco
Gli
USA e i loro alleati non riusciranno a imporre alla Russia e alla Cina
la condizione dei “vassalli”, già accettata dall’Europa, Canada,
Australia e Giappone, scrive lo spagnolo La Vanguardia.
Se si continueranno ad esercitare pressioni su Mosca e Pechino il mondo rischia di finire sull'orlo di una guerra nucleare.
Gli USA stanno giocando col fuoco, provocando una grave tensione militare ai confini della Russia e della Cina, sebbene né l'Ucraina, né il mar Cinese Meridionale non siano un "retrocortile" dell'America, scrive lo spagnolo La Vanguardia.
Mosca e Pechino stanno cercando di creare un sistema di relazioni
internazionali basato sul pluralismo delle opinioni e sul consenso, ma
questi tentativi sono visti da Washington come una "minaccia" da
sopprimere. Fino ad oggi gli USA non riescono a capire che il mondo
bipolare è finito con la fine della guerra fredda e che la loro politica
del mondo unipolare è fallita. Washington continua le sue avventure
militari che servono solo a destabilizzare il mondo, è detto
nell'articolo.
In questo momento il principale scopo di Washington è quello di frenare la crescita delle due potenze nucleari — Russia e Cina. Per contenere la Russia, gli USA hanno provocato la crisi in Ucraina. Contro Mosca sono state varate le sanzioni ed è stata cominciata una campagna mediatica, la Nato non smette di svolgere esercitazioni delle truppe. Quanto alla Cina, è costretta a contrastare la "svolta asiatica" degli USA e la costruzione delle basi militari americane nel mar Cinese Meridionale che devono dare agli USA il controllo della regione. C'è da notare che Russia e Cina non invadono il golfo del Messico e non svolgono esercitazioni alle coste degli USA.
Al tempo stesso Washington dovrebbe capire che Mosca e Pechino non cederanno alle pressioni e non accetteranno la condizione dei "vassalli", preparata per esse dagli USA e già proposta all'Europa, Canada, Australia e Giappone. Se altri paesi, in particolare quelli d'Europa, seguiranno gli ordini di Washington, rinunciando alla politica indipendente, il mondo potrà essere minacciato da una guerra nucleare, sottolinea La Vanguardia.
Gli USA stanno giocando col fuoco, provocando una grave tensione militare ai confini della Russia e della Cina, sebbene né l'Ucraina, né il mar Cinese Meridionale non siano un "retrocortile" dell'America, scrive lo spagnolo La Vanguardia.
In questo momento il principale scopo di Washington è quello di frenare la crescita delle due potenze nucleari — Russia e Cina. Per contenere la Russia, gli USA hanno provocato la crisi in Ucraina. Contro Mosca sono state varate le sanzioni ed è stata cominciata una campagna mediatica, la Nato non smette di svolgere esercitazioni delle truppe. Quanto alla Cina, è costretta a contrastare la "svolta asiatica" degli USA e la costruzione delle basi militari americane nel mar Cinese Meridionale che devono dare agli USA il controllo della regione. C'è da notare che Russia e Cina non invadono il golfo del Messico e non svolgono esercitazioni alle coste degli USA.
Al tempo stesso Washington dovrebbe capire che Mosca e Pechino non cederanno alle pressioni e non accetteranno la condizione dei "vassalli", preparata per esse dagli USA e già proposta all'Europa, Canada, Australia e Giappone. Se altri paesi, in particolare quelli d'Europa, seguiranno gli ordini di Washington, rinunciando alla politica indipendente, il mondo potrà essere minacciato da una guerra nucleare, sottolinea La Vanguardia.
Nessun commento:
Posta un commento