sabato 20 giugno 2015

prima li bombarda poi li respinge poi ci fa le babattute.......ma ghligliotiniamolo subito francesi



 prima li bombarda poi li respinge poi ci fa le battute.......ma ghigliottiniamolo subito francesi

 

 Immigrazione, Respingimenti a Ventimiglia: 170 su scogliera, notte tranquilla

Voci di allentamento controlli, autorità negano; a Ventimiglia aumentano malori e casi scabbia. Polemiche in Francia su battuta Sarkozy, da Ue ok a 89mln per emergenza


Sono 170, secondo le stime della Croce Rossa Italiana, i migranti che si trovano da una settimana sulla scogliera a Ponte S.Ludovico, pochi passi dal confine italo-francese. La notte è passata tranquilla. Intanto, la maggior parte dei migranti che si trovavano alla stazione ha accettato di trasferirsi nei locali messi a disposizione da Rfi.
Ora alla frontiera tra Italia e Francia è come se si stesse giocando una partita a ping-pong con i profughi come palline. La Francia sta continuando la politica delle riammissioni: trova migranti irregolari sul suo territorio e li manda in Italia perché da lì sono arrivati, dicono le autorità transalpine. La polizia di frontiera italiana controlla i documenti dei migranti 'inviati' in Italia e se non fanno parte di quelli che veramente dall'Italia sono transitati li fa tornare oltre frontiera, a Mentone. Oggi questa situazione è stata vissuta complessivamente da 90 persone: 55 sono stati respinti dall'Italia. Questo andirivieni ha generato una certa confusione e nel pomeriggio c'è stata la sensazione che la Francia avesse adottato una linea morbida. Sensazione smentita. "La nostra linea non è cambiata", dice all'ANSA un alto responsabile della prefettura delle Alpes-Maritimes. Il "riaccompagnamento" dei migranti irregolari verso l'Italia "continua in modo normale". Insomma, la frontiera francese resta 'chiusa' ai migranti e "aperta nel rispetto delle regole", dice l'ambasciata di Francia a Roma. Un invito ad 'aprirsi' arriva dai vescovi francesi che hanno affidato il loro pensiero all'Osservatore romano. "I migranti - scrivono i vescovi - non sono problemi, ma uomini, donne, bambini: sono esseri umani. Non devono essere considerati in primo luogo come un rischio o un potenziale attentato alla sovranità nazionale. Occorre uscire da una logica del fenomeno migratorio esclusivamente di sicurezza o di polizia". In attesa della fine di questa situazione, si contano i giorni del blocco a Ventimiglia: già una settimana, con un centinaio di irriducibili accampati sugli scogli della frontiera a Ponte san Ludovico, con altre centinaia sistemati alla stazione di Ventimiglia e in altri locali. Oggi per assistere i bambini sono arrivati anche i volontari dell'Unicef, mentre a sostenere gli altri ci hanno pensato anche quelli di Music for peace, partiti da Genova. Intanto la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani invita ogni Regione a fare la sua parte e la presidente della Camera Laura Boldrini sottolinea che la situazione coi migranti che sta vivendo l'Italia "non è di emergenza perché l'emergenza è dove c'è la guerra. L'emergenza c'è nel Mediterraneo dove sono morte 1.200 persone". Tra parole, respingimenti e riammissioni la vita dei profughi a Ventimiglia va avanti tra preghiere, Ramadan, malori, scabbia e un internet point allestito in modo 'volante' dai volontari con un pc portatile per permettere ai migranti di parlare con i familiari.

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