LE BANCHE DEVONO MORIRE.. O MORIREMO NOI
LE BANCHE DEVONO MORIRE.. O MORIREMO NOI
In
un lontano e glorioso passato gli eserciti delle varie nazioni
combattevano fra loro con lealtà, coraggio, spirito di abnegazione e
amor patrio. I tanti sacrificavano la loro vita per liberarsi dal giogo
dell’invasore, per affermare la loro sovranità economica, umana e
culturale, o per mire espansionistiche.
Oggi ci sono le banche; un esercito di nullafacenti e parassiti al soldo del Sistema Potere che distruggono paesi senza muovere un dito, senza sporcarsi le mani, comodamente seduti difronte allo schermo di un computer.
Oggi ci sono le banche; un esercito di nullafacenti e parassiti al soldo del Sistema Potere che distruggono paesi senza muovere un dito, senza sporcarsi le mani, comodamente seduti difronte allo schermo di un computer.
Solo
le logiche perverse delle "democrazie" occidentali, prevedono che in
tempo di crisi si debbano finanziare i ladri e fare morire i derubati!
E’
questo il modo in cui intendono “dare fiato ai consumi e ossigeno
all’economia?” Questa equazione non riesce ad entrarmi in testa! Le
banche, che rappresentano quel soggetto che più di ogni altro ha
concorso al dissesto socio/economico dei paesi dell’eurozona, oltre a
non essere mai state sanzionate e denunciate all’autorità competente per
crimini finanziari, vengono spudoratamente e inspiegabilmente premiate.
La gente non ha lavoro, non produce, non consuma – le fabbriche chiudono, il debito aumenta, il pil sprofonda, la borsa crolla, e la soluzione ad un tale problema, consiste nel dare soldi alle banche!! Quale è la logica? Io non sarò un genio, ma mi associo alle parole di Einstein quando afferma “che non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna”.
La gente non ha lavoro, non produce, non consuma – le fabbriche chiudono, il debito aumenta, il pil sprofonda, la borsa crolla, e la soluzione ad un tale problema, consiste nel dare soldi alle banche!! Quale è la logica? Io non sarò un genio, ma mi associo alle parole di Einstein quando afferma “che non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna”.
Negli
ultimi '15 anni le banche hanno accumulato fortune stratosferiche sulla
pelle dei cittadini che, in pochi anni, si sono ritrovati in brache di
tela rapinati dei loro risparmi, pensioni e liquidazioni. In che modo si
è potuto attuare un tale raggiro e crimine? La totale assenza di etica e
deontologia, di questi parassiti della finanza, li ha portati ad avere
la strada spianata verso ogni sopruso, senza avvertire il men che minimo
senso di colpa. Del resto questa è una caratteristica fondamentale
(credenziale sine qua non...) al fine di avere accesso ai palazzi del
potere: “essere corruttibili, e affinare la menzogna a tal punto che
sembri una verità”.
Il
personale bancario, selezionato ad hoc per svolgere questo lavoro
sporco nel modo più consono ai desideri (ordini tassativi!) dei
banchieri, rifila agli ignari clienti ciò che di più rischioso e tossico
ci possa essere sul mercato finanziario – che siano azioni,
obbligazioni, titoli, fondi e tanto altro ancora.
Per capirne il perché, dobbiamo immaginare le banche come le affiliate ad una grande casa da gioco d’azzardo, dove tutti i profitti incamerati sono il frutto delle perdite dei giocatori clienti. A tutti gli effetti, una vera e propria associazione per delinquere di stampo mafioso – con l’aggravante che la stessa è regolamentata dallo stato! Le banche dunque, incassano tangenti, proporzionalmente alla loro capacità di sapere vendere spazzatura finanziaria alla clientela, che in pochi mesi vede sfumare il suo investimento.
Ma oggi, limoni da spremere in giro non ce ne sono più! La gente chiude i conti correnti, non compra azioni, evita ogni tipo di investimento e il listino di borsa si avvia al definitivo tracollo, condizionato dai titoli bancari. Il valore degli immobili, che in tempi normali cresceva in maniera inversamente proporzionale all’andamento negativo del MIB, oggi si allinea al crollo delle borse. Questo dato la dice lunga e in maniera esplicita di quanto la situazione odierna sia drammatica e sul punto di esplodere.
Per capirne il perché, dobbiamo immaginare le banche come le affiliate ad una grande casa da gioco d’azzardo, dove tutti i profitti incamerati sono il frutto delle perdite dei giocatori clienti. A tutti gli effetti, una vera e propria associazione per delinquere di stampo mafioso – con l’aggravante che la stessa è regolamentata dallo stato! Le banche dunque, incassano tangenti, proporzionalmente alla loro capacità di sapere vendere spazzatura finanziaria alla clientela, che in pochi mesi vede sfumare il suo investimento.
Ma oggi, limoni da spremere in giro non ce ne sono più! La gente chiude i conti correnti, non compra azioni, evita ogni tipo di investimento e il listino di borsa si avvia al definitivo tracollo, condizionato dai titoli bancari. Il valore degli immobili, che in tempi normali cresceva in maniera inversamente proporzionale all’andamento negativo del MIB, oggi si allinea al crollo delle borse. Questo dato la dice lunga e in maniera esplicita di quanto la situazione odierna sia drammatica e sul punto di esplodere.
Così
le banche, oggi, a corto di liquidità e non potendo più attingere
risorse dal bacino della comunità (oramai ridotto ad un rivolo), si
scannano fra loro in un gioco al massacro, tradendo quel patto di “non
belligeranza” che, all’origine, avevano stipulato fra loro per estorcere
denaro fresco alla gente.
Salvare
dunque le banche europee dal tracollo imminente, non ha nessun effetto
benefico sulle società, ma limita semplicemente (e solo per il momento),
l’inevitabile fallimento di tutti quei gruppi di potere che non sono
più in condizione di onorare, di tenere testa, a tutte quelle spese
pazze e miliardarie, che negli ultimi 15 anni hanno contraddistinto la
natura maligna e criminale di questi vampiri del sangue dei nostri
figli.
Un’idea talmente malsana questa, che non salverà ne capre e ne cavoli, ma accelererà quel processo di necrosi che sta uccidendo, giorno dopo giorno la civiltà dei consumi. E grazie a Dio!!
E non pensiate che questi signori della finanza, siano quattro gatti, ma stiamo parlando di qualche milione di persone che vivono nel lusso più sfrenato, e della lussuria, hanno fatto il loro stile di vita. Gente che butta denaro come coriandoli a carnevale, e che non avendolo mai guadagnato, non ne conoscono l’effettivo valore. E ripeto, qualche milione di persone che trascorrono le loro giornate oziando fra centri benessere, interventi di chirurgia plastica, droga party e facendo shopping – gente che possiede case in ogni luogo del pianeta, barche, yacht, e automobili milionarie, e una schiera di servi e cortigiani al soldo, da fare invidia ai principi di un tempo. Una vita da nababbi consumata fra amanti, baldracche, regalie e cocaina – e tutto questo, cari amici, con i soldi sottratti indebitamente alla comunità.
Se moltiplicassimo le spese annue di uno di questi farabutti, per qualche milione, i conti sono presto fatti e comprenderemmo il perché della nostra misera condizione.
Un’idea talmente malsana questa, che non salverà ne capre e ne cavoli, ma accelererà quel processo di necrosi che sta uccidendo, giorno dopo giorno la civiltà dei consumi. E grazie a Dio!!
E non pensiate che questi signori della finanza, siano quattro gatti, ma stiamo parlando di qualche milione di persone che vivono nel lusso più sfrenato, e della lussuria, hanno fatto il loro stile di vita. Gente che butta denaro come coriandoli a carnevale, e che non avendolo mai guadagnato, non ne conoscono l’effettivo valore. E ripeto, qualche milione di persone che trascorrono le loro giornate oziando fra centri benessere, interventi di chirurgia plastica, droga party e facendo shopping – gente che possiede case in ogni luogo del pianeta, barche, yacht, e automobili milionarie, e una schiera di servi e cortigiani al soldo, da fare invidia ai principi di un tempo. Una vita da nababbi consumata fra amanti, baldracche, regalie e cocaina – e tutto questo, cari amici, con i soldi sottratti indebitamente alla comunità.
Se moltiplicassimo le spese annue di uno di questi farabutti, per qualche milione, i conti sono presto fatti e comprenderemmo il perché della nostra misera condizione.
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