Putin, da una parola all’altra…by sitoaurora |
Philippe Grasset, Dedefensa 5 luglio 2015
In un articolo pubblicato su Russia Insider il 4 luglio 2015, la giornalista irlandese Danielle Ryan (che lavora anche per il blog Politico.com)
fa un'osservazione interessante. Nell'ultima dichiarazione di Putin al
Consiglio di sicurezza nazionale della Federazione russa, 3 luglio 2015,
ha usato il termine, parlando delle altre potenze, di solito
raggruppate dal nostro concetto di "blocco BAO", "oppositori
geopolitici" (se non "avversari geopolitici"). Il termine usato finora
era "i nostri partner occidentali", usato sistematicamente e con
insistenza, anche a volte (Siria, Ucraina) tra tensioni estreme,
assumendo carattere ironico, a nostro avviso in gran parte
involontariamente, con un piccolo tocco "volontario" di Putin che non è
avverso all'ironia. Ryan ritiene che sia probabile che questo
cambiamento così rigido del punto semantico del discorso, dove spesso
Putin al contrario si prende tutte le libertà nelle osservazioni
personali, anche su verità inquietanti né gratuite né insignificanti. La
forza di questo "punto semantico così rigido" sarebbe allora
un'indicazione dell'importanza di questa modifica. Ryan spiega come in
un certo senso sia abbastanza giustificata dalla pubblicazione del libro
"Strategia-2015" del Pentagono, che pone la Russia a nemico N° 1
assieme allo Stato islamico. (In effetti, a differenza di quanto dice
Ryan, che parla di quattro "minacce" sullo stesso piano, Corea
democratica, Cina, SIIL, Russia, altrove si rafforza l'osservazione, in
cui ben si capisce che il documento specificamente mette la Russia
accanto al SIIL mentre verso la Cina è molto più moderato e la Corea
democratica rimane un caso marginale dalle condizioni geopolitiche
particolari). Ecco il succo della osservazioni di Ryan. “Quando
Vladimir Putin ha parlato a una riunione del Consiglio di Sicurezza
della Russia ha usato una frase che avrebbe dovuto immediatamente
attrarre l'attenzione di tutti coloro che seguono il deterioramento
delle relazioni tra Russia e occidente. Facendo riferimento alle
sanzioni imposte alla Russia per la crisi in Ucraina, Putin ha detto:
"Non possiamo aspettarci un cambiamento nelle politiche ostili di certi
nostri avversari geopolitici nell'immediato futuro." "Avversari
geopolitici". “Una ricerca su Google sulla frase esatta di Putin indica
che è la prima volta che
l'ha usata pubblicamente in un contesto del
genere, almeno nell'ultimo anno, il periodo di ricerca coperto. Perché è
importante? Beh, forse non lo è, ma comunque la si guardi, "gli
avversari geopolitici" è certamente una bella differenza dalla solita "i
nostri partner occidentali", la frase che Putin utilizza spesso per
riferirsi a Stati Uniti e Unione europea, a prescindere da quanto i
rapporti siano tesi. Potrebbe essere la prima volta che Putin inquadra
la situazione di stallo tra Russia e occidente in termini così forti. E'
anche interessante notare, tuttavia, che la solita frase "i nostri
partner occidentali" assume talvolta un tono forse deliberatamente
ironico. Riguardo gli "avversari geopolitici"... forse semplicemente un
giro di parole che non indica alcun particolare cambio di mentalità. O
forse un commento intenzionale, volto ad essere raccolto indicando un
cambio di pensiero strategico. E' impossibile saperlo. Ma in politica,
la maggior parte delle cose, dal colore di una cravatta alla precisa
formulazione di una frase apparentemente gettata, sono intenzionali. E
nel caso di Putin, di solito non rimastica le parole. Va anche notato
che il cambio di linguaggio avviene pochi giorni dopo che il Pentagono
ha presentato la sua ultima Strategia Militare Nazionale, in cui indica
la Russia quale sfida primaria, insieme a SIIL, Corea democratica e
Iran. Per essere chiari, ciò non va in alcun modo interpretato come
tentativo di partecipare a quel passatempo sempre popolare della lettura
della mente di Putin. Ce n'è già troppo, in gran parte più vicino a
male interpretare ogni cosa. Probabilmente non dovremmo leggerne ancora,
anche se alcuni dubbiosi già costruiscono rifugi nucleari nei loro
cortili. Intenzionale o casuale, probabilmente non segnala ancora un
qualche mutamento nella pianificazione geopolitica di Putin. Ma se le
cose prendono una svolta grave, potremmo poi risalire al momento in cui
"i nostri partner occidentali" sono diventati "i nostri avversari
geopolitici"”.Così continua il nostro famoso determinismo-narrativista, che si applica a tutti essendo la concatenazione imperativa. Forse e anche probabilmente, i russi sospettano qualcosa, cioè come il disordine-casino diriga la non-politica e la strategia da Disneyland degli USA; spesso suggerito da Lavrov o Rogozin; ma non possono fare a meno di prenderla in considerazione. I russi hanno un grande rispetto per l'aspetto formale, come dei principi, e un documento dottrinale rimane un documento ufficiale del Pentagono di cui è fuori questione non considerarlo tale per un solo secondo. Pertanto, prenderanno sul serio tale nuova "strategia" del Pentagono contro Russia e SIIL... (Mentre la "dottrina Obama" del famoso "pivot in Asia", che difficilmente preoccupa Russia o SIIL, comunque per ora è in accelerazione, ci assicurano... Ma sicuramente l'America eccezionalista è ovunque, quindi non è necessario preoccuparsi di tali sfumature che fanno di una strategia una stella a mille raggi). La cosa strana, però, se Ryan ha ragione come pensiamo, e che qualche sentinella sveglia del blocco BAO, la cosiddetta NATO, finirà con notare qualcosa, leggendo e rileggendo, confrontando le formule, cadrà in catalessi nel sostenere che Putin sta per attaccare chi? I suoi "avversari geopolitici", finora virtuosi "partner occidentali" secondo lui stesso, che così si tradisce tradendo la propria lealtà. E' evidente che tale scoperta amplificherà nuove tensioni che ci porteranno ancora una volta sull'orlo del baratro nucleare e a giustificare ulteriori sanzioni, nonché l'installazione di nuove forze degli Stati Uniti, in Grecia, per esempio, per monitorare l'insediamento di TurkStream e il referendum... certamente ironizziamo, forse pesantemente se non scherziamo, ma in realtà tutto questo non potrebbe succedere?
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