GLI ARTISTI LO DICONO
MEGLIO. INTRODUCING “CESTERNOMICS”. (SOLO PER I RAGAZZI)
Arrivo alla “CESTERNOMICS” in un attimo. Una premessa.
Ieri notte in un bar del centro incontro due ragazzi, 22 lui
e 23 lei. Inglese lui, lei di tutto, cioè, francese, nonni portoghesi e olandesi.
Parliamo 5 minuti di economia, e poi lei, ma veramente con uno sguardo
disperato “Paolo, ma cosa ci succederà?
Come faremo?”, e si riferisce alla sua generazione. 
Ho sentito una fitta allo stomaco, era compassione. Stanno
studiando come due pazzi e pensate, si erano incontrati in quel bar per la prima
volta neppure un’ora prima. Macché lingue in bocca, macché dove si va a
scopare? Il futuro, il loro futuro. E questi mica sono i bambolotti italici con
la mamma che gli stira i jeans e poi vanno a picchiarsi con la polizia dopo
aver dato qualche milione di euro in birra a Ceres. 
Questi
 sono nel futuro
dell’accademia, dove lui studia biologia e lei arte ma… ma SEMPRE E SOLO
 in
applicazione a matematica, finanza, ecologia, medicina, linguistica, 
ingegneria, antropologia
ecc. Perché oggi, sappiatelo, la Syngenta o la Baxter International 
offrono stipendi da
centinaia di migliaia di dollari PRIMA ASSUNZIONE a un giovane 
pittore-talento,
o a uno storico di 24 anni coi controcoglioni, perché loro sono avanti 
100 anni
e sanno cosa gli serve per vendere concimi o microsistemi medici. Voi 
non lo
sapete, loro sì, e anche io lo so perché li conosco e anche io sono 
avanti 100 anni, ma, eh, parlo in Italia ahimè, che è indietro 2.000 
anni. Loro, i colossi del futuro dei ragazzi, ora lavorano in India, 
Brasile, Cina, Sudan, Argentina...
Allora con questi due fiori di ragazzi io ho dovuto dire la
verità. Via dll'Europa, VIA! Qui tutto è finito, qui la lotta per
voi è paglia, carta velina colorata, teatro delle marionette. Qui i ragazzi, i
giovani, i padri, gli anziani, quelli che dovrebbero RIBELLARSI, la RIBELLIONE,
sono fumo negli occhi, sono dei morti, finti come i fantasmi, sono…
…
 Ed ecco che per descrivergli cosa siamo noi FANTOCCI benestanti di 
questo mondo ricco e defunto mi viene in soccorso la CESTERNOMICS, la 
sociologia economica dei
Linkin Park di Cester Bennington, perché lui, loro, da artisti lo hanno
descritto tanto meglio di me a cosa siamo ridotti noi qui. Leggetevi il 
testo qui sotto, e soprattutto
quell’angosciante verità “NOI SIAMO
QUELLI FORTUNATI, IMITAZIONI DELLA RIBELLIONE”.  (un grazie a Muccetti che me l'ha segnalato)


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