mercoledì 5 agosto 2015

Il fallimento della classe dominante e il problema del potere

Il fallimento della classe dominante e il problema del potere
 
I dati recentemente divulgati sulla drammatica situazione del Mezzogiorno e sui livelli record raggiunti dalla disoccupazione sono la dimostrazione più netta e inequivocabile del fallimento della classe dominante, dei suoi partiti politici e dei suoi governi di centrodestra e centrosinistra.
La borghesia ha condannato il sud del paese al sottosviluppo e alla miseria, ha posto i lavoratori di quelle regioni in una terribile situazione di sfruttamento, oppressione e ricatto. 
La borghesia  ha gettato milioni di lavoratori e intere generazioni nella disperazione, li costringe a sopravvivere nell’inattività e nel degrado, li priva di un futuro degno di questo nome.
Inutile aspettarsi dalla classe dominante, dai suoi partiti e dai suoi governi come quello di Renzi,  la soluzione di queste piaghe. Può solo aggravarle con politiche criminali volte ad accumulare ricchezza in poche mani, a mantenere il suo potere e i suoi  privilegi, nonostante sia ormai chiaro che la società non può più vivere sotto il suo dominio.
C’è una sola classe che può salvare l’Italia dal declino economico, dalla devastazione sociale e ambientale, dall’oscurantismo culturale, che può far uscire il paese dalla rovina in cui la borghesia l’ha portato.
C’è una sola classe che può trasformare  il paese a tutti i livelli, dare soluzione ai problemi vitali delle masse organizzando uno Stato e un’economia nuovi e completamente diversi.
Questa forza è il proletariato – la classe più rivoluzionaria della società – che abbattendo il potere della borghesia ed elevandosi a classe dominante abolisca gli anacronistici rapporti di produzione vigenti e organizzi la costruzione della società socialista, la sola alternativa sicura, necessaria e possibile allo sfacelo attuale.  
Lo sviluppo del processo rivoluzionario dipende dalla capacità del proletariato di formare il suo Partito indipendente e rivoluzionario basato sul marxismo-leninismo, che sviluppi un’azione di guida della massa operaia e stringa attorno a sé le forze alleate nella lotta contro la borghesia.
Per avanzare su questa strada è oggi indispensabile che gli operai più avanzati e preparati si uniscano in una sola organizzazione di lotta di classe del proletariato e di direzione di questa lotta avente come scopo la conquista del potere politico e il passaggio di tutti i mezzi di produzione in proprietà sociale.
Basta con gli indugi, con le illusioni riformiste e i rinnegati opportunisti. Colleghiamoci, organizziamoci, lottiamo per farla finita con un sistema marcio e moribondo, per il nuovo mondo in cui sia abolito lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo!
Agosto 2015
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

Nessun commento: