Per
millenni e millenni, il senso di colpa ha mantenuto stabili gli
equilibri e le logiche che regolano la natura, i rapporti fra gli
individui, e impedendo all’arbitrio di avventurarsi oltre i confini di
quell’impianto etico connaturato all’origine, in cui assenza, ogni
realtà e verità viene annichilita e relativizzata.
Il
naturale senso di colpa (che il cristianesimo ha tradotto in “timor di
Dio”) aveva la funzione di controllore. Come una spia luminosa di
pericolo, si accendeva per segnalarci l’erroneità di certi nostri
comportamenti evitandone le degenerazioni e la ripetizione. Agiva sul
nostro stato di coscienza, allertando la consapevolezza a considerare
gli effetti postumi di una scelta che, per la sua natura, avrebbe inciso
negativamente sulla nostra vita, sulla società, sull’habitat, e
indebolito lo spirito di autoconservazione.
La
contaminazione ambientale e alimentare, sono oggi un dato esaustivo per
comprendere, quanto la mancanza del senso di colpa abbia prodotto sulle
società moderne.
Con
l’instaurazione del Liberismo Materialista, e in virtù del suo piano di
convincimento mediatico (senza precedenti nella storia del mondo), il
senso di colpa è stato asportato di netto al pari di un cancro maligno,
ridotto a tabù dal quale liberarsi per uniformarsi a una nuova e inedita
formula di libertà, tale da contemplare ogni licenza.
In
questo modo il Sistema Bestia, ha avuto la strada spianata per la
commercializzazione della sua sporca mercanzia, di ogni nefandezza,
vizio, perversione e dipendenza, senza alcun ostacolo e intralcio di
natura etica e morale.
L’ateismo
dilagante dei nostri giorni, indotto dalla liturgia licenziosa e
permissivista del liberismo materialista, ha scaraventato le società
dentro un morboso e gelatinoso relativismo, riducendo gli individui a
meri clienti consumatori, incapaci di ogni analisi critica,
personalismo, e slanci rivoluzionari.
L’individuo
moderno, orfano del senso di colpa, ha così perduto tutti quei
parametri di riferimento e di comparazione, attraverso i quali
determinava le sue scelte, rendeva oggettive le sue ragioni, ed era
funzionale al suo libero arbitrio.
Così
fluttua fra le nebbie di un labirinto senza fine, dove ogni certezza
gli è sconosciuta, ogni felicità negata - dove tutto si gioca d’azzardo,
e dove al caso e alla sorte, è delegata ogni via di salvezza.
Ed
è in questa condizione che il Sistema interviene e si offre in veste di
tutore, sollevandolo l’uomo da ogni responsabilità, castigo, e
sostituendosi alla sua coscienza defunta.
Ma
non basta! Il Sistema Bestia è programmato a rimuovere ogni ostacolo
che possa intralciare il suo cammino e interferire con il suo progetto
necrofilo di distruzione.
Per
tale ragione, il Sistema nega l’esistenza di Dio - ritenendolo un
concorrente ingombrante - codificandola a mero esercizio di illusionismo
e di stupidità, esaltando la materialità della vita a solo ed unico
dogma da perseguire, capace di soddisfare e appagare ogni nostro più
turpe desiderio, bisogno, mania e pulsione.
Un
sistema, dunque, pagano e idolatra, che ha sdoganato il materialismo
ateo a moderna visione del mondo e atto di fede realizzato (compiuto),
dove il nuovo Dio Bestia è manifesto e fruibile. Un Dio che tutto ti
concede, “perché tu vali”, che tutto ti perdona, “purché tu compri” - un
Dio che si è integrato in ogni settore della vita pubblica e privata,
occupando le istituzioni, il parlamento, prolificando dentro la Chiesa
cattolica, terreno di coltura dell’Anticristo. Un Dio Bestia che si cela
sotto le sembianze di banchiere, di parroco di provincia, di potente
imprenditore, uomo di scienza, di finanza e seducente puttana al soldo
del potere. Si manifesta in forma di scie chimiche, radiazioni
cellulari, di bombe intelligenti, al fosforo, atomiche e batteriologiche
- si occulta nelle merendine dei nostri figli, nei loro giochi, fin
dentro i loro sogni, e in tutto ciò di cui ci alimentiamo e dissetiamo –
scorre fra le acque di fiumi, mari e falde, sospeso nell’aria delle
nostre città, come percolato nelle discariche, diossina negli
inceneritori, fango nei depuratori, e mascherato da scorie, rifiuti e
spazzatura disperso sul territorio.
Quel
Dio Bestia, che da sommo trasformista assume le più svariate identità,
travestito da doping, da amianto, elettromagnetismo, radiazione,
diserbante, pesticida, fertilizzante, colorante, migliorativo,
conservante, dolcificante, neonicotinoide, pcb, polvere sottile,
monossido di carbonio, metallo pesante, microonda, e tutti quanti in
fine, raggruppati sotto l’inquietante locuzione di “PROGRESSO
TECNOLOGICO”.
Lui
è schiuma di shampo, balsamo, detersivo sgrassante e detergente,
polvere sbiancante, emolliente, candeggiante – è crema ristrutturante,
rigenerante, tonificante e astringente – liquido frenante, lubrificante -
è pillola blu, rossa, gialla, bianca e verde, capsula, farmaco,
pastiglia, sciroppo, tintura e dentifricio.
Interagisce
con i moderni mezzi di comunicazione, annullando negli individui ogni
parametro di riferimento e di comparazione oggettiva, trasfigurando
l’informazione in un’inedita torre di Babele, dove tutto è il contrario
di tutto, e dove ogni verità è relativizzata da un soggettivismo in
tempo reale, sull’onda dell’ultima notizia del momento.
E’
dunque in cielo, in terra e in ogni luogo, onnisciente e onnipresente.
Trasuda sangue dagli schermi piatti del nostro televisore al plasma,
sponsor di punta di quel piano di distruzione globale che, da scaltro e
furbo affabulatore di folle, aveva pianificato nei millenni, in attesa
di quella insperata occasione, che l’uomo di quest’epoca dissennata, gli
avrebbe servito un giorno su di un piatto d’argento.
E adesso Lui è qui con noi, dentro di noi, pronto a sferrare l’attacco finale al cuore della terra.
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