Ziad Fadil,
Syrian Perspective 12 settembre 2015
Il
mondo diplomatico è in fermento parlando dell'audace colpo di Vladimir
Putin in Crimea, Ucraina e ora in Siria. Nonostante le chiacchiere
anti-russe della stampa occidentale, un'istituzione sempre più ignorata e
disprezzata dalla gente comune, i passi russi sono prevedibili e
coerenti con l'insistenza palesemente giustificata della Russia a un
mondo senza il monopolio unipolare degli Stati Uniti. Dall'inizio della
guerra siriana, pianificata da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia come
rivelano Wikileaks e l'ex-ministro degli Esteri francese, e finanziata
principalmente dalle kakocrazie saudita e qatariota, e supportata dal
turco megalomane neottomano Recep Tayyip Erdoghan, la Russia impone con
forza il principio di non intervento negli affari interni di altri
Paesi, posizione storicamente snobbata da Stati Uniti, Francia e Regno
Unito. La Russia rifornisce la Siria di armamenti, senza violare una
qualche risoluzione dell'UNSC, né rifornisce l'esercito siriano
gratuitamente. I giorni i cui l'Unione Sovietica scaricava enormi
quantità di armi agli alleati sono finiti. Oggi Mosca si aspetta che i
suoi prodotti siano pagati, e oggi la Siria (che non aveva debiti nel
marzo 2011) ha ipotecato la base navale di Tartus, accettando crediti da
Mosca, e dipende dal suo più stretto alleato, l'Iran, per ulteriori
aiuti. Sfruttando con intelligenza tutto questo il governo siriano può
sopportare i crimini di guerra commessi dai sociopatici di Washington.
La Siria è solida e la sua economia migliora nonostante la devastazione
delle infrastrutture da parte dei terroristi stranieri e di certi
traditori siriani il cui destino è segnato dal sangue siriano.
Consiglieri russi rientrano nel rapporto tra la Siria e il gigantesco
alleato a nord. Nuovi sistemi di armamenti vengono assorbiti senza
inviare il personale tanto necessario in Russia per addestrarlo. La
Russia invia semplicemente le armi via mare per lo più, assieme agli
esperti per l'addestramento che arrivano in genere nella base aerea di
Maza presso Damasco. Per un certo periodo, la Russia ha anche fornito
consigli tattici all'alto comando siriano, basati sull'esperienza della
Russia nella lotta al terrorismo in Afghanistan e Cecenia. Tale rapporto
è stato interrotto per un breve periodo di tempo, quando il governo
siriano sperimentò le nuove strategie del generale iraniano Qasim
Sulaymani che non hanno prodotto i risultati attesi. Oggi la Russia è
tornata. Perché?
La maggior parte di questo saggio si basa su prove reali prodotte da
nostre fonti a Lataqia. C'è anche spazio per speculazioni studiate sui
tempi dell'intervento russo. Non uso la parola "intervento" per
suggerire che l'esercito russo sostituisce nella battaglia l'Esercito
arabo siriano. Per nulla. Qui intervento significa che la Russia va
oltre il sostegno meramente diplomatico e l'armamento del governo
siriano. La Russia ha intrapreso un nuovo piano volto a far decollare i
costi ai Paesi coinvolti nel terrorismo istituzionalizzato; cioè Stati
Uniti, Regno Unito Francia, Arabia Saudita, Qatar e Turchia. Tutto
questo avviene con ampi indizi. Re Salman dell'Arabia Saudita
programmava la tanto declamata visita a Mosca per discutere come i
sauditi potessero sganciare la Russia dal Dr. Assad. Il re l'ha
annullata citando cattive condizioni di salute. SyrPer ha appreso che il
re del regno preistorico l'ha annullato perché Sergej Lavrov ha detto
all'omologo di Riyadh, Adil al-Jubayr, noto burattino degli USA, che
Putin non avrebbe discusso di nulla riguardo Assad, ma che sperava che i
prezzi del petrolio fossero all'ordine del giorno. Anche se re Salman
voleva discutere dei prezzi, voleva condizionarne la cooperazione
all'abbandono russo del presidente siriano. (Ho detto nei precedenti
saggi dell'ossessione saudita e turca per la cacciata di Assad). Un
altro indizio di come il Presidente Putin la pensi s'è avuto due
settimane fa, quando ha trascinato l'ambasciatore turco a Mosca
dicendogli di dire ad Erdoghan di "andare all'inferno". Ha detto
all'ambasciatore, la cui mascella sarebbe caduta sul pavimento, che
pensava di rompere le relazioni diplomatiche con Ankara se Erdoghan
continua a sostenere i terroristi in Siria e Iraq. Concluse definendo
Erdoghan un "Hitler". La Turchia è ora avvisata che l'orso russo non è
contento delle azioni del presidente turco. A giudicare dai risultati
delle elezioni, anche il popolo turco si rivolge ora contro Erdoghan e
il suo partito dei Fratelli musulmani. Anche il Generale Gerasimov,
l'assai duro e aggressivo Capo di Stato Maggiore della Russia, ha pesato
avvertendo Erdoghan che ci sono missili puntati dritti sulla sua camera
da letto. Il generale non avrebbe mai fatto una tale affermazione, a
meno che sapesse che il Cremlino non si oppone. Sergej Lavrov, che è di
estrazione etnica georgiana e armena, comprende la mentalità ottomana di
Erdoghan ed ha preparato il terreno per gli eventi che stiamo per
discutere.
Si ricordi come la Russia abbia presumibilmente consegnato una squadriglia di MiG-31B
Foxhound
alla Siria. In realtà, e lo diciamo ai nostri lettori da anni, la Siria
ha i MiG almeno dal 2007 ma gli era proibito usarli se non in una
"guerra di teatro" contro lo Stato-Ghetto sionista. I MiG-31B sono
depositati in hangar corazzati sotterranei in diverse basi aeree, in
modo da evitarne qualsiasi distruzione totale. Non sono autorizzati a
volare anche se la Siria ha violato l'accordo una volta quando i
sionisti colpirono il complesso di Jamraya il 5 maggio 2013 sostenendo
che colpivano sistemi d'arma destinati ad Hezbollah. La Siria rispose
con un MiG-31B che volò dalla base nella provincia di Tartus, sul
Mediterraneo, sparando missili contro il sito nucleare sionista di
Dimona. La Russia annuncia anche nuove esercitazioni navali al largo
della Siria per il 15 settembre. E' un altro segno della crescente
impazienza russa verso il temporeggiare di statunitensi, inglesi e
francesi e l'ipocrisia della guerra al terrore. Per poter trasferire
numerose truppe in Siria insieme ai nuovi mezzi, la Russia deve
sorvolare vari Paesi su rotte specifiche. Ho già risposto a un lettore
che si lamentava del rifiuto da parte del governo bulgaro a tali
sorvoli. I bulgari hanno insistito sull'obbligo d'ispezionare gli aerei.
La Russia ha detto al bulgari "niet" e si è assicurata altre rotte. La
Bulgaria gioca con il fuoco nel tentativo di placare gli statunitensi il
cui comportamento irrazionale implica una vera e propria paranoia su
dove gli eventi che si svolgono in Siria li stanno trascinando. La
Grecia ha permesso i sorvoli, tuttavia la rotta appare fuori discussione
per ora. Ma l'opzione migliore è quella su Mar Caspio, Iran e Iraq, che
non obiettano alla Russia l'uso del loro spazio aereo. Questo problema è
stato risolto completamente. (Opzione migliore della Russia sarebbe la
Turchia, ma la sua assurdità dovrebbe essere evidente a tutti). Possiamo
confermare i seguenti fatti sul terreno: navi russe attraccano nei
porti di Tartus e Lataqia. La Russia espande la base aerea nella pianura
ad est di Lataqia. Questa base aerea è protetta da un'enorme
costellazione di sistemi di difesa aerea comprendenti sistemi S-300 e
Pantsir. Le piste vengono prolungate da ingegneri russi e siriani, e
sarebbero destinate ad ospitare enormi aerei da trasporto, come
l'Antonov An-124. Oltre a questo, un reggimento di truppe Speznaz
sarebbe attualmente nella città di Salinfah, (città natale di mia
moglie, dove non ci mancano le fonti), insieme a consiglieri militari.
Un parente mi ha detto che ognuno impara un po' di russo e che fin
dall'arrivo, il turismo è aumentato grazie a stabilità e sicurezza
dovute ai russi. La presenza di forze anti-insurrezionali Speznaz russe è
rivelata dalla triste realtà emersa pochi giorni fa. Mi è stato detto
da una fonte, Alì, che un cecchino assai qualificato, nei pressi della
città di al-Rubayah, trattenne le truppe siriane per 4 settimane
impedendogli di avanzare. Il comandante degli Speznaz appreso tale
problema inviava un commando per liquidare tali cecchini. I russi
eliminarono il cecchino nel giro di due ore causando costernazione tra i
comandanti siriani. Si è scoperto, un ufficiale traditore dell'EAS è
stato scovato ed arrestato. Aveva deliberatamente impedito alle nostre
truppe di aggredire la posizione del cecchino. Le sue comunicazioni con
al-Qaida ad Hatay, nella Siria occupata dalla Turchia, ha svelato la faccenda. Sarà giustiziato per tradimento.
Guardate attentamente la
mappa.
Scorrete per vedere il motivo per cui è stata scelta Salinfah.
Sicuramente non solo per la sua incredibile bellezza. Si trova sulla
cima più alta della catena montuosa, all'ombra di uno dei più potenti
radiofari della Siria. E' proprio la cima, se superata, provvede a una
magnifica rotta per l'intera wadi al-Ghab che si presenta come una
coperta a scacchi. Potete vedere tutto mentre volgete lo sguardo giù
dalle vette fredde alla valle ventosa e calda di sotto. Jisr al-Shughur
si trova appena sotto Haluz e Ghasaniya, i pittoreschi villaggi
cristiani violati dagli sciagurati puzzolenti tunisini e libici che vi
hanno portato il loro virulento ceppo sifilitico. La Russia sembra
interessata alle zone confinanti con la Turchia. Sarà interessante
vedere come l'attenzione su Erdoghan evolverà. Turchia ed entità
sionista sembrano essere sempre più coinvolte nel conflitto. Ciò avviene
men tre Cameron e Abbot hanno deciso d'intensificare il loro ruolo,
nonostante le perplessità di milioni di concittadini. Tale cricca della
cosiddetta guerra al SIIL è vista a Mosca come una campagna mal
dissimulata per distruggere completamente la Siria e, infine,
trasformarla nella Libia. Sergej Lavrov l'ha notato esattamente ieri,
quando ha detto al mondo che la Siria non sarà un'altra Libia. Ricordo
la rabbia ribollente a Mosca e Pechino per lo stratagemma giocatogli al
Consiglio di sicurezza dell'ONU che ha portato alla distruzione dello
Stato libico e all'insensato assassinio del suo leader da parte di un
adolescente analfabeta, e tutto questo facendo finta di proteggere i
civili. Ora c'è il SIIL creato dall'occidente per dargli la scusa
necessaria per entrare e finirla con il governo di Damasco. Temo che i
regimi paria di Washington e Londra avranno una grande sorpresa.
Questo è ciò che so della presenza russa in Siria. So che ci sono altri
consiglieri che si recano a Damasco in quello che è l'affermazione
dell'assoluta insistenza della Russia nel proteggere gli alleati. Con
l'Iran ora fuori dall'embargo, che gli impediva di flettere
completamente i muscoli, Mosca sa di avere la profondità e il sostegno
necessari per aiutare il popolo siriano a liberarsi da tale piaga una
volta per tutte.
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