LO STATO SI ALLEA CON
LE MAFIE E IL SUD PRIMEGGIA NEL MONDO. ECCO COME: LA S.I.V.A.D. CORP.
“We are here to stay”.
E’ una frase nota nel mondo angloamericano e che significa qualcosa di un po’
più lungo: “Ci siamo, siamo qui da
troppo, e non ce ne andremo”.
E’ precisamente ciò che le tre maggiori Mafie italiane ci
stanno dicendo da almeno 80 anni. Ci sono, e questo è un fatto. Ci sono da
tempi storici, e questo è un fatto. E non se ne andranno, manco per il cavolo
con un business stimato in 100 miliardi di dollari lordi all’anno. No, non se
ne andranno cari Don ‘belle anime con metà culo su Marx e metà nell’infame
Vaticano’ Ciotti o Alex Zanotelli. Non se ne andranno, perditempo opinionisti
scribacchini. E con questo ho liquidato le ‘belle anime’ che: “Con le Mafie non si parla”. Mi rimane lo
Stato, e anche lui è nella retorica “Con
le Mafie non si parla”. Sbagliato, ipocriti.
No al dialogo con le Mafie eh? Però quando tutte le maggiori
potenze DEMOCRATICHE del mondo, inclusi noi, hanno per 50 anni aperto dialoghi
con i peggiori gruppi di terroristi, di trafficanti di guerre o di resistenza
all’Imperialismo occidentale (ma sempre chiamati criminali qui), tutti facevate
finta di nulla eh? Prima di arrivare
al succo, propongo un breve giro nella
Storia. Solo alcuni esempi sparsi nello scorso mezzo secolo:
* I Francesi sterminavano i ‘terroristi’ algerini negli anni
50-60, ma i loro governi intanto facevano trattative segrete col nemico. Parigi
dialogava con l’inimmaginabile. In segreto però.
* La cellula terroristica (o di reazione al terrorismo
sionista in Palestina) che nel 1972 attaccò il contingente di atleti israeliani
a Monaco, in Germania, aveva appena sparso il suo sangue, ma il governo di Bonn
era già coinvolto in trattative coi Palestinesi armati, come Abu Youssef, Ali
Salameh o Amin al-Hindi, ciascuno di questi complici nella strage di Monaco. Il
Cancelliere Willy Brandt mirava solo a proteggere il suolo tedesco da ulteriori
attacchi, e a tutelare la nuova amicizia coi Sauditi che fruttava petrolio di favore
ai tedeschi. Bonn dialogava, eccome, con l’inimmaginabile. In segreto però.
* Nel 1979 gli iraniani rivoluzionari rapirono i famosi 52
diplomatici americani dell’ambasciata USA a Tehran. Washington aprì subito un
canale segreto di trattative coi Pasdaran di Khomeini, e il presidente
americano Jimmy Carter ottenne la liberazione degli ostaggi dopo aver
restituito illegalmente miliardi di dollari di beni iraniani bloccati in USA.
Washington dialogava con l’inimmaginabile. In segreto però.
* Sul dialogo di Roma con le BR negli ‘anni di piombo’, cioè
con la CIA che era le BR, non scrivo perché è storia talmente nota da non
necessitare miei commenti. Idem per le trattative Stato-Mafia poi.
* Pochi anni dopo, 1985-6, Ronald Reagan fece liberare
altri 74 ostaggi americani in mano iraniana col notorio Iran-Contras Affair.
L’America armò fino ai denti l’arci-nemico Tehran pur di portare a casa i suoi
uomini, e non solo. I proventi dalla vendita di armi all’Iran sarebbero andati
ad orrendi gruppi di criminali, i neo-nazisti Contras del Nicaragua che
sterminavano civili innocenti. Tutto altamente scandaloso ma Washington
dialogava con l’inimmaginabile. In segreto però.
* Nei dieci
anni al potere di Tony Blair in Gran Bretagna, nazione da decenni coinvolta in
una guerra considerata impossibile da risolvere col gruppo armato ‘terrorista’ IRA
dell’Irlanda del Nord, il signor Blair incontrò di regola e in gran segreto
Gerry Adams e Martin McGuinness dell’IRA, i quali avevano negoziato sempre in
segreto con almeno altri 7 premier inglesi. In pubblico la retorica di Londra
era: “Nessun dialogo coi terroristi!”.
Ma i contatti si mantennero anche dopo che l’IRA aveva nel 1991 quasi
sterminato l’intero governo inglese in un attacco alla sua sede di Downing
Street. Londra dialogava con l’inimmaginabile. In segreto però.
* Solo poco
prima, nel 1988, il governo di Spagna aveva tenuto dialoghi segreti con l’ETA
pochi mesi dopo che questo gruppo di separatisti baschi aveva ammazzato 21
civili spagnoli in un attentato in un supermarket. Madrid dialogava con
l’inimmaginabile. In segreto però.
* La maggior
rivista al mondo di affari internazionali, e portavoce di fatto del potere USA,
cioè Foreign Affairs, scrisse questo: “Quando
si tratta di dialogare coi terroristi, c’è una chiarissima differenza fra ciò
che i governi professano in pubblico e ciò che veramente fanno”. Infatti fu
molto dopo l’invasione dell’Iraq da parte USA che il Generale David Petraeus
ammise che gli americani avevano di fatto aperto trattative segrete coi “terroristi le cui mani sono sporche del
nostro sangue”. Washington dialogava con l’inimmaginabile. In segreto però.
* Nel maggio
2014 Obama portò a compimento incontri segreti coi Talebani afghani per
ottenere il rilascio del rapito Sergente Bowe Bergdahl in cambio della
liberazione di 5 talebani prigionieri a Guantanamo. La cosa si seppe e scatenò
una bufera al Congresso USA, ma poi? Nulla.
* Israele, che spiattella davanti al mondo la sua
intransigenza contro quelli che lui chiama ‘terroristi’ palestinesi, ha un
record storico infinito di dialoghi continuati con tutti i gruppi (armati o
non) in Palestina. I celeberrimi (quanto falliti) storici Accordi di Oslo fra
Israele e l’OLP furono costruiti in mesi di dialoghi segreti coi cosiddetti “terroristi con cui noi ebrei non parleremo
mai!”. Al punto che persino dopo il rapimento e assassinio nell’estate 2014
dei tre noti teenagers ebraici, Tel Aviv sedeva al Cairo in segreto con Hamas
per dialogare. Israele dialogava con l’inimmaginabile. In segreto però.
* Italia, Canada e
Cameroon, sempre dal giugno 2014, condussero lunghe trattative con quel bel
personaggio di Boko Haram in Nigeria, il gruppo che aveva rapito oltre 200
ragazzine, la suora Gilberte Bussiere, e due preti italiani. Questi ultimi tre
furono rilasciati dopo il pagamento di un lauto riscatto. Altre trattative con
gli sporchi intoccabili eh? Ma in
silenzio.
* Gli Stati Uniti poi, stanno liberamente trattando e/o
alimentando il peggiore dei gruppi con cui “non
si dialoga” oggi: L’ISIS. L’organizzazione Judicial Watch ha ottenuto documenti segreti dal governo USA attraverso
il Freedom of Information Act, dove si legge una bella storia, a proposito di “coi criminali non si dialoga”. Si tratta
di pagine scritte niente meno che dalla U.S. Defense
Intelligence Agency nell’agosto 2012. E vi si legge: “Se la situazione (in Siria) degenera, possiamo stabilire nelle zone est
della Siria un califfato salafista (fanatici islamisti), che è ciò che i Poteri
che sostengono i ribelli siriani desiderano per isolare la Siria”. Peggio
di questo…
Basta ipocriti! Col nemico si parla, si deve parlare, lo abbiamo
sempre fatto.
RAGION DI STATO. TAPPETO ROSSO ALLE MAFIE. S.I.V.A.D. Corp.
Allora,
già le poche righe soprascritte, ma anche tanto altro, demoliscono nella
vergogna dell’ipocrisia lo sbandierato concetto retorico secondo cui le
democrazie NON DIALOGANO COI CRIMINALI, mai e a nessuna condizione. Lo
demoliscono e lo disintegrano. Quindi basta perdere tempo, giù le maschere e su
la Ragion di Stato. Le Mafie italiane.
Ricordate
cosa esse ci cantano da sempre: “We are
here to stay”. Ricordate cosa vogliono: far soldi, punto. Ricordate quanto
sono ramificate sul territorio e all’estero. La scelta che affronta l’Italia è
cristallina: un’eterna guerra invincibile con una nemico infiltrato nel nostro
DNA, un’estenuante inizio di terzo millennio con spreco di vite, di energia, e
di scandali, per trovarci fra 100 anni al punto di oggi e con un meridione
devastato. Oppure…
Oppure
rilanciare alla grande nell’Interesse dell’Italia. Sì, esatto.
L’OFFERTA
DELLO STATO ALLE MAFIE.
Occorre
un tavolo. Occorre una zona franca e una canale di immunità
‘criminal-diplomatica’ ove ai delegati delle tre Mafie sia concesso entrare e
uscire senza pericolo negli incontri con lo Stato. Occorre una grande idea,
REALISTA, fin oltraggiosa se vogliamo, occorre una grande Visione simile a quella che convinse
dei ‘folli’ temerari 5 secoli fa a buttarsi giù per dirupi con ali di paglia,
ma che oggi ci ha portato l’aeronautica e lo sbarco sulla luna. Nientemeno.
Eccola: Tappeto Rosso alle Mafie,
con un ma…
Alle tre
maggiori Mafie italiane, lo Stato offre la loro trasformazione in un futuro legale ma d’inimmaginabili profitti per le ex Mafie. Le tre maggiori Mafie italiane costituiranno
assieme - facciamo un nome per ipotesi - la S.I.V.A.D. Corporation, cioè la Southern Italian Venture for
Assets Development (Corporation Meridionale per lo Sviluppo di
Assets, cioè di beni di ogni sorta esistenti). LEGALE. L’inglese è giustificato dal fatto che si tratterebbe quasi
di certo della più potente multinazionale italiana nel mondo.
Le tre
Mafie divenute S.I.V.A.D. Corp. saranno partners privilegiati dello Stato nello
sviluppo del Sud Italia, del Mediterraneo e dell’Africa, in corsie preferenziali garantitegli da
Roma nel: (in Italia meridionale) investment
banking, appalti, infrastrutture, sviluppo reti high-tech, export, turismo!,
tutela ambientale e cultura!. Il solo meridione italiano possiede ‘assets’
sottosviluppati per valori di trilioni di euro, voi Mafie lo sapete. E poi
(nell’emisfero sud) la S.I.V.A.D. Corp. proporrà industria dei servizi di mega-finanza (si legga più sotto), di investment banking, import-export, sviluppo
umano sostenibile, bonifiche, eco bilancio, training in sanità, istruzione, e
consulenza per l’industrializzazione. Tutto nella Legalità.
In
Italia la S.I.V.A.D. Corp. sarà detassata per 25 anni. Potranno rimpatriare i
capitali illeciti e da evasione delle loro ex Mafie a tassazione zero e interamente
depenalizzati per i primi 10 anni. Saranno protetti da un’amnistia su tutti gli
illeciti commessi, ma riservata solo ai quadri di comando medio-alti delle tre
organizzazioni, ai loro professionisti d’appoggio, e ai politici di
riferimento. Se necessario, gli sarà garantito l’anonimato presso l’opinione pubblica.
Niente meno. State svenendo? Guardate che il Sud ci ha regalato ben di più.
E’
verità insindacabile oggi che tutto il Meridione d’Italia, e per generazioni,
ha firmato un’amnistia in bianco, una
totale impunità, a favore di tutti i responsabili di crimini contro l’umanità commessi sui meridionali dai Savoia, dal
Fascismo, e per l’emigrazione economica forzata dalle loro terre. Ciò per
un intero secolo. Due pesi e due misure non possono valere. Alle Mafie possiamo
dare quanto fu concesso ai criminali Savoia e ai loro futuri complici
nell’Olocausto del Sud a favore del benessere del Nord. Zitti e proseguiamo.
Le
titubanze spariscono dalla mente quando poi si osa immaginare cosa la
S.I.V.A.D. Corp. legale potrebbe significare per la creatività imprenditoriale
dei giovani italiani, dal momento in cui nella sua prima fase un colosso
internazionale come la S.I.V.A.D. Corp. sarebbe in necessità di fornitori di
tecnologie, expertise e servizi di ogni genere in quantità enormi. Significa top
colletti bianchi in business admin. e finanza, dottorati, ricercatori,
creativi, artisti, artigiani e operai specializzati, il meglio sfornato dal
Paese.
L’OFFERTA
DELLE MAFIE ALLO STATO.
Cosa
comporta la S.I.V.A.D. Corp. in concessioni da quelle che furono le Mafie italiane?
A uno Stato che concede alle ex Mafie la panacea di cui sopra - in pratica di fare dieci o venti volte gli incassi
di oggi senza disturbi - esse restituiranno, come detto, Legalità, e il controllo del territorio
alle forze dell’ordine. In particolare uno sviluppo strepitoso ma legale e
pulito del Sud, da loro gestito.
La
trasformazione sarà su scala storica, e cioè da gruppi d’affari putrescenti fra
prostitute, traffico d’armi, esplosivi, pizzo, latitanze da sorci, appalti
miserrimi o riciclaggio di porcherie tossiche, e un potere da straccioni, esse
diverranno Business di prestigio
mondiale, cioè appunto la mega Corporation S.I.V.A.D., legale. Per farvi
capire, cari capi dei tre clan, la banca americana JP Morgan ha un reddito
lordo di 101 miliardi di dollari all’anno, superiore al vostro ‘reddito lordo’
combinato, ed è una sola banca. Una sola. Nessuno dà la caccia a JP Morgan, non
stanno nascosti nelle fogne come sorci, dialogano alla pari con le Istituzioni
del mondo, hanno prestigio. La S.I.V.A.D. Corp., cari capi dei tre clan, vi
premette lo sviluppo di un polo finanziario in sud Italia in grado di competere
con la City di Londra e Wall Street, cioè forse cento volte le dimensioni di JP
Morgan, specialmente se considerate che il Mediterraneo si affaccia sulla terra
del più grande business planetario del futuro: il cibo.
Sto
parlando del Mega Agribusiness (cinese, koreano, saudita, americano) in
sviluppo nell’Africa Subsahariana per cui la S.I.V.A.D. Corp., vista la
posizione geografica strategica, potrebbe proporsi come primo partner di
investment banking e intermediazioni, consulenza e finanza, con ritorni per voi
oggi inimmaginabili. Ma Legali. Questo in aggiunta ai settori imprenditoriali
in cui sareste coinvolti e citati nei paragrafi sopra. Insomma, in cambio della
moltiplicazione inaudita dei vostri profitti, lo Stato vuole da voi la Legalità
e la rinascita economica e culturale del meridionale, da voi guidata. Basta.
L’ECONOMIA
LEGALE GIA’ ESISTENTE NELLE TERRE DI MAFIA.
La
costituzione nel Meridione d’Italia di un colosso multi affaristico
privilegiato dallo Stato in diversi settori, significherebbe ovviamente forti
perdite per una parte dell’economia già legale del nostro Sud, che non potrebbe
competere col la Corporation S.I.V.A.D. La Ragion di Stato, tuttavia, ci mostra
che l’interesse nazionale non può rinunciare a una svolta di proporzioni epiche
come quella della fine dell’illegalità mafiosa nel meridione, della fine delle
Mafie, della rinascita mondiale del sud Italia.
Per ciò che
attiene le aziende piccole, medie, grandi già legali nel sud Italia le opzioni
che si aprono sono quattro: A) entrare nella costellazione dell’immenso
S.I.V.A.D. Corp. come parte delle sue aziende o in franchising, e quindi godere
di conseguenza di tutti i vantaggi garantiti dallo Stato a questa Venture. B)
essere acquistate dal S.I.V.A.D. Corp. con sussidi dello Stato, questo al fine
di permettere alla S.I.V.A.D. Corp. di acquisire le aziende a prezzi
concorrenziali e allo stesso tempo di remunerare il venditore al pieno prezzo
di mercato, tutelando l’eventuale occupazione perduta coi mezzi prescritti al
governo dalla Mosler Economics. C) essere acquistate direttamente dallo
Stato, cioè nazionalizzate. D) Rimanere quello che sono oggi se lo ritengono ancora
possibile.
Meglio
di questo, e sempre a fronte della Ragion di Stato di cui sopra, non so
proporre.
Ma bisogna entrare nell’ordine d’idee di questa VISIONE,
cioè la trasformazione del sud Italia con l’aiuto delle ex Mafie in un’immensa
multinazionale per lo sviluppo sia del meridione che del Mediterraneo e Africa.
Letteralmente trasformare un terzo dell’Italia in un’unica Corporation
intrisa del meglio delle tecnologie, infrastrutture, finanza e professionalità.
Ribaltare in modo scioccante l’immagine che il mondo ha del nostro meridione.
IL SINE
QUA NON DELLO STATO.
Al
lettore più esperto di commerci e legalità internazionale – soprattutto delle
orride regole sfornate dalla criminosa Unione Europea del WTO, della
Commissione UE, dei Trattati sovranazionali, della totale perdita di sovranità
degli Stati membri – appaiono subito in questo scritto degli ostacoli
insormontabili. E cioè, che la lista imponente della azioni di Stato richieste
per edificare la S.I.V.A.D. Corp. sono oggi fuori legge in Europa.
Semplicemente e chiaramente illegali nella ridda di assurde regolamentazioni
che c’impone questa UE, specialmente la
perdita della nostra sovranità monetaria (quindi di bilancio).
Allora
noi cittadini, per una volta volgiamo lo sguardo al Padrone dei Padroni,
all’Impero americano, dove regna una legge suprema e non scritta che loro
chiamano L’Interesse Nazionale.
Nel nome dell’Interesse Nazionale, l’Impero del terzo millennio spadroneggia
nel mondo fregandosene di qualsiasi legislazione, Trattato, Convenzione,
regola, pubblica opinione, alleanza. Bene. La
risoluzione del problema mafioso in Italia è un fatto di nostro Interesse
Nazionale come mai nella Storia, ma anche d’interesse internazionale.
Allora noi cittadini chiederemo allo Stato di Roma di contestare la propria
sudditanza alla UE, di ripudiare la
perdita di sovranità legislativa del nostro Parlamento impostaci da
Bruxelles, di reclamare soprattutto la
perduta sovranità monetaria, quindi di stracciare anche i Trattati
disastrosi dell’odierna Eurozona. Torneremo liberi e sovrani, per il nostro Interesse Nazionale, di
poter applicare in Italia quella lista imponente della azioni di Stato
richieste per edificare la S.I.V.A.D. Corp. (l’uscita dell’Italia dall’Eurozona
è non solo virtuosa, ma tutelata in ogni aspetto dalla Mosler Economics di cui
qui http://paolobarnard.info/docs/programma_memmt_orig.pdf)
CONCLUSIONE.
Quando
dettagliato sopra è solo un abbozzo - completabile di certo su molti aspetti -
di una immensa, storica, epica VISIONE
del futuro del nostro Paese.
Stolto
e
uggioso sarebbe ora voler pizzicare questo immenso progetto di salvezza
come
zanzare. E’ fin ovvio che da risolvere vi saranno decine di questioni,
non
ultima il rapporto stesso che intercorre fra le tre odierne Mafie, la
difficoltà delle giovani generazioni nelle Mafie di convincere al
cambiamento la vecchia guardia arretrata, o l’endemica
corruzione che affligge il 99,8% degli italiani (a Nord come al Sud)
coinvolti
in affari, e molto altro. Ma è la VISIONE che conta, conta come lo
scheletro
nel corpo umano, che sta alla base di tutto l’organismo. Va completata,
va discussa,
ma va creduta perché possibile e soprattutto realista. Ricordate:
“We are here to stay” ci dicono le tre
maggiori Mafie. “We are here to welcome
you” gli risponde lo Stato. Noi italiani vi diamo ricchezze che neppure
avreste mai sognato. Voi ex Mafie dateci la vostra Legalità, S.I.V.A.D. Corp. Si inizino le
trattative.
Il sogno è
vederla un giorno nei listini mondiali, mentre il meridione diviene l’invidia
del mondo.
Nessun commento:
Posta un commento