Migranti, il Pentagono: 20 anni di crisi, per piegare l’Europa
Siano
maledetti per l’eternità i vertici politici e militari degli Stati
Uniti d’America, a partire da Obama e dal Pentagono, con tutti i capi
degli Stati-canaglia coinvolti in questo Risiko mondiale, giocato sulla
pelle di milioni di innocenti a esclusivo vantaggio delle aristocrazie
del denaro e della finanza. La crisi scatenata dalle guerre, dalla destabilizzazione degli Stati e dalla supremazia dell’economia
finanziaria globale, come rivela “candidamente” il Pentagono, è stata
programmata per durare un ventennio. Estratto dall’articolo di
“Repubblica”, “Migranti, il Pentagono: una crisi
che durerà almeno 20 anni”: «“Dobbiamo affrontare sia unilateralmente
che con i nostri partner questa questione come un problema
generazionale, e organizzarci e preparare le risorse ad un livello
sostenibile per gestire (questa crisi
dei migranti) per (i prossimi) 20 anni”. Lo ha dichiarato alla Abc il
capo degli Stati maggiori riuniti degli Stati Uniti (il più alto
ufficiale in grado), il generale Martin Dempsey, che ha anche auspicato
che la drammatica fotografia di Aylan “abbia un simile effetto a quella
del 1995 del mortale attacco con i mortai alla piazza del mercato di
Sarajevo, che spinse verso l’intervento della Nato in Bosnia”».
Son
cazzi amari, come si direbbe senza troppi complimenti nei bar di
periferia… Il richiamo a Sarajevo fa tremare i polsi, preoccupa un
Pentagono che scalpita e la Nato che si mette “in marcia”. Contro chi?
Non è che, per caso, si agirà militarmente contro Assad, in Siria, e il
cielo non voglia, contro Putin in Europa?
Fra l’altro, l’esternante generale d’alto rango Martin Dempsey, ha
partecipato al “fiasco” statunitense in Iraq, durante la seconda guerra
americana del Golfo che, guarda caso, ha “dato i natali”
all’organizzazione criminale dello stato islamico, anche se allora non
si chiamava così. In ogni caso, saranno venti lunghi anni di guerre, di
ondate di profughi, di stermini di massa e di crisi
economica indotta. Vent’anni con la disoccupazione galoppante in casa e
lo Stato islamosunnita alle porte, se non scoppia prima un conflitto
nucleare con la Russia, tanto desiderato dagli americani e dalle loro
comparse masochiste nell’est europeo, come l’Ucraina euronazista e i
baltici anti-russi.
Vent’anni di annegamenti in massa nel mare e colonne di disperati che cercheranno di raggiungere, attraverso il sud dell’Europa e i Balcani, la spocchiosa Germania arricchitasi grazie all’euro, ai trattati e al saccheggio dell’Europa
meridionale. Vent’anni di stragi di innocenti, di distruzione delle
infrastrutture e del patrimonio storico in Medio Oriente e in Africa
settentrionale, per opera degli assassini islamosunniti molto utili al
Pentagono, molto efficienti nel seminare morte e distruzione, molto
abili nel generare nuove ondate di profughi. Sono certo che fin dai
prossimi mesi potremo osservare il “fronte del conflitto” che si
avvicinerà pericolosamente a noi, a causa di un’avanzata islamista che
non si arresta, dalla Siria alla Libia. Tunisia e Algeria saranno a
rischio… e l’Italia meridionale e insulare? E’ proprio quello che
vogliono i signori del denaro e della finanza,
che controllano anche il Pentagono, ed è proprio per questo che la
“coalizione internazionale” a guida americana non interviene con
decisione contro i macellai della sunnah. Qualche bomba su edifici vuoti
e qualche drone bastano e avanzano.
L’Europa
deve esser messa alle strette per cedere definitivamente sovranità e
risorse a loro beneficio. I vertici dell’alleanza atlantica e il
Pentagono, in situazioni di guerra,
la faranno da padroni. A quel punto, tutto sarà chiaro, e persino i
Renzi, gli Hollande e gli Tsipras non serviranno più, a Lor Signori,
perché saranno le armi, e chi le controlla (cioè loro stessi), a dettar
legge ai popoli. Se scoppierà un conflitto nucleare con la Federazione
Russa, dopo tutte le provocazioni orchestrate per arrivare a questo
limite, loro s’illuderanno di vincerlo per il controllo dell’intero
continente europeo – o di ciò che ne rimarrà in piedi – fino al
ventiduesimo secolo. Destabilizzeranno nei prossimi mesi anche un
importante Stato-canaglia, la Turchia islamista di Erdogan, che non ha
più governo stabile e se ne va verso le elezioni d’autunno, fra
attentati e attacchi ai curdi?
E’
possibile che lo sacrificheranno cinicamente, per calcolo strategico,
generando altre, spaventose ondate di profughi che avranno come unica e
sola meta l’Europa.
Inoltre, se non hanno mostrato scrupoli a scatenare il satanismo
sunnita contro le popolazioni di Siria, Iraq e Libia, causando centinaia
di migliaia di morti e più di dieci milioni di profughi, avranno
qualche remora a spalancare davanti a noi le porte dell’inferno, per poi
“salvarci” e dominarci a piacimento? Chiedetevelo, anche se non potete
far nulla e vi sentite impotenti davanti a una dura realtà, perché
questa crisi durerà venti anni. Lo dice il Pentagono, che se ne intende…
(Eugenio Orso, “Hanno deciso che la crisi durerà vent’anni”, dal blog “Pauper Class” del 4 settembre 2015).
Siano maledetti per l’eternità i vertici politici e militari degli
Stati Uniti d’America, a partire da Obama e dal Pentagono, con tutti i
capi degli Stati-canaglia coinvolti in questo Risiko mondiale, giocato
sulla pelle di milioni di innocenti a esclusivo vantaggio delle
aristocrazie del denaro e della finanza. La crisi scatenata dalle guerre, dalla destabilizzazione degli Stati e dalla supremazia dell’economia
finanziaria globale, come rivela “candidamente” il Pentagono, è stata
programmata per durare un ventennio. Estratto dall’articolo di
“Repubblica”, “Migranti, il Pentagono: una crisi
che durerà almeno 20 anni”: «“Dobbiamo affrontare sia unilateralmente
che con i nostri partner questa questione come un problema
generazionale, e organizzarci e preparare le risorse ad un livello
sostenibile per gestire (questa crisi
dei migranti) per (i prossimi) 20 anni”. Lo ha dichiarato alla Abc il
capo degli Stati maggiori riuniti degli Stati Uniti (il più alto
ufficiale in grado), il generale Martin Dempsey, che ha anche auspicato
che la drammatica fotografia di Aylan “abbia un simile effetto a quella
del 1995 del mortale attacco con i mortai alla piazza del mercato di
Sarajevo, che spinse verso l’intervento della Nato in Bosnia”».Son cazzi amari, come si direbbe senza troppi complimenti nei bar di periferia… Il richiamo a Sarajevo fa tremare i polsi, preoccupa un Pentagono che scalpita e la Nato che si mette “in marcia”. Contro chi? Non è che, per caso, si agirà militarmente contro Assad, in Siria, e il cielo non voglia, contro Putin in Europa? Fra l’altro, l’esternante generale d’alto rango Martin Dempsey, ha partecipato al “fiasco” statunitense in Iraq, durante la seconda guerra americana del Golfo che, guarda caso, ha “dato i natali” all’organizzazione criminale dello stato islamico, anche se allora non si chiamava così. In ogni caso, saranno venti lunghi anni di guerre, di ondate di profughi, di stermini di massa e di crisi economica indotta. Vent’anni con la disoccupazione galoppante in casa e lo Stato islamosunnita alle porte, se non scoppia prima un conflitto nucleare con la Russia, tanto desiderato dagli americani e dalle loro comparse masochiste nell’est europeo, come l’Ucraina euronazista e i baltici anti-russi.
Vent’anni di annegamenti in massa nel mare e colonne di disperati che cercheranno di raggiungere, attraverso il sud dell’Europa e i Balcani, la spocchiosa Germania arricchitasi grazie all’euro, ai trattati e al saccheggio dell’Europa meridionale. Vent’anni di stragi di innocenti, di distruzione delle infrastrutture e del patrimonio storico in Medio Oriente e in Africa settentrionale, per opera degli assassini islamosunniti molto utili al Pentagono, molto efficienti nel seminare morte e distruzione, molto abili nel generare nuove ondate di profughi. Sono certo che fin dai prossimi mesi potremo osservare il “fronte del conflitto” che si avvicinerà pericolosamente a noi, a causa di un’avanzata islamista che non si arresta, dalla Siria alla Libia. Tunisia e Algeria saranno a rischio… e l’Italia meridionale e insulare? E’ proprio quello che vogliono i signori del denaro e della finanza, che controllano anche il Pentagono, ed è proprio per questo che la “coalizione internazionale” a guida americana non interviene con decisione contro i macellai della sunnah. Qualche bomba su edifici vuoti e qualche drone bastano e avanzano.
L’Europa deve esser messa alle strette per cedere definitivamente sovranità e risorse a loro beneficio. I vertici dell’alleanza atlantica e il Pentagono, in situazioni di guerra, la faranno da padroni. A quel punto, tutto sarà chiaro, e persino i Renzi, gli Hollande e gli Tsipras non serviranno più, a Lor Signori, perché saranno le armi, e chi le controlla (cioè loro stessi), a dettar legge ai popoli. Se scoppierà un conflitto nucleare con la Federazione Russa, dopo tutte le provocazioni orchestrate per arrivare a questo limite, loro s’illuderanno di vincerlo per il controllo dell’intero continente europeo – o di ciò che ne rimarrà in piedi – fino al ventiduesimo secolo. Destabilizzeranno nei prossimi mesi anche un importante Stato-canaglia, la Turchia islamista di Erdogan, che non ha più governo stabile e se ne va verso le elezioni d’autunno, fra attentati e attacchi ai curdi?
E’ possibile che lo sacrificheranno cinicamente, per calcolo strategico, generando altre, spaventose ondate di profughi che avranno come unica e sola meta l’Europa. Inoltre, se non hanno mostrato scrupoli a scatenare il satanismo sunnita contro le popolazioni di Siria, Iraq e Libia, causando centinaia di migliaia di morti e più di dieci milioni di profughi, avranno qualche remora a spalancare davanti a noi le porte dell’inferno, per poi “salvarci” e dominarci a piacimento? Chiedetevelo, anche se non potete far nulla e vi sentite impotenti davanti a una dura realtà, perché questa crisi durerà venti anni. Lo dice il Pentagono, che se ne intende…
2015).
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