Nil Nikandrov
Strategic Culture Foundation 14/09/2015
"
Airtec
Inc. si è aggiudicata un contratto per intelligence, sorveglianza e
ricognizione (ISR) a supporto del Comando Sud degli Stati Uniti.
L'accordo dovrebbe essere completato nel settembre 2018. Il contraente
dovrà fornire servizi ISR utilizzando un Bombardier DHC- 8/200. Secondo
José Vicente Rangel, giornalista venezuelano, il velivolo sarà dotato di
attrezzature all'avanguardia per sorvegliare efficacemente le zone di
confine del Venezuela". I servizi speciali degli Stati Uniti
adottano notevoli sforzi per istigare le tensioni nella "zona di
conflitto" al confine tra i due Stati. Ci sono forze nella leadership
politica e militare colombiana pronte ad aiutare Washington nelle
operazioni sovversive contro il "principale avversario regionale". Il
presidente colombiano Juan Manuel Santos, "seguace dei magnati", ha
detto molte volte che sostiene ulteriori progressi nel "rapporto
speciale" con Washington, compresi i legami militari. Santos ritiene che
il dispiegamento di sette strutture militari statunitensi sul suolo
colombiano sia un passo nell'impegno militare colombiano nelle attività
della NATO. Bogotà è parte integrante del piano degli Stati Uniti per
ripristinare le posizioni dominanti nella regione. La Colombia viene
utilizzata per minare il processo d'integrazione latinoamericana e
caraibica. Nicolas Maduro, presidente del Venezuela, mostra grande
tolleranza alle azioni ostili intraprese dalla Colombia. Supervisori
statunitensi non si sforzano particolarmente di nascondere il loro
coinvolgimento. L'intenzione è evidente, l'opposizione cerca di
dimostrare che il governo del Maduro non può rilanciare l'economia
nazionale, né riempire i negozi venezuelani per soddisfare le legittime
richieste dei consumatori. Il sabotaggio interno è aiutato dai
contrabbandieri che operano sul territorio colombiano. Sforzi congiunti
sono necessari per combattere il contrabbando, ma le guardie di
frontiera colombiane non fanno nulla per interrompere i criminali spesso
facenti capo a ex-paramilitares delle UAC (
Autodefensas Unidas de Colombia).
Secondo il controspionaggio venezuelano, i loro capi collaborano con il
potere colombiano. I combattenti delle AUC hanno recentemente inscenato
una provocazione nei pressi del confine. Hanno teso un agguato a una
pattuglia del Venezuela alla ricerca di
contrabbandieri. Colpi furono
sparati e tre militari gravemente feriti. Il Presidente Maduro ha
immediatamente introdotto lo stato di emergenza nelle zone vicine al
confine con la Colombia (lo stato di Táchira) e sigillato il confine per
un periodo indefinito. Polizia e militari sono stati inviati a
ricercare gli aggressori. Il Venezuela ha lanciato le operazioni per
individuare le basi dei paramilitares, i bunker che servono come
prigioni dei rapiti e nascondigli delle merci di contrabbando.
Trentacinque militanti sono stati arrestati finora. Gli interrogatori
hanno fornito informazioni sui crimini perpetrati dai paramilitares in
Venezuela, tra cui anche alcuni cimiteri segreti. Maduro ha detto che i
risultati delle attività di criminali e formazioni armate rivela una
verità orribile e lui, da presidente, ha l'obbligo di farla finita con
tale male in Venezuela. La sua posizione ferma è giustificata. La guerra
economica contro il Venezuela è arrivato al punto in cui prodotti
alimentari essenziali, prodotti igenici e medicinali evaporano dai
negozi presso le zone di confine. Tutto esce dal Paese, vestiti, scarpe,
parti di automobili, pneumatici e attrezzature petrolifere. Stazioni di
servizio sono a corto di carburante. I prezzi della benzina sono
estremamente bassi in Venezuela. Ci vogliono solo 2 dollari per riempire
un serbatoio. Ecco perché grandi quantità di combustibile venezuelano
finiscono in Colombia lungo tutto il confine. Secondo i dati ufficiali,
la cittadina di San Cristobal, capitale di Táchira, "consuma" più
benzina di Caracas. Si è andato oltre. La situazione ha raggiunto il
punto in cui il contrabbando di benzina porta più profitto ai
paramilitares colombiani del narcotraffico!
Il contrabbando prospera perché c'è grande differenza tra i prezzi dei
beni di consumo (il Venezuela assegna sussidi per abbassare i prezzi).
Il tasso del bolivar, la valuta del Venezuela, è utilizzato per grandi
truffe. La città colombiana di Cúcuta è il centro delle attività
sovversive finanziarie ed economiche. Vanta tremila cambiavalute. La
strategia generale è svalutare il bolivar, che si traduce
nell'impoverimento della popolazione e nel crescente malcontento in
Venezuela. Cúcuta ha sempre giocato un ruolo importante nei piani dei
cospiratori. La
Defense Intelligence Agency e la
Central Intelligence Agency
degli Stati Uniti vi sono attive. Questo è il luogo in cui le cellule
radicali dell'opposizione venezuelana vengono istruite. I capi dei tre
gruppi costituiti per attività anti-venezuelane:
El Centro de Pensamiento Primero Colombia,
FTI Consulting (
Forensic Technologies International) e
La Fundación Internacionalismo Democrático,
vi si riuniscono. La cospirazione anti-venezuelana è guidata
dall'ex-presidente colombiano Alvaro Uribe, reclutato dalla CIA a metà
degli anni '80. L'Agenzia ha utilizzato informazioni dannose. Era il
numero 82 sulla lista degli spacciatori preparata dall'US Drug
Enforcement Administration. Durante tutti gli otto anni del suo mandato
presidenziale, Uribe fu coinvolto in attività sovversive contro Hugo
Chavez cercando d'isolare il "regime bolivariano" nell'emisfero
occidentale. Con buona ragione, i servizi segreti venezuelani lo
considerano la figura chiave nel complotto degli USA per rovesciare il
"regime Maduro". Il governo Sanchez della Colombia gode del sostegno dei
media occidentali, soprattutto di
New York Times e
Washington Post.
I loro editoriali dicono essenzialmente la stessa cosa, diffondendo
l'idea che il "problema del confine" con la Colombia sia stato
"inventato da Maduro", e che tale clamore venga sollevato per sostenere
il presidente venezuelano prima delle elezioni parlamentari. Non una
parola è detta sui cinque milioni e mezzo di colombiani residenti in
Venezuela, parte rifugiati da guerra civile, attività dei paramiltares,
trafficanti di droga e contrabbandieri che operano sul suolo colombiano.
Il Ministero degli Esteri del Venezuela è andato diritto quando ha
rivelato lo scopo di tali pubblicazioni. Secondo il ministero, rientra
in un altro complotto inscenato dai media statunitensi contro il
Venezuela e la rivoluzione bolivariana. Roy Chaderton, l'Ambasciatore
del Venezuela presso l'Organizzazione degli Stati Americani, ha detto
che media colombiani come El Tiempo, le stazioni radio RCN e Caracol e i
canali televisivi, così come la CNN in lingua spagnola, incitano
all'odio verso il Venezuela e il suo popolo. Secondo lui, tale campagna
di odio potrebbe portare alla guerra. Tale scenario è stato evitato
perché i leader venezuelani adottano modelli di comportamento piuttosto
diversi dando "segnali positivi" alla Colombia. L'ambasciatore ha
invitato tutti i diplomatici accreditati presso l'Organizzazione degli
Stati Americani a non fidarsi dei media colombiani che conducono una
guerra di quarta generazione.
Il dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha rilasciato una
dichiarazione sulla chiusura della frontiera sottolineando l'aspetto
umanitario del problema e raccomandando di normalizzare la situazione
con l'aiuto delle organizzazioni regionali. Ha detto che i diplomatici
degli Stati Uniti sono pronti a contribuire a lanciare un dialogo. Ma ci
sono diversi tipi di diplomatici. Ad esempio, secondo
Contrainjerencia,
sito web di tutto rispetto, Kevin M. Whitaker, l'ambasciatore
statunitense in Colombia, era il capo della stazione CIA in Venezuela
nel 2006. E' difficile credere che Whitaker e simili facciano davvero
qualcosa di positivo, avendo missioni molto diverse.
La ripubblicazione è gradita in riferimento alla rivista on-line
Strategic Culture Foundation
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