sabato 31 ottobre 2015

BDS in Francia: «Condannati perché solidali con il popolo palestinese!»




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BDS in Francia:
«Condannati perché solidali con il popolo palestinese!»

 
Gli attivisti di Mulhouse solidali con il popolo palestinese condannati (Collectif Boycott 68), Coordination Mulhouse / Palestine Association France Palestine Solidarité Alsace, Association REDA, Maison de la Citoyenneté Mondiale, Association JID, Comité BDS France Mulhouse, Solidarité Paix Moyen Orient (SPMO), LDH, Justice Pour La Palestine, PCF68, Alternatives & Autogestion 68.
Comunicato stampa
«Condannati perché solidali con il popolo palestinese!»
La condanna da parte della Corte Suprema di Mulhouse di 12 attivisti del Collectif Boycott 68 ci lascia sbalorditi!
Questi attivisti che hanno partecipato nel 2009 e nel 2010 ad una campagna internazionale di "Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni" denunciavano con la loro azione l'occupazione della Palestina da parte di Israele, il furto della terra e la colonizzazione in Cisgiordania, il blocco, le guerre contro la popolazione civile di Gaza e la violazione di tutti i diritti umani del popolo palestinese. Chiamavano l'opinione pubblica francese a sostenere l'azione portata avanti dalla società civile palestinese, sostenuta da numerose associazioni di pace nel mondo e anche in Israele, per costringere lo Stato di Israele a rispettare il diritto internazionale.
Così in Francia, in un clima di criminalizzazione dei cittadini che lottano, diventerebbe impossibile denunciare la politica di Israele, Stato criminale, che da quasi 70 anni viola il diritto internazionale? Dopo questa condanna, sarebbe diventato oggi impossibile boicottare il Sudafrica per lottare contro l'apartheid? Eppure, negli anni 70/80, il boicottaggio del Sud Africa condotto contro questo Stato razzista è stato un fattore chiave che ha portato all'abolizione dell'apartheid, vittoria del progresso umano.
Ovunque in Europa e nel mondo le campagne BDS si moltiplicano a sostegno del popolo palestinese. E non sarà questo giudizio a fermarle. La Francia diventa così l'unico paese al mondo, con Israele, dove la richiesta di un boicottaggio dei prodotti israeliani comporta un processo penale!
Gli attivisti interessati, sostenuti dai loro amici e pacifisti israeliani, dalle organizzazioni associative, sindacali e politiche con le quali agiscono, non accettano questo verdetto che considera il boicottaggio dei prodotti come una discriminazione di persone! Ci tengono a precisare che, contrariamente a quanto desideravano le organizzazioni filo-israeliane, la corte d'appello, confermata dalla Corte di Cassazione, ha respinto ogni accusa di antisemitismo.
Gli attivisti continueranno senza sosta la loro lotta di solidarietà per la Pace, la Giustizia e il Diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese.
 
( Fonte: bdsitalia.org )

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