IL CULIVENDOLO MARCO
TRAVAGLIO HA SUPERATO I LIMITI.
Sotto c’è da divertirsi con un po’ di storia recente, assai…
‘travagliata’. Ma prima due righe.
Non è solo che Travaglio, Gomez e Barbacetto et al. andrebbero
‘sputati’ per la strada per aver distratto milioni di italiani per 20 anni
dalla Tragedia del Golpe europeo – che è Golpe alla Costituzione italiana
intera, che è Golpe al destino di 4 future generazioni di italiani divenuti
schiavi, che è Golpe al Parlamento tutto – vendendovi interi scaffali di libri
fotocopia sulle troie di Berlusconi o sui processi da Ladri di Polli
dell’Italietta politica – ovvio in cambio di Stardom e un di bel pacco di bigliettoni
in banca, sti falsari.
E’ che Travaglio fa proprio vomitare nell’antro gastrico del
grottesco. Per favore, quante volte lo avete sentito gracchiare “…perché
nei Paesi seri, bla… bla..”, ovviamente riferendosi a Stati Uniti e
Gran Bretagna? E questo soprattutto lungo il doppio mandato di Tony Blair a
Londra, che secondo Travaglio era un uomo del ricambio generazionale da
prendere ad esempio, non come la gerontocrazia italiana. Bè oggi si scopre che
Blair aveva mentito sulla guerra in Iraq, che è colpevole di crimini di guerra,
e Travaglio sul suo straccio quotidiano scrive un commento dove non solo OGGI
disprezza Blair, ma HA LA FACCIA COME IL CULO di accusare Giuliano Ferrara de
Il Foglio di aver scritto anni fa che?... che?... “la Gran Bretagna è un Paese serio”, cosa che il Marco ci ha
sbraitato fin dai tempi della sua famosa intervista a Luttazzi. Poi sto puzzone
ha appoggiato ogni sorta di ‘avventura democratica’ anglosassone nel mondo, è
un filo-Sionista pro genocidio dei Palestinesi, e ha baciato in fronte
l’Eurozona. Ma se continuo vomito sulla tastiera, e cambiarla costa 530 euro.
Ora, che Travaglio sia sempre stato un servo dei Toni Blair
NEOLIBERISTI, bugiardi, e devasta-popoli del mondo anglosassone, e sempre
raccontando balle da ignorante quale è – perché sto fesso solo per essere
famoso si sente in diritto di scrivere editoriali sull’amigdala o sulla fusione
delle particelle e mai ci capisce un cazzo – ora, che sia sempre stato un servo
dei Tony Blair NEOLIBERISTI lo denunciai io anni fa, in un pezzo intitolato…
buona lettura. Oggi sto voltagabbana... (basta, salvo la tastiera, davvero).
LE
BUGIE DI UN USCIERE NEOLIBERISTA (01/09/2010)
Si faccia curare e non mi importuni più,
che ho cose più serie di cui occuparmi”. Marco Travaglio così risponde a un lettore che
criticava il suo lavoro sulla base di quanto io ho documentato a fondo. L’usuale
arroganza cafona di questo uomo sarebbe solo una sua piaga privata che non ha
pubblica rilevanza, non fosse che costui ha “cose più importanti di cui occuparsi”. Ecco di cosa si occupa Marco
Travaglio:
Ingannare incessantemente gli italiani in prima serata
e sulla stampa per abbattere il governo del politico che non obbedisce alla
finanza speculativa internazionale e per riportare in Italia gli uomini del modello Neoliberista anglosassone nel
pugno d’acciaio di Wall Street, della City e del Trattato di Lisbona: Il Vero
Potere. Riportare cioè a Palazzo Chigi gli affiliati italiani alla Mafia di
coloro che hanno “distrutto il 40% della
ricchezza planetaria con una frodecriminale” (Matt Taibbi, Democracy Now) e
che sono autori di “un colpo di Stato
finanziario in piena regola” (Michael Hudson, New Economic Perspectives),
cioè Mario Draghi e i notori ‘tecnici’. Questo fa Marco Travaglio, oltre a
tacere il motivo per cui lui, Genchi e De Magistris hanno abbandonato di colpo
il giudice Clementina Forleo, quella dell’altrettanto abbandonato slogan “Clementinafaccisognare”, la protagonista
di un intero capitolo scomparso misteriosamente dalle bozze
del noto libro di Genchi, quella soprattutto che aveva messo le mani sul centrosinistra interamente manovrato dal Vero Potere. Non ci è dato sapere se egli esegua ordini discussi con gli uomini che ho elencato nel precedente Aggiornamento, o se semplicemente le sue idee coincidano con le loro. Il risultato è il medesimo, egli funge da loro usciere mediatico in Italia.
del noto libro di Genchi, quella soprattutto che aveva messo le mani sul centrosinistra interamente manovrato dal Vero Potere. Non ci è dato sapere se egli esegua ordini discussi con gli uomini che ho elencato nel precedente Aggiornamento, o se semplicemente le sue idee coincidano con le loro. Il risultato è il medesimo, egli funge da loro usciere mediatico in Italia.
Chi mi legge sa bene quali crimini contro la
democrazia e contro i salari quel modello ha
commesso, li ho documentati con fonti autorevoli. Ha
svuotato del tutto la democrazia stessa e
sta portando il più feroce attacco ai redditi della
Storia moderna. Marco Travaglio lo ammira.
Fin
dalla storica intervista da Daniele Luttazzi, ha
martellato gli italiani con bugie sulla probità di quel modello
criminale. Va smentito, lui più di altri come lui, per via dell’enorme
potere di persuasione
che è riuscito ad ottenere, infatti egli è oggi il più potente
infiltrato
neoliberista e filo sionista del Vero Potere nelle fila dell’alternativa
in
Italia (e questo la dice lunga sull’acume della sinistra italiana che ne
ha
fatto un eroe, troppa pena per commentare oltre). Altrimenti, credetemi,
non
passerei queste ore a scrivere di un Vip cafone. Dunque ecco le sue
falsità di
usciere del Vero Potere, con l’evidenza del contrario.
1)
La Gran Bretagna è “un Paese serio”. I conservatori inglesi cacciarono in
galera il ministro Jonathan Aitken perché aveva mentito in un’ aula di
giustizia su chi pagò la camera d’hotel della figlia in ferie.
Se ne uscì con questa falsità durante la sopraccitata
intervista a Luttazzi in Tv. Al tempo
rimasi stupito, e non compresi subito il significato
di quell’esaltazione della destra britannica, cioè di Thatcher allieva di
Milton Friedman. Disse Travaglio che il ministro inglese Jonathan Aitken era
stato ammanettato per quella pur minima violazione di etica politica. Applausi
dal pubblico adorante, ma tonto. Vi sembra possibile che si finisca in carcere
per una cosa simile, pur anche in Gran Bretagna? La realtà: Aitken era ministro
per gli appalti bellici del governo Major 1992, e fu beccato a dirigere un
traffico illegale di armi in una triangolazione col trafficante libanese Said
Ayas e con un principe saudita, in un mare di mazzette milionarie che
coinvolgevano grandi aziende inglesi come VSEL, GEC, Westland, cioè una
Tangentopoli in piena regola. Mentì non sulla ridicola storia dell’hotel della
figlia, ma su un incontro coi malfattori in un hotel di lusso a Parigi, pagato
dal trafficante Ayas. Mentì su uno scandalo criminale di proporzioni storiche,
e finì in galera, anche per aver costretto la povera figlia a mentire in
tribunale. Fu sfortunato, perché questo è il Paese dove c’è un intero governo
che ha mentito alla nazione sull’entrata nella Guerra al Terrorismo, che è
costata la vita a 541 suoi concittadini e a circa 2 milioni fra iracheni e
afghani, in un intreccio sordido con i servizi dell’odiato Berlusconi; che
precedentemente aveva violato ogni norma di legalità internazionale bombardando
in Kosovo 372 fabbriche pubbliche e solo 14 carri armati serbi, per poi vendere
il Kosovo per intero ai privati attraverso la Kosovo Trust Agency; che ha
armato i torturatori indonesiani a Timor e quelli turchi in Kurdistan. Il
leader di questa banda di criminali è oggi libero e persino ammirato: l’esimio
Tony Blair. E’ lo stesso Paese dove una massa di parlamentari sono stati
beccati nel maggio 2009 a rubare soldi pubblici per decine di milioni di
sterline falsificando fatture su ogni sorta di finta spesa; implicato fu
l’intero parlamento eletto nel 2005, in galera sono finiti in 3 su 650 e per
pochi mesi. Il Paese dove “lo scarico sui
poveri contribuenti delle perdite delle banche d’affari ha lasciato la
maggioranza delle famiglia schiacciata da tagli nel loro reddito paragonabili a
quelli degli anni ‘20” (Philip Stephens, Financial Times), cioè un
trasferimento truffa di immensi capitali dalla gente a chi delinque coi loro
risparmi, e dove nessuno dei criminali è oggi in carcere, roba da far
impallidire Tangentopoli e Craxi 200 volte. Dove i tagli all’istruzione
lasciano la nostra Gelmini a sembrar compassionevole, infatti una ricerca della
Ipsos Mori in Gran Bretagna ha rivelato che il vertiginoso aumento dei costi
universitari pianificato dal presente governo taglierà fuori dagli atenei fino
ai 2/3 (sic) degli studenti meno ricchi. Ma nelle menzogne di Travaglio questo
è il “Paese serio”, quello che mette
in galera i politici per aver mentito sulle vacanze di una figlia. E’ anche,
incidentalmente, la culla storica del modello Neoliberista e di una delle due
sedi dalla Mafia internazionale: la City.
2) Nel sistema americano non c’è conflitto d’interessi.
Per Travaglio questo fenomeno è la vergogna di
Berlusconi, negli USA, cioè “nei Paesi
seri” non s’è mai visto nulla del genere. Più falso di così si muore. E’
vero che negli Stati Uniti non vi è un politico preminente con un conflitto
d’interessi, ma questo solo perché il conflitto d’interessi in America è la
politica tutta. Come dire: sulla loro maglia non c’è una macchia nera, perché è
la maglia tutta a essere nera. Esempio: 2001-2008, tutta l’industria
petrolifera e militare USA è alla casa Bianca in blocco, letteralmente. E cosa
fa? Incendia il mondo intero per far fluire profitti immani nelle sue casse.
Gli attori sono il vicepresidente Dick Cheney, il Segretario di Stato
Condoleezza Rice, il ministro della Difesa Donald Rumsfeld, l’ex Segretario di
Stato di Bush sr. James Baker III, il ministro della Giustizia Alberto
Gonzales, il consigliere Carl Rove, il capo del Carlyle Group Frank Carlucci
(CIA), e i funzionari governativi Robert Zoellick, Thomas White, George
Schultz, Jack Sheehan, Don Evans, Paul O’Neill, Zalmay Khalilzad, William
Winkenwerder, Mark Weinberger, Kathleen Cooper, Eugene Hickock, Larry Lindsay;
tutti personaggi che escono dal business petrol-militare, entrano al governo, e
finito il mandato rientrano nello stesso business dopo averlo ingrassato a
dismisura, cioè rientrano in Shell, Mobil, Union Carbide, Huntsman, Amoco,
Exxon, Alcoa, Conoco, Carlyle, Halliburton, Kellog Brown & Root, Bechtel,
Enron ecc. George W. Bush è il politico più ‘oliato’ nella Storia americana.
Dick Cheney: 1991 al governo incendia l’Iraq letteralmente – esce dal governo e
torna in Halliburton – ricostruzione Iraq, appalti a pioggia ad Halliburton –
2000 esce da Halliburton e torna al governo, Halliburton gli finanzia la
campagna elettorale a suon di milioni di dollari – 2003 re-incendia l’Iraq –
Halliburton riemerge in un mare di appalti – oggi Cheney prende un bonus da
Halliburton di 1 milione di dollari all’anno.
2008-2011: Wall Street entra a palazzo con Obama, in
blocco, conLarry Summers (Citigroup), Bob Rubin (Goldman Sachs), Tim
Geithner (FED di New York), Henry Paulson (Goldman
Sachs), William Daley (JPMorgan Chase ), Gene
Sperling (Goldman Sachs),Paul Volcker (Rothschild,
Rockefeller), Mark Patterson (Goldman Sachs). Daley addirittura ha mantenuto 8
milioni di dollari d’interessi in JP Morgan e nessuno ha fiatato. Obama ha come
maggior finanziatore della sua campagna elettorale Goldman Sachs, e infatti
mentre 60 milioni di americani con figlie e mogli tremavano a rischio di
sfratto e rovina finanziaria per causa delle truffe di Wall Street, Obama ha
sborsato 11 mila miliardi di dollari per salvare solo i suoi amici banchieri,
per primi Goldman Sachs con subito 14 miliardi di dollari. Sono prestiti
scandalosi che funzionano così: Washington ci mette l’85% del denaro per
ripianare i buchi delle banche, queste ci mettono il 15%. Se le cose gli
andranno bene, le banche s’intascano i profitti; se invece andranno male
perdono solo il 15%, perché l’85% lo ha messo il governo. L’economista Warren
Mosler ha calcolato che quello che oggi negli USA è chiamato ‘Government Sachs’ ha diretto il più
colossale trasferimento di ricchezza dal basso all’1% degli americani
nell’intera storia degli Stati Uniti. Conflitto d’interessi di Berlusconi = 7,5
miliardi di dollari - Conflitto d’interessi di ‘Government Sachs’ = 11 mila miliardi di dollari. Fate le
proporzioni. Qui è il Cavaliere a impallidire 200 volte.
Alcune altre chicche: Bill Clinton e Al Gore sono stati fra i
principali elargitori dei contratti No-bid
Cost-plus, dove
l’appalto è assegnato dallo Stato senza gara, mentre i costi sono rimborsati
alla ditta prescelta semplicemente in base alle sue dichiarazioni di spesa, e
senza che alcuna Authority statale possa controllare alcunché. I fondi così
sperperati da Washington hanno raggiunto le decine di miliardi di dollari di
denaro pubblico a favore dei soliti amici dentro e fuori, fuori e dentro il
governo. Poi c’è la saga dei coniugi Phil e Wendy Gramm, inzuppata nel
conflitto d’interessi a tal punto da essere grottesca. Nel 1992 la Enron
ricevette favori dalla US
Commodity Futures Trading Commission sotto la direzione di Wendy Gramm. Fatto
il favore, la signora Wendy lasciò la commissione e divenne membro del
consiglio di amministrazione della stessa Enron. Indisturbato, suo marito Phil,
finanziato in politica da Enron, sedette al Senato degli Stati Uniti fino al
novembre del 2002 dove sfacciatamente coprì Enron fino all’inevitabile crack.
Berlusconi sembra la bottega del calzolaio della Fantuzza di Medicina confronto
a questi. Travaglio lo sa benissimo, mai che s’intacchi il “Paese serio” governato da ‘Government Sachs’.
3) Tangentopoli, vergogna italiana.
Idem come sopra, ma peggio. Negli USA le mazzette sono
state molto più immorali di quanto Craxi abbia mai saputo fare. La più recente
Tangentopoli americana ha trionfato sul sangue di oltre un milione di iracheni
e oltre 4.600 americani, e su una nazione ridotta in macerie. Guerra in Iraq,
Cheney dirige le operazioni ed è un uomo della Halliburton (si legga sopra). Halliburton
importava in Iraq del petrolio sotto la supervisione USA, e lo metteva in
vendita ai civili iracheni. Fu scoperto che frodavano gente ridotta alla
disperazione facendosi pagare il greggio 2,64 dollari al gallone, quando
l’esercito americano lo poteva importare per soli 1,57 dollari. Una tangente
più ignobile di questa è difficile da ricordare. La consociata della
Halliburton, Kellog Brown & Root (KBR), si face pagare 73 milioni di
dollari dal governo di Bush jr. per le roulotte destinate alle truppe
statunitensi; si scoprì che il preventivo per delle caserme in muratura
costruite da altri era della metà esatta, Halliburton aveva amici alla Casa
Bianca. KBR intascò poi 88 milioni di dollari per tre milioni di pasti
destinati alle truppe che in realtà non furono mai forniti. La stessa ditta
ottenne dai soliti noti l’appalto per le riparazioni radio dell’esercito
statunitense in Iraq, un’attività espropriata ai tecnici militari americani e
pagata alla KBR sei volte di più del preventivo dell’esercito USA. Halliburton
organizzò in Iraq i cosiddetti Burn
Pits, e cioè
degli immensi roghi dove gettava equipaggiamento nuovo ma solo leggermente
difettoso, oppure camion e jeep perfettamente funzionanti ma con un semplice
pneumatico forato. Ogni pezzo di equipaggiamento così sprecato veniva poi
rimborsato da Washington a prezzo di nuovo. La Tangentopoli USA ha anche visto
cifre da capogiro passare dal governo a grandi aziende come Carlyle, DRS
Technologies, Engineered Support Systems, United Defence Industries, e da
queste aziende tornare in parte ai sopraccitati politici in contributi
elettorali e, una volta usciti dai loro mandati, in consulenze milionarie.
Travaglio è silente su tutto ciò.
4) In America Obama è stato eletto coi soldi
della gente. In Italia i politici si fanno leggi e trucchi per finanziarsi i
partiti.
Nel Paese col più colossale conflitto d’interessi al
mondo non occorrono leggicole per trovar soldi, perché i soldi sono il governo
e il parlamento, punto. I ‘ladroni’ italiani sono solo rimasti indietro, e
devono rubacchiare per stare in politica. Negli USA le corporations e le lobby
finanziarie semplicemente dividono elargizioni da capogiro fra i due massimi
partiti a seconda di chi gli promette più favori. Un’occhiata alla
documentazione della Federal Election Commission
americana toglie ogni dubbio su quanto ho appena affermato. Per venire a Obama,
nel 2008 egli ha preso un totale di 116 milioni di dollari dal comparto Wall
Street, Farmaceutici, Assicurazioni Salute, Avvocatura, Computers, e i
cosiddetti soldi della gente sono in realtà suddivisi in un pool di spiccioli
da parte dei cittadini comuni, e un mare di milioni di dollari in donazioni di
singoli capitalisti e investitori. Il modello Neoliberale che Travaglio esalta
è proprio quello che si fregia di aver introdotto la corsa al Libero Mercato
nel finanziamento alla politica, con i risultati di cui la maggioranza degli
americani si vergogna.
5) Freedom House.
E’ l’organizzazione che per qualche tempo è sembrata
tutt’uno con Marco Travaglio, anzi, sembrava l’avesse fondata lui, ne parlava
sempre. E’ quella che stila ogni anno le classifiche della libertà
d’informazione negli Stati. E poiché aveva riservato all’Italia del Cavaliere
un piazzamento pessimo, allora apriti cielo… la Freedom House qui, la Freedom
House là, la Freedom House su, la Freedom House giù… tutti gli adoranti seguaci
del cronista a citarla, strombazzarla, gridarla, conviti tutti, a centinaia di
migliaia in Italia, che si tratti di un’autorevole bastione della democrazia dove
belle anime dedite ai diritti civili studiano per svelare al mondo i despoti
massmediatici come Berlusconi. Una balla olimpionica, e naturalmente pedalata a
tutta forza da Travaglio, perché si tratta invece di un bastione di canaglie di
destra e neoliberali con un pedigree da far vomitare. Ecco la Freedom House:
Fondata nel 1941, giudica il lascito storico americano
in Asia come “straordinariamente valido”,
chissenefrega delle fosse comuni di oltre 2 milioni di filippini e di
indonesiani trucidati direttamente o indirettamente dagli Stati Uniti. E’
contigua alle maggiori lobby ebraico-americane pro Israele, come l’AIPAC o il
B'nai B'rith, con loro uomini del consiglio d’amministrazione. Con
Reagan promuove i ‘valori’ americani nel Centro America, cioè le squadre della
morte del Salvador e i Contras del Nicaragua, responsabili dell’annientamento
della società civile di quei Paesi (gli USA condannati nel 1986 alla Corte
Internazionale di Giustizia dell’Aja per “terrorismo”).
Giudica le elezioni salvadoregne di quell’epoca come “ammirevoli”, mentre gli Stati Uniti e il battaglione Atlacatl
massacravano migliaia di contadini civili. Giudica le elezioni razziste della
Rodesia di Ian Smith come “libere”
(sic). Vi ha lavorato Otto Reich, lobbista per l’industria di armamenti
Lockheed-Martin coinvolto nello scandalo Iran-Contras. Nella
Board of Trustees della Freedom House hanno militato i più noti neoconservatori
del club di George W. Bush, come Donald Rumsfeld, Paul Wolfowitz, Jeane
Kirkpatrick, Samuel Huntington, Zbigniew Brzezinski, l’ex capo della CIA James
Woolsey. Zbigniew Brzezinski era a busta paga della Amoco, che nel 1997 aveva
interessi petroliferi in Azerbaijan. Ma l’ Azerbaijan di Geidar Aliyev era un
incubo dei diritti umani e questo non figurava benissimo, per cui che fare?
Brzezinski si piazzò alla Freedom House ed ecco che nel suo rapporto sulla
libertà nel mondo l’Azerbaijan di colpo salì di merito: via ai contratti del
petrolio. Ha criticato il governo tedesco nel 2001 per aver messo fuori legge
la propaganda nazista su Internet (sic). Il fondo del grottesco si tocca nei
voti al Sudafrica dell’Apartheid, anch’esso “quasi libero”. Travaglio sa questo, non è un ignorante, e di nuovo
usa una cloaca di destra neoliberista e neoconservatrice come arma per
attaccare il nostro ‘regime’ (quel ‘regime’ fra parentesi che gli permette di
stare in prima serata Tv da 5 anni).
6) In America chi froda lo Stato va in galera.
Falsificare la realtà oltre il livello di
quest’affermazione richiede genio. Se Marco Travaglio pronunciasse questa
menzogna in un bar della Middle America sarebbe linciato, meglio che ste
oscenità le dica al sicuro alla RAI dei suoi patron. Ecco chi va in galera
negli Stati Uniti per aver frodato lo Stato: una ragazza madre nera dell’Ohio con
due bimbi che ha mentito sulla residenza per ottenere fondi pubblici per
mandare i suoi figli in una scuola migliore. L’hanno processata e il giudice ha
insistito su una condanna modello di 5 anni di carcere (commutata dopo rivolta
popolare). Ecco chi NON va in galera negli Stati Uniti: gli autori della più
scandalosa frode finanziaria della storia dell’umanità, quella che è costata il
lavoro a 30 milioni di esseri umani, che ha messo in ginocchio l’economia
mondiale, e che sarà pagata da due generazioni di nostri figli almeno. Sto
parlando dell’amministratore delegato di Goldman Sachs Lloyd Blankfein e di
John Paulson, proprietario dell’omonimo Hedge Fund, che da una parte vendevano
a cittadini, pensionati, Comuni e banche miliardi di dollari in prodotti
finanziari che i loro tecnici in telefonate intercettate chiamavano “merda” “fogne”, ma che i loro complici della agenzie di rating garantivano
come eccellenti, mentre dall’altra scommettevano miliardi che gli stessi
prodotti sarebbero falliti (trascinandosi dietro milioni di risparmiatori e
famiglie). Non va in galera Joseph Cassano della AIG, che con una frode da 500
miliardi di dollari ha messo in ginocchio il sistema creditizio del pianeta,
con conseguenze così drammatiche da essere già scritte nei libri di Storia. Non
è in galera Dick ‘il gorilla’ Fuld, il boss di Lehman Brothers, che ha compiuto
pressoché tutti i reati di falso in bilancio esistenti nella giurisprudenza
americana, che ha evaso 250 milioni di dollari, che ha mentito sotto giuramento
al Congresso USA. Non sono in galera, e sapete dove sono? A contare i milioni
su milioni che hanno invece guadagnato dai loro reati: Goldman incassa dalla
crisi che ha alimentato con immensi inganni 15 mila milioni di dollari di bonus
per i suoi manager– John Paulson incassa dalla medesima truffa 12 mila milioni
di dollari – Joseph Cassano 315 milioni di dollari – Dick Fuld 485 milioni di
dollari, e i suoi 5 top managers mille miliardi di dollari. E questi sono solo
la punta dell’iceberg, ce ne sono centinaia di impuniti così in America. Mi si
dirà che uno in galera c’è, si chiama Bernard Madoff. Prima
cosa Madoff ha frodato per cifre ridicole confronto ai sopraccitati, secondo
non era coinvolto nel grande crimine di Wall Street, e infine costui sta dentro
per un solo motivo: perché le sue vittime erano miliardari di New York, e non
pensionati, insegnanti, camionisti, o coppie di semplici impiegati freschi di
nozze. Questa è la realtà del “Paese
serio” che Travaglio propaganda incessantemente, descritta da quelli che
questo usciere nostrano non citerà mai, come il senatore Carl Levin, che ha
detto: “Questa è la storia di un assalto
finanziario che è costato a milioni di americani i loro lavori e le loro case,
mentre ha spazzato via chi investiva, le aziende sane e i mercati... E’ una
lurida storia di conflitti d’interesse e di estrema cupidigia”.
E c’è molto di peggio, perché nel “Paese serio” di Travaglio, il sistema
giudiziario è forse ancora più corruttibile del nostro. Domanda: perché la
magistratura americana non è riuscita a fermare quei banditi prima del crollo?
Risponde il giornalista investigativo Matt Taibbi, da sempre alle calcagna di
Wall Street: “Perché nella magistratura
americana ci sono conflitti d’interesse e pressioni politiche sconcertanti. Tutti
i più autorevoli magistrati o funzionari incaricati di sorvegliare Wall Street
si erano venduti a Wall Street, nei nomi di Mary Jo White, Linda Thompson, Gary
Lynche, Paul Berger, cioè hanno lasciato i pubblici uffici e sono diventati
consulenti delle grandi banche, con stipendi da tre o quattro milioni di
dollari all’anno. Il segnale per i colleghi è preciso: non disturbare le
banche, se no a fine mandato addio alle consulenze milionarie. I pochi che
invece hanno tenuto fede al mandato di giustizia sono finiti malissimo. Due
brevi esempi: uno è Gary Aguirre della Security Exchange Commission, indagava
sul banchiere John Mac, amico di Bush jr. e di Hilary Clinton e coinvolto
nell’insider trading. La SEC gli dice “non continuare”, Aguirre insiste, è licenziato
su due piedi. Poi Oliver Budde, avvocato, prima cacciato dalla Lehman per
essersi rifiutato di truffare, poi ignorato dai magistrati quando si rivolse a
loro per denunciare Lehman. Oggi è un uomo bruciato”. Nel “Paese serio” di Travaglio, quando uno degli
impuniti della Mafia finanziaria è sotto il mirino dei pochi magistrati ancora
integri, ci pensa il sistema stesso a garantirgli l’impunità. Sempre Taibbi: “L’attuale capo del braccio investigativo
della SEC, Robert Khuzami, incontra gli avvocati di Wall Street e gli dice:
abbiamo una nuova politica, per cui se i vostri clienti sono indagati o già
sotto accusa, potete venire da noi e noi vi diciamo se i magistrati vi stanno
incriminando. Se sì, potete patteggiare con noi un condono, e non avrete più problemi”.
Immaginate una legge del genere proposta da Berlusconi. Ma gli strali di
Travaglio viaggiano solo nella direzione del Paese non serio, e mai verso i
lidi di ‘Government Sachs’. Eppure
queste realtà sono davanti agli occhi di chi di mestiere fa (farebbe) il
cronista.
Che i lettori sappiano cosa accade inoltre nei “Paesi seri” del Neoliberismo
anglosassone sdoganati da questo usciere del Vero Potere: ci sono 40 milioni di
persone che mangiano una sola volta al giorno (USA, dati Dipartimento dell’Agricultura);
ci sono 45 milioni senza assistenza sanitaria (USA) con Obama che ha fatto una
riforma che ha regalato per legge 70 miliardi di dollari alle assicurazioni
private; c’è il sistema scolastico più iniquo del Pianeta (USA); c’è un
ministro del lavoro che si chiama Jeffrey Immelt, che era l’AD di General
Electric con metà della sua forza lavoro delocalizzata in Cina… è ministro del
lavoro! (USA); ci sono le menzogne dell’ammirato Obama (da Travaglio) che parla
di iniquità sociale e ha appena varato tagli al budget che “per ogni dollaro preso dalle tasse dei
ricchi ne ruba 2 da istruzione, sanità, e benefit alle famiglie” (USA, da
The Nation); c’è una situazione di Stato Sociale talmente disastrosa che
Medicines du Monde ha dovuto aprire delle tende per fornire assistenza
sanitaria ai poveri del quartiere di Hackney a Londra (GB); c’è un abbandono
industriale che, secondo il The Guardian, “ha
riportato i livelli di povertà nel nord industriale ai livelli Vittoriani della
fine ottocento” (GB). Fa venire la nausea quando il falsario Marco
Travaglio, uno degli uomini più informati d’Italia, infarcisce le sue prediche
ad Annozero con parole come “i poveri
operai italiani… il futuro dei precari”, lui che incessantemente nasconde
tutti i sopraccitati disastri sociali ma esalta i loro potenti esecutori nei “Paesi seri”.
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